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Sendo tutt' applicato a far guadagno
Di mezzi, che 'l rendessero 'immortale,
Si come usò quel gran valor, nel quale
Non si trovò chi fosse a lui compagno,
Cosi donò profuso, e liberale
Somme d'argento, e d'or senza sparagno.
Ma s' ei, con l'accennate profusioni,
Votò sovente i ricchi erari sui,
Dispensando i sesterzi a milioni,
Io, senza dare i miei quattrini altrui,
Sol col mostrar le borse de' C...
Mi son reso immortale al par di lui.
2l0. - La Rogna.
Al signor Mario Fiorentini.
Mario, da che Don Ciccio ebbe il favore
De gli Astri, onde guarì da la penosa,
E grave infermità di quel tumore
Che fe' la vita sua pericolosa,
Odo aver cominciato a dargli fuore
Una rogna sì fiera, e sì rabbiosa,
Ch' essendo il poverello a tutte l' ore
Occupato in grattar, mai non riposa.
Ma questa nuova sua disavventura
Non è creduta, e con effetto ci pare,
Che sia, per così dir, contro natura.
In somma, in lui tal cosa è singolare,
Ché le piattole sol di lor natura
Sogliono a' pari suoi dar da grattare.
211.- Al signor Michel Brugneres.
L'Autore desidera la sua grand'eloquenza
per lodare degnamente Don Ciccio.
Michel, quando talora odo esaltare
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