L'ultima birra e andiamo a casa (forse) (.pdf) - Maurizio Ferrarotti

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piena di gratitudine e devozione. Il maestro buddista le diede istruzione sulla meditazione e di seguito compì quattro “autorizzazioni” – iniziazioni buddiste e benedizioni per accelerare il suo progresso spirituale. Così, sul momento, senza meditare addirittura, Sukhasiddhi ottenne l’illuminazione all’età di sessantuno anni. Quel che succede quando si offre una birra a qualcuno! Ma della famiglia che l’aveva ripudiata, che ne fu? Sicuramente, morirono tutti quanti di sete vigliacca. Giovedì 11 dicembre 20**, h 04.16 p.m., CET. Stavo scrivendo l’ultimo rigo del capitolo precedente, quando alzando gli occhi per un istante dal computer ho incontrato il libro de I Ching, l’oracolo della saggezza cinese: qualche genialoide scansafatiche l’aveva riposto nella scansia dedicata alle scienze bibliotecarie. Essendo tanto tempo che desideravo consultarlo, per la precisione da diciannove anni quando lessi per la prima volta La svastica sul sole del sommo Philip K. Dick (un libro le cui situazioni sono orchestrate da due libri, I Ching, appunto, e il best-seller del momento, La cavalletta ci opprime, vietato in tutti i paesi del Reich che, secondo la visione allucinata di Dick, ha vinto la Seconda Guerra Mondiale grazie alla bomba atomica e si spartisce l’America con Giappone), ho fatto che prenderlo in prestito fino a Santo Stefano. I Ching, il Libro dei Mutamenti, o Chin Chin come lo chiama un amico mio negato per qualsiasi lingua che non sia il piemontese (peculiarità di tutti i piemontesi pure laine), è considerato il metodo di divinazione più antico al mondo. Dagli imperatori dell’antica Cina fino ai tifosi del Torino FC, molti uomini hanno consultato l’I Ching prima di prendere decisioni importanti o per trovare una risposta rapida alle loro domande. Da buon oracolo, i suoi responsi sono tutti da interpretare, ma Roderic e Amy Max Sorrell, autori di quest’edizione tascabile, hanno fatto veramente un ottimo lavoro nel rendere accessibile a tutti una materia estremamente ostica. I Ching opera sulla base di quella che il celeberrimo psicologo e filosofo svizzero Carl Gustav Jung definì “sincronicità”: nessuna coincidenza è casuale, tutti gli esseri viventi e coscienti dell’universo sono collegati tra loro sia materialmente sia spiritualmente. Ne ho avuta l’ennesima riprova non più tardi di un mese fa. Scrissi un post per El tardato vascofilo (tutto il mondo è paese) ispirato dal tormentone retrò del momento, Pop porno del duo pugliese Il Genio. L’incipit traeva spunto da un altro passo di Sueños y cadáveres il cui il protagonista, il colto e disincantato bidello Lucio del 100

Val, deplora la degenerazione qualitativa della musica nei bar di Logroño. Pochissimo tempo dopo aver inserito l’articolo ricevetti via e-mail questo colorito commento firmato: “Cazzarola, Javier Alonso è mio cugino!” Riconnettendomi prontamente al blog venni a scoprire che n’era autore un bilbaino, Carlos Benito, anch’egli titolare di un diario su El Correo. Vi andai su e lasciai due righe per lui e il cugino letterato riojano. Il collega blogger replicò che, per combinazione, entro sera Javier sarebbe venuto in visita a Bilbao, sicché gli avrebbe trasmesso di persona i miei complimenti per il suo impactante esordio letterario. Tempo due giorni lo stesso Javier m’inviò un messaggio: “Maurizio, ti ringrazio molto per l’apprezzamento e per essere una delle tre o quattro persone che hanno acquistato Sueños y cadáveres.” Ecco l’ennesimo talento incompreso in un pianeta infestato di ributtanti virtuosi dell’autopromozione. Ho appena ricevuto per posta la sua seconda opera, Síndrome. Javier Alonso è una persona squisita. Un giorno mi materializzerò a Logroño e lo sommergerò di Guinness, se corrisponde al vero che in quella birreria da lui descritta la spillano come si deve. [El tardato vascofilo (tutto il mondo è paese) è il mio blog in lingua spagnola cortesemente ospitato dal quotidiano basco on-line El Correo Digital. Tardato è il nuovo nomignolo coniato dagli spagnoli per noi del Belpaese: la sua origine risiede nella nostra frequente pessima dizione del participio passato del verbo tardar, ossia tardado – tardare, impiegare, metterci. Alzi la mano chi di voi, essendo alle prime armi con l’idioma della piel del toro, non ha mai pronunciato questa frase al cospetto di una Paqui, o Encarni, o Maruja, o Amaia: io ho tardato dos (o quince, o vai tu a sapere) hores.] Synchronicity è il titolo del quinto e ultimo album dei Police. Pubblicato nel 1983 all’inizio dell’estate, ci mandò tutti fuori di testa. Io, Alex e suo fratello Andrea non ascoltammo altra cosa per tre mesi buoni. Ad agosto partimmo per una vacanza sconclusionata, di quelle che soltanto a diciotto anni puoi farti, non smettendo mai di canterellare Every Breath You Take. La nostra meta originale doveva essere Senigallia, ma giunti là dopo soli tre giorni ci rompemmo le palle e ci risucammo l’Emilia Romagna in treno per andare a finire a… Diano Marina, laddove ci aspettava Pippo, il sosia torinese di Ric Ocasek dei Cars. Un viaggio allucinante. Faceva un caldo becco e delle modalità di trasmissione dell’AIDS non si sapeva ancora un 101

piena di gratitudine e devozione. Il maestro buddista le diede istruzione<br />

sulla meditazione e di seguito compì quattro “autorizzazioni” – iniziazioni<br />

buddiste e benedizioni per accelerare il suo progresso spirituale. Così, sul<br />

momento, senza meditare addirittura, Sukhasiddhi ottenne l’illuminazione<br />

all’età di sessantuno anni. Quel che succede quando si offre una <strong>birra</strong> a<br />

qualcuno!<br />

Ma della famiglia che l’aveva ripudiata, che ne fu? Sicuramente, morirono<br />

tutti quanti di sete vigliacca.<br />

Giovedì 11 dicembre 20**, h 04.16 p.m., CET. Stavo scrivendo l’ultimo<br />

rigo del capitolo precedente, quando alzando gli occhi per un istante dal<br />

computer ho incontrato il libro de I Ching, l’oracolo della saggezza cinese:<br />

qualche genialoide scansafatiche l’aveva riposto nella scansia dedicata alle<br />

scienze bibliotecarie. Essendo tanto tempo che desideravo consultarlo, per<br />

la precisione da diciannove anni quando lessi per la prima volta La<br />

svastica sul sole del sommo Philip K. Dick (un libro le cui situazioni sono<br />

orchestrate da due libri, I Ching, appunto, e il best-seller del momento, La<br />

cavalletta ci opprime, vietato in tutti i paesi del Reich che, secondo la<br />

visione allucinata di Dick, ha vinto la Seconda Guerra Mondiale grazie<br />

alla bomba atomica e si spartisce l’America con Giappone), ho fatto che<br />

prenderlo in prestito fino a Santo Stefano.<br />

I Ching, il Libro dei Mutamenti, o Chin Chin come lo chiama un amico<br />

mio negato per qualsiasi lingua che non sia il piemontese (peculiarità di<br />

tutti i piemontesi pure laine), è considerato il metodo di divinazione più<br />

antico al mondo. Dagli imperatori dell’antica Cina fino ai tifosi del Torino<br />

FC, molti uomini hanno consultato l’I Ching prima di prendere decisioni<br />

importanti o per trovare una risposta rapida alle loro domande. Da buon<br />

oracolo, i suoi responsi sono tutti da interpretare, ma Roderic e Amy Max<br />

Sorrell, autori di quest’edizione tascabile, hanno fatto veramente un ottimo<br />

lavoro nel rendere accessibile a tutti una materia estremamente ostica.<br />

I Ching opera sulla base di quella che il celeberrimo psicologo e filosofo<br />

svizzero Carl Gustav Jung definì “sincronicità”: nessuna coincidenza è<br />

casuale, tutti gli esseri viventi e coscienti dell’universo sono collegati tra<br />

loro sia materialmente sia spiritualmente. Ne ho avuta l’ennesima riprova<br />

non più tardi di un mese fa. Scrissi un post per El tardato vascofilo (tutto il<br />

mondo è paese) ispirato dal tormentone retrò del momento, Pop porno del<br />

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