22.05.2013 Views

Cattivo zelo 2 - ANTICA MADRE

Cattivo zelo 2 - ANTICA MADRE

Cattivo zelo 2 - ANTICA MADRE

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

al mondo egeo.║Latio il Lazio antico era una porzione molto ridotta di quella che è oggi la omonima regione amministrativa.<br />

Comprendeva pressappoco il territorio a Sud del Tevere, cioè le provincie di Roma e Latina.║Il sito di Romae Roma fu sin<br />

da epoche antichissime un importante centro viario dei traffici dell’Italia centrale e popolato ben prima della data tradizionale<br />

di fondazione. Come tale venne frequentato da mercanti fenici, etruschi, greci e fors’anche egiziani. Della fondazione di Roma<br />

sono state raccolte almeno 61 differenti versioni. 33 ║Subito dopo avere messo nei primi versi in bella evidenza il Destino<br />

(Fatum) ora Virgilio mette in evidenza la qualità precipua dell’adoratore, Enea, di questa crepuscolare divinità, con la qualifica<br />

più pertinente: pietate timorato, devoto. La romana pietas non è altro che il puro e semplice timor di Dio biblico con tutto il<br />

conseguente corollario basato sul formalismo più secolarizzatore.║Karthago Cartagine (in fenicio Qart-hadasht) venne fondata<br />

nell’814 a.C. mentre il vero viaggio di Enea sarebbe avvenuto tre secoli prima, secondo la cronologia di Eratostene di Cirene<br />

nel 1.184 a.C. Contrariamente a quanto vuole una stereotipata storiografia, che ha voce anche in Virgilio, i Cartaginesi<br />

intrattennero buoni rapporti diplomatici con i Romani finchè quest’ultimi non si immischiarono nelle tormentate vicende siciliane,<br />

e cioè non prima del 264. Secondo alcune fonti i Fenici possedevano un emporio adiacente il guado sul Tevere dove poi<br />

sarebbe sorta Roma. Essi avrebbero innalzato l’ara maxima in onore di Melqart (Ercole) 34 . Nel 343 avevano inviato in segno<br />

di amicizia una corona d’oro del peso di 25 libbre al popolo romano. A favore dei Cartaginesi scrisse lo storico Filino di<br />

Agrigento, confutato dal romano Fabio Pittore che, per meglio diffondere le sue tesi, scrisse in greco. Con accenti da<br />

fondamentalista religioso così si è espresso contro Cartagine un moderno seguace della religione augustea: “Per il popolo<br />

romano infatti la guerra tra Roma e Cartagine non era tanto sentita come un conflitto di interessi o di imperialismi<br />

economici, quanto piuttosto quale un’ordalia sacra tra due sistemi e principi religiosi antitetici ed inconciliabili, che sul piano<br />

metastorico trovava la sua espressione nel conflitto tra Giunone e Venere e, a livello mitico e metastorico, nella tumultuosa<br />

ed emblematica vicenda di Enea e Didone” 35 . Questo autore in realtà non si avvede – così preso dalla sua esegesi<br />

febbricitante - che tale anticartaginismo nacque – e solo nella letteratura - molto dopo la distruzione di Cartagine! 36 Il Dio più<br />

importante di Cartagine era Baal Shamin, Il Signore del Cielo, affiancato da Baal minori analoghi alle deità del pantheon<br />

greco. Al suo fianco prese successivamente grande rilevanza – forse per il distacco di Cartagine dalla madrepatria semitica e<br />

la contiguità col mondo mediterraneo della Potnia – la figura della Dea Tanit (Giunone). Eshmun, Reshef e Astarte avevano<br />

anch’essi un notevole culto. La religione cartaginese era di tipo crepuscolare ( “etrusco” staremmo per dire) e comprendeva<br />

sacrifici umani di massa (famoso un sacrificio di 3.000 prigionieri greci in Sicilia).║Parcas le “Parche” Dee romane della sorte<br />

individuale, ricalcate sulle Moire greche; in numero di tre, erano raffigurate intende attorno ad un fuso e questa attività<br />

simbolizzava l’azione del destino rivolto alla vita singola e individuale degli esseri umani. Nel mito, Apollo riuscì ad ubriacarle<br />

e così a modificare il destino di Admeto (Euripide: Alcesti).║genus invisum la stirpe invisa è quella troiana, perché sorta<br />

dall’unione fedifraga di Giove con Elettra, da cui nacque Dardano.║Troas I Troi è sinonimo di Troiani, da Troo, padre di<br />

quel’Ilo che in suo onore la chiamò Troia, e discendente di Teucro. Quest’ultimo (figlio del fiume Scamandro e della ninfa<br />

Idea) era il re aborigeno del paese della futura Troia che accolse e accettò l’antenato illirico di Enea, Dardano. Virgilio<br />

ricalcò in parallelo il dato inventando la leggenda di Latino che accoglie Enea.║“Pallade” è un epiteto di Atena che richiama<br />

la precedente divinità protomediterranea. Sul significato di questo appellativo si fanno diverse congetture. Secondo alcuni<br />

potrebbe derivare da phallos, come ritenne il Nispi-Landi a riguardo del famoso Palladio (phalladius) 37 .║Virgilio forse non<br />

identifica come fa Omero in un’isola Aeoliam Eolia, il regno di Eolo, ma in una terra, posta probabilmente in un massicico<br />

montuoso del Sahara. Infatti specifica che da qui si generano gli Austri, tipici venti di Sud-Est. Inoltre i venti che<br />

aggrediscono la flotta troiana, tranne Aquilone, sono tutti venti meridionali. Che non sia un’isola per Virgilio lo si potrebbe<br />

dedurre dal fatto che prima di irrompere in mare contro Enea, i venti terras perflant, spazzano le terre.║Virgilio ricalca la<br />

figura di Aeolus Eolo da Omero così come quella dei Venti, demoni dell’aria e figli del Titano Astreo e dell’Aurora. A<br />

33 Per l’elenco dettagliato: T.P. Wiseman: REMUS p. 149. Quasar, Roma 1999.<br />

34 “Bisognerà seguire con attenzione i viaggi di Ercole, che corrispondono a strade del commercio fenicio” (A. Piganiol: LE CONQUISTE DEI ROMANI,<br />

p.47. Il Saggiatore, Milano 1971).<br />

35 M. Baistrocchi, ARCANA URBIS p.50, Ecig, Genova 1987. Di “religione augustea” ha parlato espressamente Franz Altheim.<br />

36 Un altro esempio della sua esegesi, probabilmente influenzata dalle letture di Julius Evola: “…troppi studiosi infatti non sono stati disposti ad<br />

intravedere dietro tanti avvenimenti la sottile filigrana non tanto di una conflagrazione tra Imperi inconciliabili, quanto piuttosto di una titanica teomachia<br />

di principi e concezioni divine incompatibili. Da una parte la via mediterranea e ctonia delle Madri, impersonata da Tanit-Giunone e, dall’altra, la via<br />

celeste dei padri, incarnata dalla virile potenza folgoratoria di Giove Tonante, di cui i due Imperi furono soltanto l’espressione contingente. Come non<br />

riconoscere infatti dietro le straordinarie imprese belliche di Annibale anche il carattere fatale di un misterioso stratega, capace di aggregare e<br />

galvanizzare quasi asceticamente schiere disparate e raccogliticcie di schiavi, di servi e, nel contempo, di mercenari iberi, galli ed elleni, e ciò di<br />

fronte alle formidabili legioni di liberi cittadini romani? Cosa pensare poi del singolare comportamento di tante città in Italia ed in Grecia a regime<br />

aristocratico e plebeo che offrirono la loro alleanza rispettivamente a Roma e a Cartagine? Didone poi non è soltanto una rappresentazione poetica,<br />

ma costituisce l’archetipo fenicio tanto diffuso nel Mediterraneo, che confusamente sente la grandezza olimpica di Enea e se ne innamora. Ma vuole<br />

dominarlo ed incatenarlo, aspira a fargli dimenticare la sua missione fatale, le divinità uraniche, Giove, Apollo, i Penati, la Terra promessa degli avi e<br />

ad aggiogarlo a sé e al carro della implacabile e svirilizzante divinità punica. Cartagine del resto mirava al dominio mercantile delle vie di<br />

comunicazione del Mediterraneo fondandosi sulle armi prezzolate, mentre Roma aspirava all’Impero Universale liberando il mondo caotico e barbarico dal<br />

giogo della necessità e sottoponendolo all’Ordo, allo Ius e al Fas. Alla luce di tali considerazioni, sembra doversi attribuire a motivi arcani ed<br />

escatologici la decisione del Senato di procedere alla radicale disarticolazione di Cartagine” (cit. p.54).<br />

37 C. Nispi-Landi: ROMA MONUMENTALE DINANZI ALL’UMANITÀ, p.78-79. Roma 1892.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!