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L'ultima birra e andiamo a casa (forse) (.pdf) - Maurizio Ferrarotti

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con trasporto. Il barista serve loro due gagliarde pinte di Draught. Lei beve<br />

un sorso e le rimane un pizzico di schiuma sul nasino: lui gliela toglie via<br />

con un bacio. Lei allora beve un altro sorso e, a bella posta, ammiccando,<br />

si lascia le labbra bagnate di schiuma cremosa affinché lui le dia un altro<br />

bacio: che teneroni! Tutto questo avviene sotto lo sguardo trasognato di<br />

una nerd dai capelli biondo-ramati seduta più in là: a onor del vero se si<br />

togliesse gli occhiali e il maglione all’uncinetto sarebbe un bel fighino, ma<br />

si sa, l’iperrealismo è il sale e pepe della pubblicità. Il bonario bartender<br />

le allunga una pinta con una strizzata d’occhio, come dicendo: “Anche tu<br />

ce la puoi fare, ragazza.” Così, con un sorriso svenevole la bruttina fittizia<br />

si volge a sinistra laddove siede un magnifico esemplare di provola irish<br />

che, secondo copione, ricambia l’attenzione con visibile imbarazzo; quindi<br />

lei, colta da travolgente mimesi, ghermisce il boccale e vi sciaborda dentro<br />

il viso tornando a sorridergli tutta impiastricciata di schiuma. Il secchione<br />

peldicarota, dopo un momento d’esitanza, si catapulta a baciarla. I due<br />

finiscono abbracciati al suolo trascinandosi dietro bicchieri a campana e<br />

sgabelli: Guinness, a stout with love. Fantastico.<br />

Secondo spot. Il dorso nudo e lucido di sudore di una signorina appecorata<br />

con una bottiglia di Guinness poggiante in precario equilibrio sulla zona<br />

lombo-sacrale. Sullo sfondo, una tappezzeria da hotel d’infimo ordine.<br />

Motivetto imbecille da film porno vintage. Dall’oscillazione sincronica di<br />

bottiglia e corpo appare immantinente palese che qualcuno sta penetrando<br />

sessualmente la donna da dietro. Quel qualcuno dopo un po’ allunga una<br />

zampa, agguanta la bottiglia e ingolla un sorso fuori campo senza smettere<br />

di pompare, poi emettendo un “Ahh!” di piacere la riappoggia esattamente<br />

dov’era. Tempo due-tre buoni colpi di fianco e un’altra mano, dal lato<br />

sinistro dello schermo, entra in campo e tira su il vetro: multitasking, la<br />

ragazzotta! Ma non finisce lì… Nel momento in cui compare la scritta<br />

SHARE ONE WITH A FRIEND, una terza manaccia spunta all’orizzonte<br />

e prende la bottiglia. E il suggerimento si completa: OR TWO. O meglio:<br />

OR THREE. Alquanto spinto, ma divertente.<br />

La fotografia. Una bella ragazza dal look retromoderno, Randi Ingerman<br />

del Connemara, seduta a gambe distese e accavallate dietro la vetrina di un<br />

locale elegantemente arredato, il dorso appoggiato allo stipite, una mano<br />

sul davanzale nascosta dalla cornice, l’altra avvolta intorno a un boccale di<br />

Guinness – dita distanti, affusolate –, la testa riccioluta da una parte. Chi o<br />

cosa stai guardando, Randi Connemara? Il tuo ragazzo, o la tua migliore<br />

amica, è in ritardo? Provi interesse erotico per quel malpelo nerboruto che<br />

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