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tassi d’interesse precipitarono, e il signor Gorbaciov fu in grado di annunciare che i separatisti<br />
ucraini avevano attenuato le loro richieste.<br />
Per sfruttare il vantaggio di questa imprevedibile stabilizzazione politica collegata alla<br />
funzionalità fisica del presidente, lo staff della Casa Bianca decise di dare ai bollettini medici una<br />
cadenza settimanale. Wall Street rispose positivamente, e i sondaggi d’opinione mostrarono<br />
addirittura una forte ripresa del Partito Repubblicano in quanto tale. All’epoca delle elezioni per<br />
il Congresso di metà legislatura, i bollettini medici vennero diffusi giornalmente, e i candidati<br />
repubblicani ottennero la maggioranza sia alla Camera sia al Senato, grazie alle buone notizie<br />
sugli intestini del presidente diffuse alla vigilia del voto.<br />
Da quel momento in poi il pubblico americano è stato investito da un flusso continuo di<br />
informazioni sulla salute del presidente. Una serie di edizioni successive lungo tutta la giornata<br />
rendeva conto ai telespettatori degli effetti collaterali di un lieve raffreddore o dei benefici sulla<br />
circolazione di un tuffo nella piscina della Casa Bianca. Ricordo bene la vigilia di Natale: mia<br />
moglie preparava il cenone e io guardavo il telegiornale, notando che i particolari sulla salute del<br />
presidente occupavano cinque delle sei notizie principali.<br />
“Allora lo zucchero nel sangue è un po’ diminuito”, osservò mia moglie mentre<br />
apparecchiava la tavola. “Buone notizie per la Quaker Oats e la Pepsi.”<br />
“Davvero? Ma che diavolo di rapporto ci può essere?”<br />
“C’è, c’è, più di quello che pensi.” Lei si sedette sul sofà vicino a me, col macinino del<br />
pepe in mano. “Dobbiamo aspettare l’ultima analisi delle urine. Potrebbe essere decisiva.”<br />
“Tesoro, quello che succede al confine del Pakistan potrebbe essere decisivo. Gorbaciov<br />
ha minacciato un attacco preventivo contro le zone controllate dai ribelli. Gli Stati Uniti hanno<br />
firmato un trattato che comporta degli obblighi, in teoria la guerra potrebbe…”<br />
“Sss…” Susan mi diede un colpetto sul ginocchio con macinino del pepe. “Gli hanno<br />
appena fatto un Inventario di personalità Eysenck… il vecchietto ha totalizzato il massimo dei<br />
punti nella risonanza emotiva e nella capacità di relazione. Tenendo conto dei fattori correttivi<br />
per l’età, dicono… non so bene che cosa voglia dire.”<br />
“Vuol dire che è praticamente un relitto umano.” Io stavo per cambiare canale, sperando<br />
di vedere qualcosa sui veri guai che c’erano in giro per il mondo, ma nella parte inferiore dello<br />
schermo era apparsa una strana figura, una specie di decorazione natalizia, pensavo io, come il<br />
profilo di un agrifoglio stilizzato. L’onda si spostava ritmicamente da sinistra a destra, mentre in<br />
sottofondo si sentiva la melodia ipnotica e nostalgica di Bianco Natale.<br />
“Dio santo…” sussurrò Susan timorosa. “E’ il battito di Ronnie. Hai sentito<br />
l’annunciatore? ‘In diretta il cuore del presidente’.”<br />
Questo fu solo l’inizio. Nelle settimane seguenti, grazie al miracolo della radiotelemetria,<br />
gli schermi televisivi di tutta la nazione divennero un tabellone che registrava ogni particolare<br />
delle funzioni fisiche e mentali del presidente. Il battito del suo cuore si snodava ardito e un po’<br />
tremolante nella banda inferiore dello schermo, mentre sopra di esso i telecronisti si<br />
dilungavano sui suoi esercizi fisici quotidiani, sugli otto metri e mezzo che aveva percorso nel<br />
giardino delle rose, sul bilancio calorico del suo modesto pranzo, sui risultai dell’ultima analisi<br />
cerebrale, sui dati dell’attività dei suoi reni, del suo fegato e dei suoi polmoni. E poi una<br />
quantità infernale di test di personalità e di misurazioni del QI, tutti destinati a rassicurare gli<br />
americani che l’uomo ala guida del mondo libero era più che preparato a far fronte agli immani<br />
compiti che incombevano sulla scrivania dello studio ovale.<br />
A tutti gli scopi pratici, come cercavo di spiegare a Susan, il presidente era poco più che<br />
un cadavere collegato a un impianto di amplificazione. Io e i miei colleghi della clinica<br />
pediatrica eravamo ben consapevoli della dura priva cui si sottoponeva il vecchio con quella<br />
sfilza di test. Ma lo staff della Casa Bianca sapeva bene che gli americani erano ipnotizzati dallo<br />
spettacolo del battito cardiaco del presidente. La linea adesso scorreva sotto tutti i programmi,<br />
accompagnava le commedie leggere, le partite di basket e i vecchi film sulla seconda guerra<br />
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