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14. - La convalescenza di Don Ciccio. Per ristorar Don Ciccio il corpo lasso Dal grave mal, che l'ha sinora oppresso, E resol tal, che non può fare un passo Senza l'aiuto di qualcuno appresso, Dal patrio suol, ch'è paludoso, basso, Ha risoluto di partirsi adesso. E gir su i colli Grafagnini a spasso, Dove è l'aer più puro, e men compresso. Ma temo assai del fin, per cui s'è mosso, E non so, se quel mal, che l’ha percusso, Gli si torrà per questa via da dosso. Ch'io non comprendo, e ben capir non posso, Come sia per trovar salubre influsso Sotto un'aria sottile un C... grosso. 15 - La cecità di Don Ciccio. Al signor Napoleone della Luna Luna, al pover Don Ciccio i lumi oscura, Son già due mesi, un catarroso velo, Si che stiam con grandissima paura, Che mai più non rivegga i rai del cielo: Or, come il cieco là del.... S'affligge intanto, e lagrima, e scongiura; Ma l'offese pupille il ciel non cura, E non si muove alle sue luci un pelo. Ei però non dovrìa, come far suole, Del ciel dolersi, e in simili afflizioni Tediarlo ognor con supplici parole: Mentre ognun sa, che sogliono i C... Senza già mai veder luce di sole, Viver sempre a l'oscuro entro i calzoni. 18
16. - L'alterigia di Don Ciccio. A quel vostro fastoso portamento, A quell'andar sì gonfio, e pettoruto, Signor, da qualchedun siete creduto Un otre, che sia gravido di vento. Altri un organ vi stima; e 'l fondamento Dell'esser per un organo tenuto, Son le fischiate, che con suono acuto Vi rimbomban d'intorno, e fan concento. Altri con riflession più spiritosa Vi giudica un pallon; mentre i palloni Son balzati ancor essi, e non han posa: Io però, mosso da miglior ragioni, Vi chiamerei più tosto ernia ventosa, Ch' è il mal, per cui si gonfiano i C... 17. - Don Ciccio che salutato non risaluta. Per quel vostro costume odioso, e reo Di non scoprirvi a rendere il saluto, Altri v' ha per superbo: altri ha creduto, Che non abbiate letto il Galateo. Altri ad atto sì rustico, e plebeo, Appreso v' ha per un villan f... Che, nato in fra le selve, abbiate avuto Un Titiro per padre, o un Melibeo. Ma se costor voglion vederne aperto, Senza tante remote riflessioni, La cagion più germana, e 'l fin più certo, Guardisi ognun di lor dentro i calzoni, E vedrà, che lo star sempre coperto, Come voi fate, è proprio de' C... 19
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14. - La convalescenza di Don Ciccio.<br />
Per ristorar Don Ciccio il corpo lasso<br />
Dal grave mal, che l'ha s<strong>in</strong>ora oppresso,<br />
E resol tal, che non può fare un passo<br />
Senza l'aiuto di qualcuno appresso,<br />
Dal patrio suol, ch'è paludoso, basso,<br />
Ha risoluto di partirsi adesso.<br />
E gir su i colli Grafagn<strong>in</strong>i a spasso,<br />
Dove è l'aer più puro, e men compresso.<br />
Ma temo assai del f<strong>in</strong>, per cui s'è mosso,<br />
E non so, se quel mal, che l’ha percusso,<br />
Gli si torrà per questa via da dosso.<br />
Ch'io non comprendo, e ben capir non posso,<br />
Come sia per trovar salubre <strong>in</strong>flusso<br />
Sotto un'aria sottile un C... grosso.<br />
15 - La cecità di Don Ciccio.<br />
Al signor Napoleone della Luna<br />
Luna, al pover Don Ciccio i lumi oscura,<br />
Son già due mesi, un catarroso velo,<br />
Si che stiam con grandissima paura,<br />
Che mai più non rivegga i rai del cielo:<br />
Or, come il cieco là del....<br />
S'affligge <strong>in</strong>tanto, e lagrima, e scongiura;<br />
Ma l'offese pupille il ciel non cura,<br />
E non si muove alle sue luci un pelo.<br />
Ei però non dovrìa, come far suole,<br />
Del ciel dolersi, e <strong>in</strong> simili afflizioni<br />
Tediarlo ognor con supplici parole:<br />
Mentre ognun sa, che sogliono i C...<br />
Senza già mai veder luce di sole,<br />
Viver sempre a l'oscuro entro i calzoni.<br />
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