vol1 - Pagine Ribelli

poi, quando sentivi certe notizie alla TV, come ti
inviperivi! Sentivi l'ingiustizia. Mi ricordo una volta,
ero tornato dal lavoro e stavo guardando distratto un
programma sonnacchioso mentre tu facevi i compiti.
La conduttrice, in un bellissimo vestito rosso -chissà
quanto costerà un vestito così, aveva detto tua madre,
che stava stirando la mia tuta da lavoro e le sue
vecchie camicie e i tuoi maglioni da ragazzina, con le
toppe colorate sui gomiti, così duravano di più, meno
male che ti piacevano e che le portavi anche volentieri
! -discorreva dello stipendio di un calciatore, uno
famoso, che diavolo, quello prendeva tanti di quei
soldi che noi poveracci neanche possiamo
immaginare, e tu hai alzato gli occhi dai compiti e hai
detto “Bene, così sua moglie si rifarà le tette di
nuovo, e c'è la gente che muore di farne!”. E tua
mamma ha detto che faceva bene, lei poteva
approfittarne dato che si era trovata uno ricco. Ma
non devi avercela con lei, lei non ce l'ha con Amal, è
solo che avrebbe voluto vederti sistemata, voleva che
avessi un po' di più di quello che avremmo potuto
offrirti noi. Ma che scemenza, hai esclamato, e io ho
detto che avevi ragione, che è stupido fare i conti in
tasca all'amore. Amal è un bravo ragazzo, ti vuole
bene, ormai siete insieme da una vita. Lavora bene
come magazziniere, è bravo a giocare a calcio, si
divertiva a giocare a carte con me e gli ho insegnato
tutti i giochi da bar che conosco, e tu ti arrabbiavi
perché odiavi giocare a carte e lui voleva vincere a
tutti i costi e mi chiedeva sempre di fare la bella
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