Mysterion - Rivista di Ricerca in Teologia Spirituale
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www.MYS ERION.it<br />
F. ASTI<br />
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5 (2012/1) 25-44<br />
responsabilizzare l’<strong>in</strong>tera collettività sulle questioni economiche e politiche. In questo<br />
modo si supera una visione neutrale della <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> quanto gli stu<strong>di</strong>osi della materia<br />
vivono, operano e scelgono orientamenti <strong>di</strong> pensiero da cui rileggono le strutture della<br />
società. Una sociologia olistica deve prevedere, secondo Burawoy, un progetto epistemologico<br />
i cui elementi fondamentali siano <strong>in</strong>ter<strong>di</strong>pendenti e connessi fra loro.<br />
Lo stu<strong>di</strong>oso <strong>in</strong><strong>di</strong>vidua così quattro prospettive che compongono l’essenza della sociologia:<br />
sociologia professionale, critica, <strong>di</strong> policy (pratica) e pubblica 8 . Tale struttura<br />
consente <strong>di</strong> osservare tutte le caratteristiche <strong>in</strong> una unità <strong>di</strong> parti che permette <strong>di</strong> tenere<br />
<strong>in</strong>sieme l’aspetto teorico e quello esperienziale. In questo modo il sociologo <strong>in</strong>tende<br />
superare gli ostacoli che fanno da limite all’essenza della materia. Il primo viene <strong>in</strong><strong>di</strong>viduato<br />
nei modelli sociologici troppo astratti che sono lontani dal modo <strong>di</strong> vivere della<br />
società. Il secondo è una banalizzazione delle ricerche <strong>in</strong> questa <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a, allontanandosi<br />
così dalla sua orig<strong>in</strong>aria scientificità. Burawoy, <strong>in</strong>vece, propone una visione olistica<br />
della sociologia, <strong>in</strong> cui lo sforzo maggiore è conservare la scientificità senza venir meno<br />
al dovere <strong>di</strong> responsabilità che ha il sociologo nei riguar<strong>di</strong> della propria società.<br />
Infatti la sociologia professionale fornisce il metodo <strong>di</strong> lavoro, le ricerche <strong>di</strong> campo e<br />
gli strumenti concettuali e pratici per condurre un’analisi delle varie componenti <strong>di</strong> una<br />
società. Tale parte della <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a analizza i vari strati della società, offrendo quei dati<br />
necessari per condurre un’esatta <strong>in</strong>terpretazione dei cambiamenti <strong>in</strong> corso o delle situazioni<br />
pregresse. In questa fase è necessario un certo grado <strong>di</strong> neutralità per del<strong>in</strong>eare la<br />
realtà costitutiva del fenomeno sociale. Il rischio è l’autoreferenzialità, <strong>in</strong> quanto i vari<br />
saperi accumulati non sono comunicati, ma restano se<strong>di</strong>mentati nella stessa <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a<br />
senza un effettivo confronto con gli altri saperi <strong>di</strong>versi. In questa fase accademica l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />
risulta centrale e il metodo comparativo può essere d’aiuto per far <strong>in</strong>teragire i vari<br />
saperi sull’oggetto trattato.<br />
La sociologia critica <strong>in</strong>tende <strong>in</strong>oltrarsi nella comprensione critica della materia <strong>in</strong><br />
questione. Vuole rispondere a due <strong>in</strong>terrogativi fondamentali per dare vita ad un’ ermeneutica<br />
del fatto sociale: per chi e per che cosa. Le ricerche portate a term<strong>in</strong>e dalla<br />
sociologia professionale ora sono oggetto <strong>di</strong> <strong>in</strong>terpretazione critica che prende <strong>in</strong> esame<br />
anche le <strong>di</strong>storsioni presenti nella stessa ricerca effettuata. Il rischio è cadere <strong>in</strong> un certo<br />
dogmatismo, perché non si hanno come punto <strong>di</strong> riferimento i pubblici reali. Tutto si<br />
svolge nella cerchia della propria accademia. Invece la sociologia pratica o <strong>di</strong> policy è al<br />
servizio <strong>di</strong> un obiettivo def<strong>in</strong>ito dal proprio cliente per fornire soluzioni legittime dopo<br />
aver effettuato una ricerca scientifica sull’oggetto proposto. I dati <strong>di</strong> ricerca e l’<strong>in</strong>terpretazione<br />
del contesto sociale sono le basi necessarie per determ<strong>in</strong>are soluzioni adeguate.<br />
Il limite patologico <strong>di</strong> questa parte della sociologia, secondo Burawoy, può essere identificato<br />
nel servilismo, <strong>in</strong> quanto la <strong>di</strong>pendenza da un cliente può edulcorare la ricerca a<br />
vantaggio degli obblighi contrattuali e dei f<strong>in</strong>anziamenti. Inf<strong>in</strong>e la sociologia pubblica si<br />
<strong>in</strong>teressa <strong>di</strong> portare i risultati delle varie ricerche condotte alla conoscenza dei pubblici<br />
per realizzare <strong>di</strong>battiti e prese <strong>di</strong> coscienza sui fenomeni <strong>in</strong> atto. Il <strong>di</strong>alogo è la forma che<br />
8 M. BURAWOY, Per una sociologia pubblica, <strong>in</strong> Sociologica Italian Journal of Sociology on L<strong>in</strong>e 1 (2007)<br />
1-1 (www.sociologica.mul<strong>in</strong>o.it) consultato il 24 febbraio 2011 alle ore 11.00.