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Cattivo zelo 2 - ANTICA MADRE

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oppone all’ingresso del cavallo in città. Del resto Laocoonte sarebbe stato inviso ad Apollo per avere avuto rapporti sessuali<br />

nel suo tempio 78 . Nel simbolismo, inoltre, non c’è differenza fra Atena Tritonia e Nettuno – che doveva essere il vero Dio<br />

poliade 79 pregreco -: anche il cavallo è un segnacolo di generazione e forza tellurica, di poco inferiore al toro. Si potrebbe<br />

vedere una contraddizione nel fatto che una divinità poliade faccia il gioco degli Achei ma non bisogna scordare che Troia si<br />

era inimicata il Dio da quando re Laomedonte si rifiutò di pagare a Nettuno ed Apollo il compenso per averlo aiutato ad<br />

edificare le mura della città║Cassandra “Cassandra” è la più bella tra le figlie di re Priamo ma nell’Iliade non si fa alcun<br />

cenno alle sue facoltà vaticinatorie, di cui si tratta solo posteriormente. Tuttavia essa è sorella gemella di Eleno 80 , indovino<br />

accreditato sia fra i Troiani che fra gli Achei, al cui seguito andrà (c’è chi dice dopo aver tradito i suoi 81 ) dopo la presa<br />

della città. Cassandra sarebbe stata condannata a non esser mai creduta nelle sue profezie da Apollo, del quale aveva<br />

rifiutato il concubito pur avendone ottenuto in cambio la facoltà di predire. Questo aspetto sessuale, unito al significato del<br />

nome Cassandra (kασσα ανδρός), letteralmente “trastullo dell’uomo”, potrebbe alludere ad un’originario sacerdozio sessuale<br />

troiano. Anche l’epiteto di “baccante” (mimallòn) con cui la designa Licofrone, avrebbe una “connotazione oscena” (V. Gigante<br />

Lanzara); si veda anche il simbolismo dello sputo nella bocca, con il quale Apollo avrebbe tolto a Cassandra la capacità di<br />

essere creduta 82 . La sua fine fu tragica ma in Laconia ricevette un culto col nuovo nome di Alessandra 83 ║il pelides<br />

Neoptolemus “pelide Neottolemo”, patronimico di Pirro, in quanto figlio di Achille figlio di Peleo, feroce assassino come il<br />

padre. Anche da morto non mancò di combattere: il suo fantasma fu visto tra le schiere dei greci che nel 279 a.C.<br />

affrontarono vittoriosamente i Galati. ║Menelaus “Menelao”, re di Sparta e marito “cornuto” di Elena. Una volta ucciso l’ultimo<br />

marito di Elena, Deifobo fratello di Paride, trascinò la donna per i capelli fino alle navi greche. La guerra di Troia non<br />

sarebbe altro che una gigantesca faida patriarcale: infatti gli alleati di Menelao avevano stabilito un patto di solidarietà contro<br />

qualsiasi pretendente della donna. Menelao pare che sia stato l’unico cornuto della storia a ricevere un culto eroico!║Epeos<br />

“Epeo” fu il costruttore materiale del Cavallo (aiutato da Atena Tritonia), ma non l’ideatore, che era Calcante. Si noti che il<br />

nome ‘Epeo’, come riferisce Jean Richer, è il nome stesso del cavallo (cit. p.351 e n.18)║Hector ”Ettore”, figlio maggiore di<br />

Priamo rappresenta il ramo dinastico principale che si “contrappone” a quello secondario rappresentato da Enea║con sacra<br />

“sacra” si possono genericamente intendere – come si evince da un passo successivo di questo secondo Libro ma soprattutto<br />

da quanto scrive Virgilio tre righe più sotto – le “sacre cose” di un tempio, materiale vario e comunque trasportabile, come<br />

statuine, paramenti, utensili, reliquiari, trofei║Infatti, Virgilio finge che sia Ettore stesso a portare in salvo le “sacre cose” e<br />

quali esse siano: vittas vestamque aeternumque ignem “i paramenti, la potente Vesta e il fuoco eterno” che, peraltro,<br />

pertengono alla tradizione romana e non certo alla storia arcaica di Troia!║Anchisae “Anchise”, nobile pastore della Troade,<br />

attrasse l’attenzione di Venere e con lei generò Enea. In seguito alla pubblica vanteria di essersi congiunto con la Dea<br />

venne colpito dalla folgore di Zeus, rimanendo menomato per il resto dei suoi giorni. Questo aspetto della menomazione<br />

come pure della morte è comune a molti paredri 84 maschili di grandi divinità femminili, come Cibele e Iside, ed ha un<br />

significato tutto particolare, analogo alla zoppìa di Vulcano e connesso con il fuoco tellurico e la sessualità. Come elemento<br />

maschile della sacra Diade orgiastica, Anchise era venerato ed a lui erano consacrati santuari nel luogo dove sarebbe morto.<br />

Virgilio lo fa morire a Drepano (Trapani) e sepolto a Segesta nei pressi del monte Erice, non a caso sede di un santuario<br />

in cui si praticava la prostituzione sacra.║Deiphobi “Deifobo” era uno dei fratelli, il preferito, di Ettore. Dopo la morte<br />

dell’altro fratello Paride, sposò Elena seguendo in ciò un’antica tradizione, conosciuta anche dagli Ebrei, in base alla quale il<br />

fratello del defunto doveva sposare o accogliere in casa la vedova. Elena però non gradì, tanto che avrebbe aperto le porte<br />

di casa agli achei Odisseo e Menelao che lo uccisero miserevolmente, così come Deifobo stesso racconterà ad Enea negli<br />

Inferi║(*) Ripheus “Rifeo” non sarebbe passato alla storia se Dante Alighieri non avesse voluto porlo nel Paradiso tra i<br />

cinque spiriti che formano l’occhio dell’aquila nel Cielo dei Giusti. La “colpa” è però dell’antico commentatore pagano di<br />

Virgilio, Servio, che voleva salvare il Mantovano dall’accusa di ateismo. Virgilio infatti, commentando più avanti le morti di<br />

Rifeo e di Panto, inserì quasi a caso una frase nella quale faceva capire che gli Dei non proteggono se non per loro<br />

78 In tutto il mondo greco i rapporti sessuali all’interno dei templi erano severamente proibiti, con l’eccezione di quelli delle divinità esplicitamente<br />

falliche o eteriche.<br />

79 Cioè “protettore della città”.<br />

80 Eleno è un trasparente pseudonimo per indicare la luna (Selene), cui ineriscono le facoltà profetiche. Eleno profetizzava scrutando il volo degli<br />

uccelli, Cassandra venendo invasa dal Dio (Apollo).<br />

81 Il motivo del tradimento ricorre troppo spesso in alcuni personaggi troiani per non pensare che la cosa alluda ad una differenziata componente<br />

etnica di quel popolo e, quindi, ad un possibile voltafaccia di parte della popolazione.<br />

82 Nella vicenda del cretese Glauco invece, lo sputare nella bocca di Poliido aveva significato perdere la memoria profetica. In base a documenti<br />

contenuti nella tradizione indù (D.G. White: THE ALCHEMICAL BODY p.312 ssg. University Press, Chicago 1996) lo sputare in bocca ha un preciso<br />

riferimento a pratiche sessuali spermatiche (ma anche non fisiologiche) di possessione e trasmissione di poteri. In un passo, il traduttore dell’edizione<br />

italiana ha tradotto mouth (bocca) con mani!<br />

83 “Cassandra è talvolta chiamata Alessandra, e sotto questo nome Licofrone ne fa il personaggio principale di un poema profetico, scritto nel<br />

momento in cui i Romani cominciavano a intervenire direttamente negli affari della Grecia” (P. Grimal: DIZIONARIO DI MITOLOGIA GRECA E<br />

ROMANA. Paideia, Brescia 1987)<br />

84 Nella religione greca il paredro è una divinità che viene associata al culto di una maggiore: per esempio Adone associato ad Afrodite.

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