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Con gran piacer, che tu dopo aver fatto
De la Cicceide nostra un volumetto
E già finito di copiarlo affatto;
Per dare in fin la perfezione al fatto,
Vorresti de l'eroe, che dà soggetto
A tal poema, un picciolo ritratto
Da porlo in fronte al libricciol suddetto.
Or tu, se brami che ti sia concessa
La grazia, senza spendervi un denaro,
Cercai ne l'una, e l'altra tua braghessa:
Poiché colà con artificio raro
Ve 'n troverai da la natura istessa,
In vece d'uno, effigiati un paro.
3l2. - Al signor Gio. Galeazzo Manzi, Lettor
Primario d'Anatomia nello Studio di Bologna.
Manzi, ben so che ne l'età passate
Notomisti fiorir di tal sapere,
E di sì gran virtù, che fer' vedere
Cose nel corpo uman non più trovate.
So quanto in ciò mostrar le più stimate
Accademie d'Italia, e le straniere,
Sendomi preso un genial piacere
Di veder l'opre lor scritte, o stampate.
So che tu, finalmente, in paragone
Di qualunque anatomico eminente,
Sei certo il primo ne la professione:
Ma pur, non l'altra età, non la presente
Ebbero un pari a me, che del C...
Fèsse mai notomia sì diligente.
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