vol1 - Pagine Ribelli

mentre tutti erano ancora a letto, i genitori della sua
amica furono buttati fuori dalla loro casa, con forza,
dai giovani soldati vestiti come quelli dei posti di
blocco. Li tirarono per le vesti, per le braccia e le
gambe perché non volevano uscire. Ma poi li
costrinsero a stare nel suo cortile, a poco più di cento
passi dalla loro casa, minacciandoli con le armi.
D’improvviso la casa di Tanja esplose con un
tremendo boato sollevando un enorme polverone che
impedì di vedere che cosa fosse successo. Dopo lo
scoppio i soldati salirono sui loro tank e si
dileguarono tra le macerie lasciando i genitori della
sua amica tra grida e pianti di dolore e di rabbia.
Quel giorno Khaked s’arrestò sulla riva: l’orizzonte
era carico di nuvole, falciato da un forte vento che
sembrava volere allungare, stirare il cielo. Il mare
cominciava ad agitarsi e le onde, ancora piccole e
nervose, si increspavano rincorrendosi e
accavallandosi l’una sull’altra. Ebbe un attimo di
esitazione, ma poi pensò alla sua missione e decise di
proseguire. Il mare diventava sempre più minaccioso
ed irrequieto quando la feluca con i suoi uomini si
staccò dalla spiaggia per andare, verso est, fino
all’altezza di Haifa. L’imbarcazione prese il largo e gli
uomini la governavano con maestria e sicurezza, ma
non andarono tanto lontano e rimasero per diverse
miglia sottocosta, fiduciosi nella buona sorte e nella
loro esperienza e conoscenza del mare e delle
burrasche. Proseguirono verso est veloci, incalzati da
raffiche di vento che sembravano aiutarli a passare
131