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L'ultima birra e andiamo a casa (forse) (.pdf) - Maurizio Ferrarotti

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Ora sei accerchiato…<br />

I Raga Casinari stanno venendo a prenderti<br />

Ora sei morto… sei morto…<br />

SEI MORTO!!!<br />

DUE RAFFICHE DI AK47.WAV PER VOI, PREDATORI DI SOGNI!<br />

La biblioteca Bernaulo è quasi vuota oggi. Le foglie degli alberi intorno<br />

mostrano ormai tutte le malinconiche bellissime colorazioni della season<br />

of wither. Il cielo è un fulgore grigiastro, quasi uniforme. Le mie occhiaie<br />

fanno pendant col panorama: non avrò mica contratto l’epatite? Trascino<br />

nel Windows Media Player Aftermath dei Rolling Stones: nelle cuffiette<br />

rende molto bene, si apprezza soprattutto il fuzz bass di Bill Wyman, una<br />

scelta senz’altro originale quella di distorcere il suo strumento anziché le<br />

chitarre come facevano tutti nel 1966. Probabilmente Keith Richards non<br />

si sentiva ancora abbastanza a proprio agio con le sonorità motoristiche<br />

emesse da quelle portentose scatolette al germanio. Poi vi s’impratichì e<br />

già dal long playing seguente, Between the Buttons, la sua chitarra si fece<br />

più roboante, dura, piccante: e in Their Satanic Majesties Request, perfino<br />

cosmica. Con l’aiutino di una certa sostanza chimica scoperta da Albert<br />

Hoffman il 16 aprile 1943.<br />

Think, think. Porca miseria ladra, ma dov’è finito il video che m’interessa?<br />

Credevo d’averlo importato qui dal precedente computer che ho rottamato.<br />

Macché. Ecco un’altra vittima della sindrome da tabula rasa digitalizzata<br />

che mi affligge da qualche tempo. Dunque mi toccherà scaricarlo un’altra<br />

volta o andare a memoria. Scelgo la prima possibilità, quantunque potrei<br />

recitarne ogni singola battuta come neppure Quei bravi ragazzi di Martin<br />

Scorsese: un capolavoro che ho visto almeno trenta volte, e non mi stanca<br />

mai. Proprio come l’Età dell’Oro delle Pietre Rotolanti.<br />

Due anni e mezzo or sono, in un bel mattino di primavera, aprii l’Outlook<br />

Express e passato qualche minuto mi ritrovai a smadonnare: qualcuno mi<br />

aveva spedito una e-mail con un allegato troppo “pesante”. Io ero, e sono<br />

tuttora, un pitecantropo a 56K che saltuariamente ricorre al warwalking,<br />

cosicché dovetti far buon viso a cattivo gioco e attendere un altro quarto<br />

d’ora abbondante prima che il messaggio fosse scaricato completamente<br />

dal programma.<br />

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