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Mysterion - Rivista di Ricerca in Teologia Spirituale

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www.MYS ERION.it<br />

F. ASTI<br />

40<br />

5 (2012/1) 25-44<br />

turbamenti, le sue ansie. L’unità <strong>di</strong> parola e volto riporta l’essere umano al concreto <strong>di</strong><br />

un’esistenza <strong>in</strong> cui il fallimento, i conflitti e i drammi <strong>in</strong>teriori costituiscono una parte<br />

importante della sua conoscenza e della sua affettività 46 . Nell’<strong>in</strong>contro con Dio la miseria<br />

dell’uomo non è nascosta, ma si manifesta nella sua totalità. Il volto non nasconde il<br />

dramma della vita e la parola esprime il <strong>di</strong>sagio <strong>in</strong>teriore. Dio nella coscienza favorisce<br />

una migliore comprensione <strong>di</strong> se stessi a partire dalla propria con<strong>di</strong>zione attuale. I lati<br />

oscuri del proprio essere sono illum<strong>in</strong>ati dalla sua presenza, per cui la r<strong>in</strong>novata consapevolezza<br />

conduce il credente ad un rapporto più maturo con gli altri e con se stesso.<br />

Il mistagogo/accompagnatore spirituale favorisce il <strong>di</strong>alogo del credente con Dio<br />

offrendo un percorso <strong>di</strong> risveglio a partire dalla vita teologale. In particolare gli stu<strong>di</strong>osi<br />

carmelitani hanno proposto le virtù teologali e morali come essenziali nella crescita umana<br />

e spirituale. Lo sviluppo umano non può avvenire senza il ricorso ad una <strong>di</strong>mensione<br />

spirituale. Anzi nell’<strong>in</strong>contro con Dio l’essere umano cresce perfezionando la propria<br />

umanità 47 . Il percorso non solo risveglia l’esperienza <strong>di</strong> Dio nel credente, ma lo sp<strong>in</strong>ge<br />

ad una relazione positiva e matura con ogni membro della società. Riprendendo un<br />

concetto caro ad Henri Bergson, lo stu<strong>di</strong>oso Luigi Borriello del<strong>in</strong>ea il progresso della<br />

maturità umana e spirituale <strong>in</strong> Dio: «l’esistenza dell’uomo non è statica ma un cont<strong>in</strong>uo<br />

mo<strong>di</strong>ficarsi, è <strong>di</strong>namismo, conquista, speranza, progresso. Attraverso questa mo<strong>di</strong>ficazione<br />

si attua il maturare dell’uomo dalla superficialità, dalle semplificazioni e dall’imperfezione<br />

a forme sempre più alte <strong>di</strong> conoscenza, <strong>di</strong> moralità, <strong>di</strong> consapevolezza» 48 . La<br />

vita teologale mostra all’uomo che l’esperienza <strong>di</strong> Dio, per essere s<strong>in</strong>cera, veritiera e<br />

manifesta nel rapporto con gli altri, deve comprendere la vita psichica e quella morale.<br />

Un esempio <strong>di</strong> questa unificazione delle varie <strong>di</strong>mensioni del credente ci viene offerto<br />

dagli scritti <strong>di</strong> Giovanni della Croce, là dove il percorso <strong>in</strong> salita per giungere alla<br />

comunione con Dio avviene solo quando le virtù della fede, della speranza e della carità<br />

hanno perfezionato le <strong>di</strong>mensioni <strong>in</strong>teriori dell’uomo quali l’<strong>in</strong>telletto, la memoria e la<br />

volontà 49 . I valori alti della vita spirituale hanno la funzione <strong>di</strong> sostenere e chiarificare le<br />

<strong>di</strong>namiche psicologiche che avvengono nelle profon<strong>di</strong>tà dell’essere umano. Ad esempio<br />

la fede <strong>in</strong> Dio non solo illum<strong>in</strong>a il camm<strong>in</strong>o del credente, ma favorisce una nuova conoscenza<br />

della propria identità <strong>in</strong> relazione a Dio e agli altri. La fede sp<strong>in</strong>ge ad una visione<br />

realistica della propria esistenza. Ciò è possibile quando l’<strong>in</strong>telletto è reso libero dall’azione<br />

della fede che lo purifica dalle false immag<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Dio e <strong>di</strong> se stesso. L’idolatria<br />

non riguarda solo ed esclusivamente l’aspetto spirituale, ma esprime anche una <strong>di</strong>fficoltà<br />

dell’uomo a riconoscere la propria immag<strong>in</strong>e, il proprio vissuto e le relazioni che ha<br />

costruito a livello sociale. La fede r<strong>in</strong>nova lo slancio del credente a realizzarsi con un<br />

46 T. DIENBER, Vivere la vita spiritualmente, <strong>in</strong> AA.VV., Corso fondamentale <strong>di</strong> spiritualità, Quer<strong>in</strong>iana,<br />

Brescia 2006, 53-60. G. SOVERNIGO, Psicologia e <strong>Teologia</strong> a confronto <strong>di</strong> fronte al dolore/sofferenza, aspetti<br />

psicologici, <strong>in</strong> Stu<strong>di</strong>a patav<strong>in</strong>a 45 (1998) 345-364.<br />

47 L.J. GONZALEZ, Psicologia dei mistici. Sviluppo umano <strong>in</strong> pienezza, LEV, Città del Vaticano 2001;<br />

ID, Mistica carmelitana. Sviluppo umano <strong>in</strong> Dio, E<strong>di</strong>zioni OCD, Roma 2006.<br />

48 L. BORRIELLO, Impregnazione teologale delle facoltà psichiche: via mistagogica, <strong>in</strong> AA.VV., Risvegliare<br />

l’esperienza <strong>di</strong> Dio nell’uomo, cit., 103-117; <strong>in</strong> particolare 103.<br />

49 GIOVANNI DELLA CROCE, Opere, Postulazione generale dei Carmelitani Scalzi, Roma 1985.

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