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vol1 - Pagine Ribelli

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occhi, qualche disgustoso pasticcino...Poi mi guardò con<br />

un’espressione strana e un sorriso enigmatico.<br />

Infine, fu come se avesse deciso di non dirmi ciò che<br />

voleva, ma qualcos’altro:<br />

- Sai qual è il segreto di questi pasticcini? È la pasta…<br />

Numerosi strati di pasta sottilissima, uno sopra l’altro...-.<br />

Lo disse con quel tono di voce che usava a scuola , il<br />

tono tranquillo e sicuro di chi sta leggendo. Un tono che<br />

detestavo; per questo sarei morta piuttosto che<br />

ammetterlo, ma lo sapevo: lei mi dominava!<br />

Ero seduta a guardarla, sulla mia poltroncina rossa, come<br />

davanti ad una rappresentazione, poco prima che si alzi il<br />

sipario del secondo tempo. Un’emozione leggera, ma<br />

niente di più.<br />

Un attimo di silenzio, una carezza… poi la fatidica frase:<br />

- Anche se non lo sai, sarai sempre la mia allieva<br />

preferita...le aspettative .che riponevo in te non sono mai<br />

state deluse...-<br />

I suoi occhi, come allora, brillarono di una considerevole<br />

luce mista ad un straordinaria speranza, ma la sua voce<br />

strideva nel silenzio, come il gesso sulla lavagna.<br />

Dovetti appoggiarmi al tavolo o sarei volata via, tanto mi<br />

sentivo vuota dentro.<br />

Le sue parole, ora lo sapevo, avevano raggiunto il<br />

diciottesimo centro nervoso della quarta circonvallazione<br />

cerebrale in alto a sinistra, là dove si sviluppa il senso di<br />

frustrazione, quella frustrazione che, come una massa<br />

tumorale, mi aveva reso estranea a me stessa, deludente e<br />

sconosciuta.<br />

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