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L'ultima birra e andiamo a casa (forse) (.pdf) - Maurizio Ferrarotti

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Osram: “Recupera le palas dai bassifondi del guardaroba e vai a cercarti<br />

un muro abbastanza alto.”<br />

Inaugurai il frontón in una giornata piacevolmente tiepida e lucente come<br />

questa. Al quarto d’ora di timorosi diritti e rovesci fui avvicinato da una<br />

signora piuttosto anziana; vestita come Anna Magnani nella scena madre<br />

di Roma città aperta, incedeva con le spalle curve, stringendo al petto una<br />

rivista di moda. Non sembrava molto in sé, ma le apparenze ingannano. Si<br />

fermò e mi chiese: “Sta giocando a pelota, neh?”<br />

“Sì, signora” le risposi, seguitando a colpire la pallina da tennis. “È una<br />

variante particolare.” Pallamuro alla piemontese.<br />

“Mi pareva. Ma perché gioca qui da solo? Dov’è la sua vicina di camera?”<br />

Mi venne da sorridere, ma anche da esalare un sospiro di tristezza. “Non<br />

ne ho…” Stoppando la palla sulla punta della racchetta.<br />

“Che peccato. Comunque sia, è una bella giornata oggi per fare queste<br />

cose al parco: nessuno che ti disturba.” Detto ciò, si allontanò borbottando<br />

qualcosa tra sé.<br />

Tac, bunch, put, tac, bunch, put, tac… swishhhh. Mi era scappata la mano.<br />

La piccola sfera gialla spelacchiata sorvolò beffarda la muraglia andando<br />

ad atterrare nella strada adiacente. Provai a scavalcare. Quand’ero piccolo<br />

zompavo su quei muri come un grillo bionico. Già, venti chili fa. Trenta.<br />

Issarmi quasi mi costò una clavicola. Fortuna volle che di lì passasse una<br />

gentil madama con cagnuflo riottoso al seguito. Tendendo il braccio per<br />

ridarmi la pallina costei volle avvertirmi: “Stia attento lassù, che c’è da<br />

farsi male.”<br />

“Lo so, signora. Forse non ho più l’età per fare certe cose.”<br />

Vecchio rottame o no, da allora i miei colpi sono molto migliorati ed è<br />

molto raro ormai che io spedisca la pallina oltre il muro. Ho scritto perfino<br />

un blog su questo mio particolare svago e tutto ciò che comporta nel bene<br />

e nel male: Pelota basca e teratologia. Coloro che fossero interessati a<br />

leggerlo e farsi quattro sane ghignate lo troveranno sul mio sito personale,<br />

www.maurizioferrarotti.com. Un po’ di sana autopromozione.<br />

Ho cominciato ad apprezzare davvero i piaceri della tavola alla soglia dei<br />

trent’anni. Prima passavo la lingua sui piatti o mi rimpinzavo di salame<br />

crudo e parmigiano reggiano appena tornato dalle scorribande serotine. Il<br />

risultato di siffatto mutamento nelle mie abitudini alimentari è che in<br />

sedici anni ho messo su venti chili. Più che ingrassato, mi sono riempito.<br />

Gli amici, è ovvio, mi scherzano per questo: “Diamine, Ma’, una volta eri<br />

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