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Già troncato la Parca il filo affatto Del viver di Don Ciccio, e già disfatto Il di lui bel gomitolo vitale; Conte, per sentimento universale Fu risoluto, che gli fosse fatto In un masso di porfido il ritratto Simile in ogni parte al naturale. Or io, veduta qualche dissensione, Circa il quanto dovesse esser alzato Il piedestallo a giusta elevazione, Dissi, ch' a farlo ben proporzionato, Per la statura di sì gran C... Bisognava pigliar l' Olimpo, e l' Ato. 300. - La Statua. Perché resti Don Ciccio in fra i viventi, Benché sia già di vita orbato, e casso, Pensan di fargli fare i suoi parenti Il ritratto scolpito in un gran masso: Io però, che vorrei da l' eccedenti Spese ritrargli, ho lor proposto un sasso Di quei, che rotolon traggono al basso Da le montagne i rapidi torrenti. E ben cred' io che tal proposizione Non potrà se non esser approvata Da chi n' ode il motivo, e la ragione. Poi che così, senz' altra operazione Di mastro, quei, c' han la figura ovata, Portano in sé la forma d' un C... 30l. - Invocazione a Febo nel dar principio alla quarta Centuria. Con trecento sonetti ho già sfogato 162

In cantar di Don Ciccio il mio prurito, Ma con essi però non s' è sfamato Per anche il mio poetico appetito. Or tu nel Delio suol Nume adorato, Porgi gli orecchi al mio novello invito, E torna in me con un tuo dolce affiato A invigorir lo spirito infiacchito. Che se questo favor tu mi comparti, Non sol con replicate adorazioni Mi prostrerò divoto a ringraziarti; Ma per meglio adempir l' obbligazioni, Febo, fo voto di sacrificarti Un' intera ecatombe di C... 302. - L'Autore per i Critici della Cicceide. Certi, che, non avendo altro da fare, Stan sempre sul notar gli altrui difetti, Sento che si son messi a criticare, Cercando il pel nell'uovo, i miei sonetti; Onde, a le man di questi Zoiletti D' esser quella gallina ormai mi pare, Sopra la qual da i trinciator provetti I manco esperti imparano a tagliare. Io però non mi pongo a biasimarlo, E siasi cosa facile o scabrosa Cercare il pel nell' uovo, io non ne parlo: Ma dato ancor, che sia difficoltosa, Egli è certo però, che il ritrovarlo Tra l' uova de i C... è facil cosa. 303. - L'Autore difende dal detto d'un Aristarco la sua Cicceide. Al signor conte Ronchi. Giuseppe, una cert' invida genìa, 163

In cantar di Don Ciccio il mio prurito,<br />

Ma con essi però non s' è sfamato<br />

Per anche il mio poetico appetito.<br />

Or tu nel Delio suol Nume adorato,<br />

Porgi gli orecchi al mio novello <strong>in</strong>vito,<br />

E torna <strong>in</strong> me con un tuo dolce affiato<br />

A <strong>in</strong>vigorir lo spirito <strong>in</strong>fiacchito.<br />

Che se questo favor tu mi comparti,<br />

Non sol con replicate adorazioni<br />

Mi prostrerò divoto a r<strong>in</strong>graziarti;<br />

Ma per meglio adempir l' obbligazioni,<br />

Febo, fo voto di sacrificarti<br />

Un' <strong>in</strong>tera ecatombe di C...<br />

302. - L'Autore per i Critici della Cicceide.<br />

Certi, che, non avendo altro da fare,<br />

Stan sempre sul notar gli altrui difetti,<br />

Sento che si son messi a criticare,<br />

Cercando il pel nell'uovo, i miei sonetti;<br />

Onde, a le man di questi Zoiletti<br />

D' esser quella gall<strong>in</strong>a ormai mi pare,<br />

Sopra la qual da i tr<strong>in</strong>ciator provetti<br />

I manco esperti imparano a tagliare.<br />

Io però non mi pongo a biasimarlo,<br />

E siasi cosa facile o scabrosa<br />

Cercare il pel nell' uovo, io non ne parlo:<br />

Ma dato ancor, che sia difficoltosa,<br />

Egli è certo però, che il ritrovarlo<br />

Tra l' uova de i C... è facil cosa.<br />

303. - L'Autore difende dal detto d'un<br />

Aristarco la sua Cicceide.<br />

Al signor conte Ronchi.<br />

Giuseppe, una cert' <strong>in</strong>vida genìa,<br />

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