Mysterion - Rivista di Ricerca in Teologia Spirituale
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www.MYS ERION.it<br />
F. ASTI<br />
35<br />
5 (2012/1) 25-44<br />
spondere ad un sano e duraturo rapporto con il Trascendente. La psicologia <strong>in</strong> questi<br />
ultimi decenni si è aperta a considerare il valore dell’esperienza religiosa come elemento<br />
decisivo nella crescita della maturità umana. Ciò impone una riflessione su come la psicologia<br />
e la teologia, <strong>in</strong> particolare la riflessione sulla vita mistica, siano <strong>in</strong> relazione fruttuosa<br />
per la crescita dell’uomo. Agli <strong>in</strong>izi del secolo scorso Anselmo Stolz propose<br />
un’espressione <strong>in</strong>teressante, considerata da molti stu<strong>di</strong>osi paradossale e poco rispettosa<br />
della realtà umana: esperienza transpsicologica 28 . L’<strong>in</strong>tuizione dello stu<strong>di</strong>oso riguarda la<br />
relazione che si stabilisce nell’esperienza mistica fra Dio e la sua creatura. Tale rapporto<br />
non è da analizzare solo sotto l’aspetto psicologico, ma anche e soprattutto dal punto <strong>di</strong><br />
vista teologico. L’unione con Dio è un <strong>in</strong>contro che rappresenta l’apice della mistica<br />
cristiana ed è dovuto alla comunicazione della grazia <strong>di</strong> Dio alla sua creatura: «lo sviluppo<br />
della grazia comune data a tutti i fedeli. Lo stato <strong>di</strong> grazia ci dà l’Essere <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o, la vita<br />
<strong>di</strong>v<strong>in</strong>a. La vita <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a si afferma fondamentalmente nell’eterna nascita del Logos» 29 . L’unione<br />
avviene grazie all’unica me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> Cristo che con la sua offerta al Padre riapre le<br />
porte della vita eterna all’umanità segnata dal peccato. In questo modo l’esperienza che<br />
si del<strong>in</strong>ea si può ben <strong>di</strong>re transpsicologica, <strong>in</strong> quanto l’altro si apre alla conoscenza e alla<br />
relazione affettiva con Dio 30 . L’oltrepassamento <strong>in</strong><strong>di</strong>cato da Stolz non può essere considerato<br />
una ricerca <strong>di</strong> <strong>in</strong>timismo, ma una esplicitazione delle identità che si correlano. Vi<br />
è un superamento o, per meglio <strong>di</strong>re, un trascendere le categorie umane per <strong>in</strong>oltrarsi nel<br />
Tu <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o. Il legame determ<strong>in</strong>a così un’ apertura reciproca <strong>di</strong> Dio e dell’uomo, <strong>in</strong> cui<br />
l’<strong>in</strong>iziativa <strong>di</strong> Dio favorisce una crescita umana e spirituale tale da realizzare l’essere umano.<br />
È chiaro <strong>in</strong> questo modo che «l’esperienza mistica non è dunque sempre e necessariamente<br />
da concepirsi nell’ambito psicologico come un agire e reagire <strong>di</strong>fferenti dal mondo<br />
naturale delle nostre facoltà <strong>in</strong>tellettive». Stolz <strong>in</strong>tende così affermare il valore altamente<br />
teologico e spirituale dell’<strong>in</strong>contro con Dio che non nega l’aspetto psicologico, ma lo<br />
considera nella <strong>di</strong>namica della grazia che r<strong>in</strong>nova ogni <strong>di</strong>mensione del credente già nell’oggi<br />
della sua storia personale. L’esperienza mistica <strong>in</strong>izia con un atto <strong>di</strong> fede che riporta<br />
il credente a considerare l’importanza <strong>di</strong> un’altra fonte <strong>di</strong> energia che lo trasforma ad<br />
immag<strong>in</strong>e e somoglianza <strong>di</strong> Dio, cioè lo Spirito Santo e le sue operazioni nel cuore dell’uomo<br />
31 . Essa non può essere ridotta a spiegazioni materialistiche e psicologiche <strong>di</strong> una<br />
scienza che nega la presenza <strong>di</strong> Dio nell’uomo riducendola a fattore <strong>di</strong> <strong>in</strong>stabilità mentale.<br />
L’unione con Dio resta <strong>in</strong>effabile e <strong>in</strong>spiegabile, ma capace <strong>di</strong> dare una sp<strong>in</strong>ta positiva<br />
nella vita <strong>di</strong> chi l’ha provata: «L’essenza dell’esperienza mistica, <strong>in</strong>fatti, è posta al <strong>di</strong> là<br />
della l<strong>in</strong>ea psicologica, e non è possibile spiegarla ed esporla con espressioni puramente<br />
naturali, me<strong>di</strong>ante una descrizione <strong>di</strong> stati psicologici. L’essenza dell’esperienza mistica<br />
28 A. STOLZ, <strong>Teologia</strong> della mistica, Quer<strong>in</strong>iana, Brescia 1940. J. SCHIETTECATTE, <strong>Teologia</strong> spirituale e<br />
Psicologia: la controversia fra Anselmo Stolz e Gabriele <strong>di</strong> Santa Maria Maddalena, <strong>in</strong> AA.VV., La teologia<br />
spirituale. Atti del Congresso Internazionale OCD, E<strong>di</strong>zioni OCD, Roma 2001, 169-182.<br />
29 A. STOLZ, <strong>Teologia</strong> della mistica, 163.<br />
30 Ivi 169.<br />
31 Ivi 169: «questo non significa che l’esperienza mistica si svolge totalmente al <strong>di</strong> là dell’ambito<br />
psicologico; ciò equivarrebbe <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva a negare il suo carattere <strong>di</strong> esperienza e, per conseguenza, a<br />
negare che l’atto <strong>di</strong> fede soprannaturale sia un assenso».