Bioetica e anziano fragile - Associazione Geriatri Extraospedalieri
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<strong>Bioetica</strong> e <strong>anziano</strong><br />
<strong>fragile</strong><br />
Dott. Mosso Marco<br />
Stresa 21 Ottobre 2011
Definizione<br />
BIOETICA: scienza basata<br />
sulle conoscenze delle scienze<br />
della vita (Bio) che si apre ai<br />
valori umani (Ethics), volta<br />
alla sopravvivenza<br />
dell’uomo sulla terra e al<br />
miglioramento della qualità<br />
della vita<br />
Potter 1970<br />
BIOETICA: scienza ponte tra<br />
discipline scientifiche e quelle<br />
umanistiche, tra fatti biologici<br />
e valutazioni morali
1969 Institute of Society, Ethics<br />
and the Life Sciences: finalizzato<br />
all’esplorazione interdisciplinare<br />
delle problematiche emergenti in<br />
campo biomedico per fornire una<br />
soluzione al di là di qualsiasi<br />
ideologia e religione<br />
1970 The patient as person, di<br />
Ramsey: pietra miliare della<br />
bioetica tratta i temi<br />
dell’accompagnamento alla<br />
morte, l’allocazione delle risorse,<br />
la sperimentazione medica,<br />
mettendo in dialogo scienziati e<br />
medici<br />
Cenni storici<br />
1972 Encyclopedia of Bioethics:<br />
studio sistematico della condotta<br />
umana nell’ambito della scienza<br />
della vita e della cura della<br />
salute, quando tale condotta è<br />
esaminata alla luce di valori e<br />
principi morali<br />
1979 Principlism (Principismo):<br />
sulla base di alcuni criteri<br />
generali (rispettare l’autonomia<br />
del pte, non nuocergli, fargli del<br />
bene e promuovere la giustizia)<br />
si identificano, analizzano e<br />
propongono soluzioni per casi<br />
concreti, bilanciando tra loro i<br />
vari principi
BIOETICA LAICA<br />
BIOETICA LIBERALE<br />
Ha come criterio di riferimento,<br />
pressocchè esclusivo il principio<br />
di autonomia dell’individuo, le cui<br />
scelte private sono insindacabili.<br />
Mill afferma che l’individuo deve<br />
render conto alla società solo di<br />
azioni che potrebbero ledere i<br />
diritti degli altri<br />
La società deve riconoscere,<br />
proteggere e potenziare le<br />
autonome scelte di vita<br />
dell’individuo<br />
Attenzione alla tolleranza e<br />
eguaglianza degli individui, meno<br />
alla solidarietà
BIOETICA LAICA<br />
BIOETICA UTILITARISTA<br />
Il principio assoluto è l’utile,<br />
identificato con la maggior<br />
quantità di benessere di tutti gli<br />
individui coinvolti nelle<br />
conseguenze delle azioni.<br />
La scelta di agire in un certo<br />
modo è giustificata se produce<br />
conseguenze migliori di ogni altra<br />
scelta praticabile, cioè se si<br />
realizza il miglior saldo di bene<br />
sul male rispetto a qualsiasi<br />
scelta alternativa.<br />
L’utilitarista guarda all’esito della<br />
condotta e non all’intenzionalità
PERSONALISMO<br />
ONTOLOGICAMENTE FONDATO<br />
PERSONA: unitotalità di<br />
corpo e spirito che definisce il<br />
suo valore oggettivo. Si tratta<br />
di uno spirito incarnato e di<br />
un corpo spirituale autonomo,<br />
autoconsapevole, aperto ad<br />
autotrascendersi verso<br />
l’alterità e l’ulteriorità<br />
ATTO MORALE: considerato<br />
dal punto di vista<br />
dell’intenzionalità nel<br />
contenuto oggettivo e nelle<br />
conseguenze
PERSONALISMO<br />
ONTOLOGICAMENTE FONDATO<br />
REGOLA D’ORO: trattare<br />
l’essere umano come un fine<br />
e mai solo come un mezzo<br />
PRINCIPI: rispetto della<br />
dignità umana, principio<br />
dell’integrità della vita fisica<br />
METODOLOGIA: prudenza<br />
(ricercare – giudicare –<br />
comandare)<br />
Sono immorali tutti gli<br />
interventi biomedici che<br />
istituiscono relazioni di tipo<br />
strumentale
BIOETICA e ANZIANI<br />
sopravvivenza<br />
qualità della vita<br />
dialogo<br />
terra<br />
esplorazione interdisciplinare<br />
cura della salute<br />
identificano, analizzano e propongono soluzioni<br />
autonomia<br />
PERSONA
BIOETICA e ANZIANI<br />
La vecchiaia è l’espressione di<br />
una biologia in un ambiente<br />
Andreoli<br />
Non vale più il motto<br />
Senectus ipsa morbus<br />
Terenzio<br />
Crollati gli stereotipi:<br />
ammirazione per la saggezza,<br />
irritazione per la vecchiaia<br />
dispotica, tenerezza per una<br />
vecchiaia pressocchè infantile,<br />
atrocità della vecchiaia come<br />
casa in rovina<br />
La vecchiaia è un’età<br />
caratterizzata da particolari<br />
fragilità, ma non certo un’età in<br />
cui si debba, per virtù di<br />
un’imperscrutabile volontà della<br />
natura, affievolirsi il diritto alla<br />
salute, inteso come terapia e<br />
cura<br />
OBIETTIVO della BIOETICA:<br />
denunciare tutte le forme di<br />
violenza a cui sono sottoposti gli<br />
anziani, deve denunciare il mito<br />
pernicioso dell’ineluttabilità e<br />
della progressività del loro<br />
declino psico-fisico responsabile<br />
di disagio e di emarginazione<br />
dell’<strong>anziano</strong>.<br />
Consiglio Nazionale di <strong>Bioetica</strong> 2006
SENESCENZA: destituzione<br />
di senso<br />
La cultura dei nostri giorni<br />
suggerisce l’idea di poter<br />
rimanere giovani per<br />
sempre<br />
L’invecchiamento è una<br />
malattia che si può<br />
contrastare e riguarda solo gli<br />
altri<br />
Gli adulti vedono nell’<strong>anziano</strong><br />
non un proprio simile ma un<br />
altro, la cui immagine può<br />
essere sublimata o degradata,<br />
ma che in ogni caso al di fuori<br />
dell’umano
SENESCENZA: destituzione<br />
La vecchiaia appare agli altri più<br />
chiaramente che al soggetto<br />
stesso, per cui l’<strong>anziano</strong> si sente<br />
vecchio attraverso gli altri<br />
La società definisce l’etichetta di<br />
<strong>anziano</strong> e il modo con cui tratta i<br />
membri inattivi descrive molto di<br />
se stessa e dell’enfasi che ripone<br />
nella produttività degli individui<br />
L’<strong>anziano</strong> si compiace della parte<br />
di altro, rinuncia alla libertà di<br />
vivere questa età in cambio di<br />
una tutela solo apparente<br />
di senso<br />
In Occidente la funzionalità e<br />
l’utilità fanno invecchiare male<br />
L’uomo contemporaneo ha<br />
dimenticato del tutto in che cosa<br />
consista il significato stesso della<br />
vecchiaia. Al suo posto ha<br />
collocato l’immagine vaga di una<br />
vita che si prolunga, nella quale<br />
la forma di vita del giovane funge<br />
da norma. Della vecchiaia si parla<br />
solo delle limitazioni che<br />
comporta… La conseguenza è<br />
che in tutta la raffigurazione<br />
odierna della vita sono assenti i<br />
valori della vecchiaia…. Anche la<br />
vecchiaia è vita<br />
R. Guardini 1986
L’ETICA DELLA CURA<br />
NELL’ANZIANO<br />
Il movimento anti-invecchiamento e<br />
la medicina altamente tecnologizzata<br />
sono alleati nel non farci accettare la<br />
senescenza<br />
Medicina orientata verso l’aver cura,<br />
in modo da evitare interventi che<br />
prolungano a tutti i costi la vita, ma<br />
evitino la morte prematura,<br />
garantendo un’esistenza<br />
qualitativamente buona<br />
La medicina deve utilizzare le risorse<br />
residue dell’individuo per far sì che la<br />
vecchiaia sia un tempo di<br />
compimento e di arricchimento,<br />
devono perciò essere posti in primo<br />
piano l’assistenza infermieristica e<br />
sociale<br />
DARE VITA AGLI ANNI E NON ANNI ALLA VITA
L’ETICA DELLA CURA<br />
NELL’ANZIANO<br />
Ogni uomo è un essere<br />
limitato bisognoso di relazione<br />
con gli altri<br />
Nell’<strong>anziano</strong> la relazione<br />
principale è quella curativa,<br />
l’interlocutore dovrà tener<br />
conto della sua biografia e<br />
della sua volontà nella fase<br />
iniziale della malattia<br />
Per il benessere dell’<strong>anziano</strong><br />
non ci deve essere né<br />
paternalismo né eccessivo<br />
trascuratezza<br />
Maggior investimento nelle<br />
cure domiciliari
ALCUNI PROBLEMI<br />
SPECIFICI<br />
La limitata sperimentazione<br />
farmacologica nell’<strong>anziano</strong> è<br />
una discriminazione, la cura in<br />
età avanzata non è meritevole<br />
di investimenti specifici<br />
Scarsi investimenti nell’A.D.I.<br />
La sperimentazione in<br />
geriatria sulle patologie<br />
cognitive: i soggetti a causa<br />
della fragilità possono essere<br />
strumentalizzati. (Deroga alla<br />
dichiarazione di Helsinki)
ALCUNI PROBLEMI<br />
SPECIFICI<br />
La morte in solitudine: segno di<br />
emarginazione sociale, ma non<br />
oggetto di denuncia dell’abbandono a<br />
carico dei parenti<br />
Il maltrattamento fisico e<br />
psichico: la trascuratezza è una<br />
forma di maltrattamento che riguarda<br />
i bisogni personali (turpiloquio, abuso<br />
della contenzione, il ricatto, la<br />
scarsità di fondi destinati<br />
all’assistenza)<br />
In fase terminale il ricorso alla<br />
medicina palliativa e l’eventuale e<br />
prudente valutazione di sospendere la<br />
cura eziologica delle patologie<br />
sopraggiungenti, senza rinunciare ai<br />
supporti vitali propri dell’assistenza,<br />
prodigandosi a forme di intervento di<br />
tipo sintomatico
CONCLUSIONI<br />
PIETA’: la percezione della<br />
grandezza di ogni vita che<br />
declina e merita il nostro rispetto,<br />
quell’atteggiamento di profonda<br />
riverenza, di intangibilità e<br />
inviolabilità dell’esistenza<br />
La pietà -virtù è quella sensibilità virtuosa che ci<br />
dispone a vegliare con delicata assiduità<br />
sull’umano che nell’altro è compromesso sempre<br />
e comunque per noi. La pietà-virtù raggiunge la<br />
propria dignità quando è capace di abbandonare<br />
la sterile emozione dello sdegno che ci gratifica e<br />
dell’orrore che ci commuove per diventare<br />
rinnovata energia dell’attaccamento all’umano<br />
ferito nell’altro (P.A. Sequeri)<br />
GERIATRIA: tecnica a servizio<br />
della cura che prende in custodia<br />
e accompagna il soggetto malato<br />
verso l’epilogo esistenziale,<br />
deponendo un tecnicismo<br />
invasivo e dispiegando le virtù<br />
umane capaci di esprimere il<br />
rispetto per la vita in fase<br />
terminale