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Liceo Liceo Scientifico Scientifico Scientifico Statale Statale G. G. Galilei 

Galilei 

Piano Piano Piano dell’offerta dell’offerta formativa formativa a.s. a.s. 200 2007-2008 200 2008 2008 

liceoscientificolanciano@it 


Il POF è stato impostato tenendo conto dei seguenti criteri: 

• l’elaborazione del documento è stata fatta tenendo sempre in primo piano, come 

riferimento, i principali destinatari del medesimo (alunni, genitori, territorio); 

• sono stati indicati soltanto gli obiettivi educativi realisticamente perseguibili; 

• i medesimi, nella scelta attuativa che la realtà contingente pone, vengono 

sottoposti a criteri di priorità ; 

• a partire dalla seconda parte dell’anno scolastico, il coordinatore della F. S. n. 1 

farà il punto intermedio della situazione per tenere sotto controllo l'azione 

progettuale, così da poter effettuare gli eventuali aggiustamenti in itinere e 

raccogliere input per la eventuale riprogettazione; 

• gli obiettivi indicati sono innanzitutto di apprendimento, ma sono stabiliti anche 

per migliorare la struttura e la funzionalità del servizio offerto dalla scuola; 

• per mettere gli studenti nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi tutti gli 

operatori della scuola si impegneranno ad agire armonizzando le proprie 

prestazioni ed i loro diritti con le richieste ed i bisogni manifestati dagli alunni 

(condizioni di “ascolto”); 

• le funzioni del POF vengono riconosciute nelle seguenti: 

1) le scelte complessive orientano il piano dell’offerta formativa, in modo tale che 

esso risulti collegato ad una cultura (pedagogica, metodologica, organizzativa, 

di valori) alle quali le stesse scelte si ispirano; 

2) la nuova dimensione della Scuola, disegnata ed esaltata dall'autonomia, 

richiede stili di lavoro che innovano l'ambito delle azioni scolastiche per 

riuscire a sottrarlo dalla pura esecuzione di programmi; 

• di conseguenza, vengono assunti i seguenti criteri per dare un’identità al Liceo 

Scientifico G. Galilei: 

a) l’identità è sempre il risultato di una scelta, di una mediazione tra obiettivi nazionali 

(unitarietà dell'istruzione per ogni ordine e grado di scuola sul territorio) ed 

obiettivi locali, che tengono conto del contesto culturale, sociale ed 

economico della realtà specifica nella quale la singola istituzione scolastica 

si trova ad operare in una relazione dinamica con le componenti territoriali 

(rif. art. 3, comma 4 del DPR 275/99: “il Dirigente scolastico attiva i 

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI 

via don Minzoni, 1 – 66034 LANCIANO (CH)

Liceo Liceo Scientifico Scientifico Scientifico Statale Statale G. Galilei 

Piano Piano Piano dell’offerta dell’offerta dell’offerta formativa formativa a. a. s. s. 2007 2007-2008 2007 2007 2008 



necessari rapporti con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed 

economiche operanti sul territorio”; 

b) l'identità di una istituzione scolastica è sempre collettiva, diversa da quella 

individuale, e comporta almeno tre aspetti fondamentali: 1. una condivisione 

collegiale delle scelte; 2. una selezione delle priorità, delle linee progettuali 

e degli obiettivi che una istituzione si propone di raggiungere attraverso un 

piano; 3. un'organizzazione adeguata. 

Sulla base di tali criteri, il P.O.F. va sostanzialmente considerato come un programma 

“politico” e culturale di gestione della scuola, frutto del lavoro di analisi, di 

progettazione e di negoziazione interna ed esterna. In questo senso, se il Piano 

dell’offerta formativa è un efficace progetto educativo, è anche un vero e proprio atto 

politico nei confronti del territorio. Le scelte culturali e didattiche di una scuola, infatti, hanno un 

impatto decisivo sull'ambiente che la circonda per il modo in cui ne possono essere soddisfatti 

o ignorati i bisogni, per la possibilità di intervenire sui cambiamenti, di influenzare le 

mentalità, di valorizzate e creare risorse. Se non si è consapevoli di queste potenzialità 

non si potranno utilizzare in modo sinergico tutti i processi che nella scuola hanno 

luogo: 

1) le nuove responsabilità collettive discendenti direttamente dai nuovi compiti 

che la scuola dell’autonomia assume; 

2) il modello organizzativo assunto sulla base delle scelte di gestione e di 

amministrazione effettuate 

3) l'ambito della ricerca e di sperimentazione che si intende valorizzare, tenuto 

conto delle risorse concretamente disponibili e delle priorità territoriali, 

4) la formazione del personale scolastico secondo un piano sensato e di lungo 

periodo; 


via don Minzoni, 1 – 66034 LANCIANO (CH) 

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5) la valorizzazione della professionalità individuale, intesa non tanto come mero 

riconoscimento dei risultati ottenuti , ma anche come esaltazione del lavoro dei 

docenti e come rilievo dato a forme di espressione professionale ricche e 

differenziate; 

6) la ricerca di linee di coerenza tra attività individuali e collegiali, perché il POF 

non può essere inteso come pura somma di progetti diversificati; 

7) la individuazione di obiettivi comuni, pochi e praticabili, a partire da una 

analisi che coinvolga tutte le componenti della scuola; 

8) il lavoro disciplinare sui fondamenti delle discipline, sui contenuti 

irrinunciabili; e sulle strategie di apprendimento, 

9) la pratica della valutazione intesa come strategia di controllo e di 

miglioramento continuo; 

10) la costruzione di una memoria organizzativa attraverso banche dati che 

raccolgano esperienze e capitalizzino materiali, studi, ricerche, unità 

didattiche, prove, progetti, che costituiscono indubbiamente delle fonti di 

ricchezza di esperienza che viene quasi sempre dispersa nelle scuole, pur 

costituendo, in molti casi, il vero capitale della formazione. 

L’ormai irrinunciabile prospettiva della scuola dell’autonomia mette in evidenza che 

un’altra esigenza non più procrastinabile è quella di una rivisitazione di curricoli e 

saperi, nell'ottica di una integrazione tra sistemi formativi e scolastici. Bisogna dunque 

cominciare a “pensare” a: 

• una ridefinizione dei curricoli nell'ambito dell'autonomia organizzativa e didattica 

del nostro Liceo Scientifico; 



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• la costruzione di una rete tra le istituzioni che consenta un dialogo tra i vari 

segmenti del mondo della formazione e dell'istruzione, in orizzontale e in 

verticale; 

• la definizione di un sistema di crediti reciprocamente riconosciuti per facilitare il 

passaggio degli studenti da un segmento all'altro; 

• una migliore l'integrazione tra le offerte formative a livello territoriale; 

• il maggiore coinvolgimento di alcuni “tipi” di scuole in un progetto più efficace e 

meno settoriale di orientamento; 

• l'elaborazione di una politica culturale, fondata sul rispetto tra le istituzioni 

scolastiche di diverso ordine e grado e tra queste e formazione professionale , 

mondo del lavoro ed università; 

• la costruzione di strategie affinché l'obbligo formativo non sia disatteso, al fine di 

contrastare nei fatti il fenomeno della dispersione scolastica; 

• l'organizzazione di una didattica modulare fondata sulla promozione e 

certificazione delle competenze acquisite. 

Insomma, questo POF, oltre ad indicare le linee programmatiche lungo le quali la scuola 

si muoverà nel corso di questo anno scolastico, vuol essere anche un progetto a lungo 

termine in previsione di una ristrutturazione didattica e di servizi che verrà messa in atto 

dal Liceo Scientifico G. Galilei di Lanciano, al fine di offrire ai propri studenti dei 

percorsi formativi organicamente progettati e gestiti, finalizzati al conseguimento di 

profili formativi in uscita (PFU) caratterizzati da acquisizioni disciplinari e trasversali, 

cognitive e comportamentali, verificabili e certificate. Conquiste che siano spendibili 

formalmente, ma ancora più sostanzialmente, nella prosecuzione dei processi formativi e 

nell’ingresso nella vita attiva. Tali PFU segneranno la conclusione di un percorso 



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compiuto sia sotto l’aspetto dell’istruzione sia sotto quello della formazione e 

costituiranno l’elemento finalistico che caratterizzerà l’offerta formativa realizzata dalla 

nostra scuola per il territorio. 



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Piano Piano Piano dell’offerta dell’offerta formativa formativa a.s. a.s. 200 2007-2008 200 2008 2008 



PARTE PRIMA 

STORIA ED ANALISI DEL CONTESTO 

SOCIO-ECONOMICO 


via don Minzoni, 1 – 66034 LANCIANO (CH)



Piano Piano dell’offerta dell’offerta dell’offerta formativa formativa a. a. s. s. 2007 2007-2008 2007 2007 2008 



Il Liceo Scientifico di Lanciano (CH), fondato nell'anno scolastico 

1959/60, ha iniziato la sua attività didattica nell'anno successivo e fino 

all'anno scolastico 1967/68 è stato aggregato al Liceo Classico "V. 

Emanuele II" di Lanciano. 

Dall'anno scolastico 1968/69 il Liceo Scientifico è diventato 

autonomo ed il Collegio dei Docenti di quell’anno deliberò di intitolarlo a Galileo 

Galilei, volendo così ribadire l'orientamento specifico della scuola ed i suoi peculiari 

obiettivi formativi e culturali, vertenti soprattutto nel voler dare agli alunni una 

preparazione scientifica ben equilibrata con le sollecitazioni provenienti dalla cultura 

umanistica. 

Dal suo primo anno di autonomia ad oggi, il Liceo Scientifico "G. Galilei" di Lanciano è 

enormemente cresciuto sia per quel che riguarda la quantità (degli alunni, dei docenti, 

del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici, delle strutture), sia per quanto 

concerne la qualità dell’offerta formativa (ai corsi tradizionali si sono aggiunte le 

minisperimentazioni di doppia lingua straniera (inglese-tedesco, inglese-francese,) e del 

P. N. I. (Piano Nazionale di Informatica). 

Dall'anno scolastico 1995/96 l'Istituto, anche per il numero sempre crescente degli 

alunni, si è scisso in due plessi: il BIENNIO è rimasto nella sede tradizionale (via S. 

Spirito), il TRIENNIO si è trasferito nella nuova costruzione (Via Don Minzoni). 

I due edifici scolastici hanno tra loro una distanza molto ridotta, per cui non ne risente in 

modo sensibile né l’organizzazione didattica né l’uso delle strutture (palestra, 

laboratori). 



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Nella sede del biennio c’è un Laboratorio di Informatica, mentre nella sede del triennio 

si sono le strutture speciali (biblioteca, palestra, aula multimediale, laboratorio di 

informatica, laboratorio di fisica, laboratorio di scienze e chimica, laboratorio di lingue). 

I PRESIDI DEL NOSTRO LICEO 

Dopo l'autonomia dal Liceo Classico "V. Emanuele IT" di Lanciano, nel nostro Liceo si 

sono succeduti i seguenti Presidi (Dirigenti): 

N COGNOME Nome da a 

1 Prof. Ericle 

D’ANTONIO a.s. 1968-69 a.s. 1973-74 

2 Prof. Giordano FIOCCA a.s. 1974-75 a.s. 1974-75 

3 Prof. Giovanni NATIVIO a.s. 1975-76 a.s. 1984-85 

4 Prof. Mario GAETANO a.s. 1985-86 a.s. 1988-89 

5 Prof. Giovanni 

VESPASIANO a.s.1989-90 a.s.1994-95 

6 Prof. Vincenzo LIBERTINI a.s. 1995-06 In servizio 



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ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE 

Il bacino d'utenza del Liceo Scientifico "G. Galilei" di Lanciano, interessando un 

territorio che va dalla costa (Ortona-Casalbordino) alle Comunità Montane del Sangro, 

dell'Aventino e della parte orientale della Majella, è molto esteso. 

Come è naturale, un comprensorio tanto grande presenta al suo interno, a macchie 

contigue e non sempre amalgamate armonicamente, accentuate differenziazioni sociali 

ed economiche: 

la fascia costiera (Ortona – S. Vito – Fossacesia - Torino di Sangro-Casalbordino) è 

caratterizzata da un certo dinamismo della mentalità collettiva, prodotto dall’innesto, 

sempre più sensibile, della molteplicità culturale del turismo (anche se quasi solo 

estivo) con la cultura tradizionale; 

la zona interna a ridosso della costa può essere divisa tra una fascia (Crecchio, 

Arielli, Canosa) a prevalente economia agricola specializzata (vino), un’altra 

(Orsogna, Guardiagrele, Casoli) in cui si affiancano fiorenti e caratteristiche attività 

artigianali e piccolo industriali all’agricoltura, un’altra ancora (Paglieta, Atessa, 

Perano, Archi, Altino) che è caratterizzata, oltre ad una tradizionale, fiorente attività 

agricola, da un massiccio processo di industrializzazione; 

una zona pedemontana differenziata tra aree con fiorente attività artigianale e/o 

industriale (Palombaro, Fara S. Martino, Civitella M. Raimondo), aree con economia 

mista (Bomba, Tornareccio, Villa S. Maria, Quadri), aree senza una loro peculiare 

caratterizzazione economica (Lama dei Peligni, Taranta Peligna, Palena, Lettopalena, 

Torricella Peligna, Gessopalena); 

una zona montana (Pizzoferrato, Gamberale, Montenerodomo) che presenta i 

tradizionali problemi socio-economici del territorio interno, appena attenuati dal 

tentativo di inserimento costante di un flusso turistico estivo ed invernale. 

Il problema di più difficile soluzione derivante da questa situazione è quello del 

massiccio pendolarismo, che incide in modo più o meno evidente sul profitto e sulla 

formazione culturale degli alunni. I tempi di percorrenza casa – scuola e ritorno, infatti, 

che in alcuni casi sono rilevanti (alcuni alunni impiegano un’ora e mezza per arrivare a 

scuola ed uguale tempo per tornare a casa) non solo condizionano sensibilmente i tempi 

dello studio a casa, ma incidono fortemente sull’offerta formativa, limitando le attività 

che la scuola potrebbe organizzare per ampliare ed approfondire la medesima. 



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Omissis 






PARTE SECONDA 

AREA DELLE RISORSE UMANE 



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PARTE TERZA 

AREA DELLA DIDATTICA 

e 

della 

STRUTTURA DEI CORSI 



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(Cfr. gli allegati relativi al Regolamento d’istituto ed allo Statuto delle studentesse e 

degli studenti). 

LA PROPOSTA FORMATIVA 

• Stabilisce cosa fare, quali azioni concrete intraprendere per garantire il successo 

degli studenti. 

• Costituisce la dichiarazione esplicita dell'operato dell'Istituto nei confronti degli 

alunni e delle famiglie. 

STRUTTURA DEI CORSI 

Nell'anno scolastico 2007-2008 sono state formate nove prime classi, delle quali due 

sono ad indirizzo Tradizionale, quattro sono ad indirizzo P.N.I. (Piano Nazionale 

Informatica) e tre ad indirizzo Doppia Lingua. 

N. B.: nella lettura delle tabelle, * = facoltativa; s/o = scritto ed orale; g/o= grafico e 

orale 



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Corso Tradizionale 






Si tratta di un corso che conserva, sia nella struttura delle materie impartite, sia nella distribuzione 

oraria delle ore, sia nella durata delle medesime, la tipologia del modello tradizionale, fornito dal 

Ministero della Pubblica Istruzione sin dalla istituzione del Liceo Scientifico. Esso, nel corso 

dell’a.s. 2005-2006, risulta attivato nei 

corsi G e H (dal 1° al 5° anno); sezione 3^ I 



TRADIZIONALE 

MATERIE I Anno II Anno III Anno IV Anno V Anno 

Religione (*) 1 1 1 1 1 

Italiano s/o 4 4 4 3 4 

Latino s/o 4 5 4 4 3 

Inglese s/o 3 4 3 3 4 

Storia 3 2 2 2 3 

Geografia 2 = = = = 

Matematica s/o 5 4 3 3 3 

Fisica = = 2 3 3 

Scienze = 2 3 3 2 

Filosofia = = 2 3 3 

Disegno/St. arte g/o 1 3 2 2 2 

Educ. Fisica 2 2 2 2 2 

TOTALE ORE 25 27 28 29 30 

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P. N. I. Piano Nazionale Informatica 

(minisperimentazione ex C. M. 198/92) 








P.N.I. 

Nel corso di questo anno scolastico questa minisperimentazione viene attivata nei corsi 

A, C, D e nella classe prima I. 

N. B.: quando il totale delle ore settimanali eccede le 30 h settimanali, in uno (martedì) 

e/o in due giorni (+ venerdì), l’orario prevede 6 ore di lezione della durata di 50 minuti. 


Religione (*) 1 1 1 1 1 


Latino s/o 4 5 4 4 3 

Inglese s/o 3 4 3 3 4 

Storia 3 2 2 2 3 


Matematica s/o 5 + 1 lab. 5 5 5 5 

Fisica s/o 3 3 3 3 3 

Scienze = 2 3 3 2 




TOTALE ORE 29 31 31 31 32 

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Doppia lingua straniera 

(minisperimentazione ex C.M. 198/92) 






Nell’a.s. 2007-2008 questa minisperimentazione viene attivata nei corsi B, (Inglese e 

Spagnolo), E (Inglese e Tedesco) e F (Inglese e Francese);. 

N. B.: quando il totale delle ore settimanali eccede 30, vedi quanto detto a proposito 

della struttura oraria dei corsi e delle sezioni del P. N. I.. 


Religione (*) 1 1 1 1 1 


Latino s/o 4 5 4 4 3 

Lingua straniera 1 s/o 

3 3 3 3 3 

Lingua straniera 2 s/o 4 4 3 3 3 

Storia 3 2 2 2 3 


Matematica s/o 5 4 3 3 3 

Fisica = = 2 3 3 

Scienze = 2 3 3 2 




TOTALE ORE 29 30 31 32 32 



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CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 

Per attenersi a criteri di imparzialità ed equità, il Consiglio di Istituto ha stabilito regole 

che sovrintendono alla formazione delle classi. Tali norme sono da intendersi come 

flessibili, nel senso che possono essere modificate, con l’approvazione degli interessati, 

quando il contesto non permette la loro applicazione assoluta. 

Il Dirigente Scolastico, a cui la legge demanda la responsabilità di procedere 

all’operazione della formazione delle classi, si attiene alle seguenti regole: 

1. Ciascun richiedente ha la possibilità di esprimere l'indirizzo e la sezione per la 

quale intende presentare domanda di iscrizione, con l'obbligo di indicare altre 

sezioni in ordine di preferenza, da utilizzare qualora non sia possibile soddisfare 

la prima richiesta. Se le preferenze non vengono chiaramente espresse, si 

procederà d’ufficio. Hanno precedenza all’iscrizione al corso scelto gli alunni 

iscritti per la prima volta al I anno che abbiano fratelli o sorelle ancora 

frequentanti il medesimo corso; 

2. è possibile richiedere di frequentare il Liceo "insieme a..." (nel senso che si può 

chiedere di essere inseriti nella classe scelta con uno o più altri alunni), ma la 

richiesta può essere accolta soltanto se anche l’altro o gli altri esprimono il 

medesimo desiderio; inoltre, i richiedenti devono dichiarare a quale delle due 

scelte (la sezione o l’inserimento con i compagni) rinunciano se non fosse 

possibile accettare entrambe le opzioni in base ai criteri in seguito esposti; 



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3. il Dirigente Scolastico provvederà alla formazione delle classi prime distribuendo 

per gruppi gli alunni richiedenti in base alla votazione conseguita nella Scuola 

Media, tenuto conto delle località di provenienza e, nel limite del possibile, del 

sesso degli alunni, mantenendo nel medesimo indirizzo quanto più possibile 

omogeneo il numero degli alunni per classe (massimo 2/3 unità di differenza); 

pertanto, la composizione di ciascuna classe dovrà essere strutturata in modo che: 

a) venga assicurata la presenza di alunni che hanno riportato una valutazione 

eterogenea agli esami di terza media e che, pur presentando uguale 

valutazione, provengano da classi di terza media diverse; 

b) venga evitata, per quanto possibile, la formazione di gruppi numerosi 

precostituiti, cioè provenienti dalla stessa classe di scuola media, in modo da 

evitare che si determinino situazioni di isolamento di altri alunni; 

c) vengano formate classi in cui vi siano alunni residenti in Lanciano ed alunni 

provenienti da altre località; 

4. prima di procedere ad eventuale sorteggio, gli alunni che abbiano richiesto una 

sezione in numero eccessivo, saranno contattati per trovare opportuna e condivisa 

sistemazione in altro corso; 

5. nell'ulteriore ipotesi che il numero degli alunni che abbiano scelto l’iscrizione ad 

un corso sia superiore a quello consentito, nonostante l’applicazione dei criteri 

suesposti, si procederà all'assegnazione mediante sorteggio, effettuato 

direttamente dal Dirigente Scolastico alla presenza di un rappresentante di 

ciascuna componente eletta nel Consiglio di Istituto. 

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI 

Nell'assegnazione dei docenti alle classi, a meno che non ci siano condizionamenti 

addotti dalla normativa vigente (ad esempio, la necessità di portare a 18 le ore di 

insegnamento effettivo per quasi tutte le discipline), ci si basa sui seguenti criteri: 

1. assicurare la maggiore continuità didattica possibile; 

2. assegnare i docenti a classi appartenenti al numero minimo possibile di corsi; 



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3. garantire il maggiore equilibrio possibile tra i corsi tenendo conto delle 

caratteristiche didattiche di ciascun insegnante. 

CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL'ORARIO DELLE LEZIONI 

L'orario sarà formulato in maniera da tenere nel massimo conto le esigenze 

didattiche; 

saranno previste almeno due ore settimanali consecutive per le materie che 

prevedono prove scritte, salvo diversi desiderata dei docenti; 

si cercherà di limitare il più possibile il trasferimento quotidiano dalla sede 

centrale alla succursale e viceversa; 

per l’ottimizzazione dell’orario verranno rispettati, nel limite del possibile, i 

seguenti “pesi”: 

a. distribuzione uniforme nelle classi e nei giorni della settimana del carico delle 

lezioni; 

b. distribuzione uniforme dell’orario dei docenti; 

uso il più possibile uniforme di alcune strutture: 

a. palestra; 

b. aula di disegno; 

c. laboratorio linguistico; 

d. laboratorio di informatica; 

e. aula multimediale. 

solo eccezionalmente, e soltanto con condivisione, uno stesso docente terrà 

lezione per tre ore nella stessa classe nel medesimo giorno; 

le quinte ore saranno ripartite in maniera equa tra le diverse discipline e tra i vari 

docenti; 



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nell'orario di servizio dei singoli docenti le ore-buco saranno contenute al 

massimo. 

Per un reciproco impegno, essa viene stipulata tra il docente e l'allievo, ma coinvolge i 

genitori e gli Enti del territorio interessati al funzionamento del servizio scolastico. 



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LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA 

La programmazione educativa e didattica va correlata al concetto di curricolo e 

sottintende la costruzione di strategie di insegnamento-apprendimento a partire da 

obiettivi generali, o meglio, da finalità educative su cui ci sia il consenso sociale, finalità 

che devono poi essere tradotte in un curricolo adeguato alla situazione specifica in cui 

l'insegnante si trova ad operare. 

La programmazione educativa, approvata dal Collegio dei Docenti, è il quadro di 

riferimento rispetto al quale i docenti definiscono i percorsi didattici correlati agli 

obiettivi ed alle finalità dei programmi ministeriali, tenendo conto dei nuclei fondanti 

delle discipline. 

Nel processo di insegnamento/apprendimento il nucleo fondante è quanto delle 

conoscenze è indispensabile utilizzare e padroneggiare. 

La programmazione didattico/educativa del Consiglio di classe, elaborata dal 

Coordinatore di classe su proposta fatta dai docenti della classe mediante le 

programmazioni disciplinari individuali, costituisce la proposta formativa specifica ed 

utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle 

finalità educative indicate dal Collegio dei Docenti. 

I punti fondamentali sono: 

- descrizione dei livelli di partenza della classe; 

- definizione delle finalità generali, degli obiettivi didattici ed educativi, generali e 

trasversali; 

- metodologia; 

- criteri e modalità di valutazione; 

- proposte per attività di sostegno, approfondimento, potenziamento; 



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- attività integrative ed extrascolastiche; 

- rapporto scuola-famiglia. 

La programmazione didattica sarà resa nota all'utenza nei Consigli di Classe. 

La programmazione didattico-disciplinare è concordata nelle linee fondamentali, nei 

nuclei fondanti e nei contenuti tra i docenti della stessa disciplina. 

I punti fondamentali sono, previa rilevazione dei livelli di partenza della classe: 

- definizione degli obiettivi generali disciplinari; 

- individuazione dei nuclei fondanti e dei contenuti della disciplina; 

- strumenti didattici; 

- metodi di insegnamento; 

- verifica e valutazione; 

- indicazioni area di recupero. 

LA PROPOSTA FORMATIVA IN TERMINI DI OBIETTIVI 

II Liceo Scientifico intende svolgere un'azione diretta a promuovere negli studenti, 

congiuntamente all'acquisizione di solide basi culturali, scientifiche e tecniche, di 

capacità espressive ed operative, di spirito critico e di gusto estetico, una solida 

coscienza civica ed europeista al fine di stimolare sentimenti di pace, di collaborazione e 

di tolleranza con tutti i popoli del mondo. La proposta formativa del Galilei consiste: 

- nell’offrire agli studenti un servizio efficiente ed in linea con le loro aspettative; 

- nel favorire lo sviluppo della personalità degli alunni e, in particolare, la curiosità per 

la realtà e la ricerca del suo significato; 



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- nell’educare gli studenti all'autogoverno e all'esercizio della democrazia, in continua 

collaborazione con tutte le altre componenti; 

- nel creare un clima di stimolo, di partecipazione attiva e di gratificazione per e tra 

studenti, docenti e non docenti; 

- nell’orientare gli studenti verso scelte responsabili che tengano conto delle attitudini 

personali manifestatesi e sviluppatesi durante il percorso scolastico; 

- nel migliorare il successo scolastico; 

- nell’aprirsi alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e 

didattico, gemellaggi o partnership con scuole di altri Paesi europei ed extraeuropei e 

viaggi di istruzione e di studio all'estero; 

- nello sviluppare una coscienza ecologica, sulla base anche di solide conoscenze 

scientifiche, del rispetto per le risorse naturalistiche ed umane da difendere; 

- nel fare opera di prevenzione, tramite i suoi strumenti conoscitivi, nei confronti della 

droga, dell'Aids, dell'alcolismo e del tabagismo, del bullismo; 

- nell’incoraggiare l'attività sportiva degli alunni nelle sue varie manifestazioni; 

- nell’integrare la scuola con il territorio, promuovendo rapporti con gli enti locali ed il 

mondo della cultura e del lavoro in un reciproco scambio di contributi e di 

esperienze; 

- nel promuovere la ricerca, la sperimentazione didattica, l'aggiornamento dei metodi e 

dei contenuti culturali che costituiscono un impegno costante di tutti i docenti; 

- nel documentare gli obiettivi e gli esiti del processo educativo ai fini del 

monitoraggio; 

- nel fondare i rapporti tra tutte le componenti la comunità scolastica sul colloquio e 

sulla collaborazione, in un piano di pari dignità e rispetto. 



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OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI 

Obiettivi nell’ambito del comportamento sociale 

• educare al rispetto di sé e degli altri attraverso l'interiorizzazione delle norme proprie 

della comunità scolastica e la partecipazione costruttiva alle attività extra- e parascolastiche; 

• educare al rispetto ed alla considerazione della salute; 

• educare al rispetto dell'ambiente ed alla tutela dei beni comuni; 

• educare alla comunicazione intesa non soltanto come capacità di comunicare 

messaggi all'interno della classe ma, soprattutto, come capacità di ascolto e di 

propositività costruttiva nei diversi contesti comunicativi; 

• sviluppare una cultura fondata sulla tolleranza, la valorizzazione delle differenze, i 

valori del pluralismo e della libertà; 

• sviluppare coscienza democratica, educata al rispetto delle differenze di religione, di 

etnia, di condizione sociale ed economica. 

Obiettivi nell’ambito del comportamento di lavoro 

• frequentare le lezioni assiduamente ed essere costante nello studio; 

• tendere al superamento delle difficoltà ed al miglioramento dei risultati; 

• essere in grado di organizzare proficuamente il lavoro scolastico e domestico; 

• avviarsi all'autonomia nelle attività di studio e di lavoro; 

• acquisire capacità di auto-valutazione. 

Obiettivi nell'ambito del processo cognitivo e comunicativo 

• acquisire i contenuti disciplinari; 

• superare il livello della comprensione generica; 

• cogliere i nuclei concettuali; 

• individuare il punto di vista e le finalità dell'emittente; 

• pianificare il discorso tenendo conto della situazione e delle finalità della 

comunicazione e del tempo assegnato; 



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• acquisire capacità di elaborazione e trasformazione delle conoscenze attraverso i 

processi di analisi e sintesi; 

• essere in grado di trasferire le conoscenze e le abilità acquisite in casi e situazioni 

diverse da quelle già affrontate; 

• comprendere ed usare il linguaggio specifico di ogni disciplina nella produzione 

orale e scritta; 

• raggiungere un'adeguata autonomia personale come condizione della propria crescita 

culturale. 

A partire da questo anno scolastico, il collegio dei docenti si orienta in modo tale 

che la propria azione didattica (aspetto formativo ed informativo delle varie 

discipline, rapporto insegnamento/apprendimento, ecc.) permetta agli alunni di 

conseguire quegli obiettivi che l’OCSE/PISA ha assunto come indicatori della 

raggiunta literacy (competenza) in alcune capacità fondamentali, capacità che 

costituiscono la base del “sapere”, del “saper essere” e del “saper fare” dei quali gli 

attuali studenti avranno bisogno nella loro vita adulta: 

Competenza matematica 

DIPARTIMENTI E DISCIPLINE 

Capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica 

gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e 

confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di 

quell’individuo in quanto cittadino che esercita un ruolo costruttivo, impegnato e 

basato sulla riflessione. 

Il quadro di riferimento teorico per la matematica così intesa parte dalla constatazione 

che tutti i Paesi sviluppati hanno la tendenza comune ad estendere 

sistematicamente e progressivamente, tra un numero crescente di cittadini, una 

cultura matematico-scientifica che non è più solo funzionale alla attività di spe- 



24






cialisti, tecnici e scienziati, ma che costituisce un bagaglio culturale essenziale 

per tutti i cittadini consapevoli (non analfabeti) di una società sempre più 

tecnologizzata e complessa. 

Competenza di lettura 

Capacità di un individuo di comprendere e utilizzare testi scritti e di riflettere sui loro 

contenuti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e 

potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società. 

Tale definizione va oltre la nozione di competenza di lettura intesa come semplice 

decodifica e comprensione letterale e ne propone una di interpretazione che unisce la 

comprensione all’uso dell’informazione scritta e alla riflessione su di essa. La 

definizione, inoltre, fa riferimento all’insieme delle situazioni nelle quali viene chiamata 

in causa la competenza di lettura: la sfera privata come quella pubblica, la scuola come il 

lavoro, l’esercizio di una cittadinanza attiva come l’apprendimento nel corso di tutta la 

vita. Essa indica che tale competenza permette di realizzare le proprie aspirazioni 

individuali, da quelle ben definite (conseguire un diploma oppure ottenere un posto di 

lavoro) fino ad obiettivi più a lungo termine (sviluppare sempre più la vita personale). 

Possedere una competenza di lettura, inoltre, significa avere a disposizione gli strumenti 

linguistici che la società moderna richiede. 

Competenza scientifica 

Capacità di utilizzare conoscenze scientifiche, di identificare domande alle quali si 

può dare una risposta attraverso un procedimento scientifico e di trarre conclusioni 

basate sui fatti, per comprendere il mondo della natura e i cambiamenti a esso 

apportati dall’attività umana e per aiutare a prendere decisioni al riguardo. 

Nella competenza scientifica così definita si dà più importanza alla capacità di usare le 

conoscenze scientifiche per “trarre conclusioni basate su fatti”, piuttosto che alla 



25






capacità di raccogliere fatti di per sé: la capacità di stabilire un legame tra prove o dati e 

affermazioni e conclusioni è considerata come essenziale rispetto all’esigenza che hanno 

tutti i cittadini di formulare giudizi circa gli aspetti della loro vita influenzati dalla 

scienza. Di conseguenza, ciascun individuo deve sapere quando ricorrere alla 

conoscenza scientifica, distinguendo tra gli interrogativi ai quali la scienza può 

rispondere e quelli ai quali essa non può rispondere, deve essere in grado di giudicare se 

i dati forniti siano validi, tenendo conto della loro pertinenza e di come sono stati 

raccolti. Infine, soprattutto, ogni cittadino deve essere capace di collegare i fatti con le 

conclusioni e di ponderare gli elementi a favore o contro una particolare linea di 

condotta che tocchi la propria vita a livello personale, sociale o globale. 

Problem solving 

Capacità di un individuo di mettere in atto processi cognitivi per affrontare e risolvere 

situazioni reali e interdisciplinari, per le quali il percorso di soluzione non è 

immediatamente evidente e nelle quali gli ambiti di competenza o le aree curricolari 

che si possono applicare non sono all’interno dei singoli ambiti della matematica, 

delle scienze o della lettura. 

L’atto di risolvere problemi è un insieme di processi cognitivi diversi, organizzati al fine 

di raggiungere un determinato obiettivo che non potrebbe essere raggiunto – per lo meno 

in modo scontato – attraverso la semplice applicazione di una procedura, di un processo, 

di una serie di comportamenti o di un algoritmo noti e afferenti a una singola area 

disciplinare. La competenza di problem solving è dunque la capacità degli studenti di 

costruire e monitorare una serie di processi in relazione a una gamma di compiti e 

situazioni, utilizzando una serie combinata di ragionamenti: 

il ragionamento analitico, caratterizzato da situazioni in cui di debbono applicare 

principi a partire da una logica formale per determinare condizioni necessarie e 

sufficienti o per determinare se tra i limiti e le condizioni fornite dallo stimolo del 

problema vi sia l’implicazione della causalità; 



26






il ragionamento quantitativo, caratterizzato da situazioni in cui colui che 

apprende deve applicare, per risolvere il problema dato, proprietà e procedure 

collegate al significato di numero e alle operazioni numeriche derivate dalla 

matematica; 

il ragionamento analogico, caratterizzato da situazioni in cui lo studente deve 

risolvere un problema che ha un contesto simile a quello di un problema a lui 

familiare, oppure si basa su una situazione problematica che egli ha già risolto in 

passato; 

il ragionamento combinatorio, caratterizzato da situazioni in cui lo studente 

deve esaminare una molteplicità di fattori, considerare tutte le possibili 

combinazioni in cui essi possono apparire, valutare singolarmente ciascuna di 

queste combinazioni in relazione a qualche limite oggettivo e poi selezionarle o 

metterle in ordine. 

Questa posizione rispetto alle competenze da raggiungere è motivata dalla 

consapevolezza che focalizzare l’attenzione sui contenuti curricolari, dei quali pur si 

riconosce la grandissima importanza nell’ambito dell’apprendimento scolastico, non 

basta affinché si mettano gli alunni in grado di saper convertire nella vita adulta le 

conoscenze acquisite, per cui bisogna acquisire conoscenze ed abilità più estese. 

Per quel che concerne la matematica, per utilizzare le proprie abilità nella vita 

quotidiana non basta saper rispondere alle domande tipiche dei libri di testo, ma è più 

importante, ad esempio, saper ragionare in termini quantitativi o saper rappresentare 

relazioni e rapporti di dipendenza. 

Per quanto riguarda la lettura le abilità fondamentali da spendere nel corso della vita 

consistono nell’essere in grado di interpretare un testo scritto e di riflettere sul suo 

contenuto e sulle sue caratteristiche formali. 

In riferimento alle competenze scientifiche possedere nozioni di carattere specialistico 

– quali, ad esempio, il nome scientifico di piante o animali – per la grandissima 

percentuale degli adulti è meno rilevante che non comprendere grandi temi (ad esempio, 

il consumo energetico, la biodiversità o la salute) e non saper riflettere sugli argomenti 

attualmente oggetto di dibattito. 



27






Per quanto riguarda il problem solving, infine, abilità essenziali per qualunque 

apprendimento futuro sono: riconoscere un problema, formularlo nei suoi termini esatti e 

usare le informazioni in proprio possesso per pianificare una strategia di soluzione, 

adeguare la soluzione al problema originale e, infine, comunicare ad altri la soluzione 

raggiunta. 

Insomma, è fondamentale che gli studenti sviluppino alcune abilità di carattere generale, 

fra le quali le abilità comunicative, l’adattabilità, la flessibilità, la capacità di risolvere 

problemi e quella di utilizzare le tecnologie dell’informazione. Tali abilità si sviluppano 

in modo trasversale rispetto al curricolo e richiedono, perciò, un approccio 

interdisciplinare. 

Inoltre, non essendo possibile che gli studenti imparino a scuola tutto ciò che servirà 

loro nella vita futura, devono acquisire, invece, i prerequisiti indispensabili per 

continuare ad apprendere con successo per tutta la vita, organizzando e regolando il 

proprio apprendimento, imparando a studiare da soli o in gruppo ed a superare le 

difficoltà che l’apprendimento spesso comporta. 

Per far ciò, è necessario che essi siano consapevoli dei propri processi mentali e delle 

proprie strategie e metodi di apprendimento. 

La seguente tabella sintetizza gli ambiti valutativi del discorso precedentemente fatto e li 

mette in opportuna correlazione: 



28

Definizione 

dell’ambito 

di 

competenza 

(OCSE 

2003) 

Dimensione 

dei 

“contenuti” 






Matematica Lettura Scienze Problem solving 

La competenza 

matematica è definita 

come “la capacità di un 

individuo di identificare e 

comprendere il ruolo che 

la matematica gioca nel 

mondo reale, di operare 

valutazioni fondate e di 

utilizzare la matematica e 

confrontarsi con essa in 

modi che rispondono alle 

esigenze della vita di 

un’individuo in quanto 

cittadino che esercita un 

ruolo9 costruttivo, 

impegnato e basato sulla 

riflessione 

I contenuti sono 

organizzati intorno a 

quattro “idee chiave”: 

- Quantità 

- spazio e forma 

- cambiamento e relazioni 

- incertezza 

La competenza di 

lettura è definita come 

"la capacità di un 

individuo di 

comprendere e 

utilizzare testi scritti e 

di riflettere sui loro 

contenuti al fine di 

raggiungere i propri 

obiettivi, di sviluppare 

le proprie conoscenze 

e potenzialità e di 

svolgere un ruolo 

attivo nella società" 

Si considerano due 

diversi formati di 

testo: 

- testi “continui” 

(narrativi, informativi 

e argomentativi) 

- testi “non continui”, 

(ad es. elenchi, moduli 

e grafici) 



La competenza 

scientifica è definita 

come "la capacità di 

utilizzare 

conoscenze 

scientifiche, di 

identificare i 

problemi che 

possono essere 

affrontati con un 

approccio scientifico 

e di trarre 

conclusioni basate 

sui fatti, per 

comprendere il 

mondo della natura 

e i cambiamenti ad 

esso apportati 

dall'attività umana 

e per aiutare a 

prendere decisioni 

al riguardo" 

Si considerano 

ambiti e concetti 

scientifici quali: 

- forze e movimento 

- cambiamento 

fisiologico 

II problem solving è 

definito come "la 

capacità di un 

individuo di mettere 

in atto processi 

cognitivi per 

affrontare e risolvere 

situazioni reali e 

interdisciplinari, per 

le quali il percorso di 

soluzione non è 

immediatamente 

evidente e nelle quali 

gli ambiti di competen 

za o le aree curricolari 

che si possono 

applicare non sono 

all'interno dei singoli 

ambiti della 

matematica, delle 

scienze o della 

lettura" 

Si utilizzano tre tipi di 

problemi: 

- prendere decisioni 

- progettazione e 

analisi di sistemi 

- localizzare 

disfunzioni 

29

Dimensione 

dei 

“processi” 

Dimensione 

del 

“contesto” 

o della 

“situazione” 

Le domande sono organizzate 

in termini di 

tre "raggruppamenti di 

competenza" che definiscono 

il tipo di abilità 

cognitiva richiesta: 

− riproduzione (semplici 

operazioni 

matematiche) 

- connessioni (l'attività 

di soluzione di problemi 

riguarda situazioni 

che non sono di 

semplice routine) 

− riflessione (pianificare 

strategie di 

soluzione e applicarle 

ad ambiti 

pro b le ma t ic i 

co mplessi) 

Le situazioni variano in 

relazione alla loro 

maggiore o minore 

distanza dagli studenti: 

- personale 

- scolastica 

- professionale 

- pubblica 

- scientifica 






Le domande fanno 

riferimento a tre 

diversi compiti di 

lettura: 

- individuare 

informazioni 

- comprendere il 

significato generale 

di un testo e 

svilupparne 

un’interpretazione 

La situazione di 

lettura è definita in 

relazione all'uso per 

cui il testo è stato 

scritto: 

− uso personale (ad 

es. lettera o 

racconto) 

− uso pubblico (ad es. 

documenti 

ufficiali) 

− uso professionale (ad 

es. un rapporto) 

− uso scolastico (ad es. 

libro di testo) 



Le domande 

riguardano tre 

tipi di processi: 

- descrivere, 

spiegare e prevedere 

fenomeni scientifici 

- comprendere 

un'indagine di 

tipo scientifico 

- interpretare dati e 

conclusioni 

scientifiche 

Tre principali 

campi di 

applicazione di 

conoscenze e 

processi di pensiero 

scientifici: 

- scienze della vita e 

della salute 

- scienze della Terra 

e ambiente 

- scienza e 

tecnologia 

I processi di problem 

solving includono: 

- comprendere la 

natura del problema 

− individuare le 

sue 

caratteristiche 

- costruire una sua 

rappresentazione 

− risolverlo 

− riflettere sulla 

soluzione 

- comunicare i 

risultati 

Contesti della vita 

reale degli studenti 

La progressiva sostituzione delle competenze ai curricula, largamente esercitata nei sistemi 

scolastici dei Paesi più evoluti, è giustificato dalle seguenti considerazioni: 

1) L'istruzione non può prescindere da riferimenti al mondo del lavoro. Questo non significa 

per la Scuola una sottomissione al "mercato", e tantomeno una "aziendalizzazione della 

scuola", ma serve a dare ai giovani maggiori possibilità di inserimento nella vita attiva e 

nel mondo del lavoro; 

30






2 ) La pedagogia che sostiene l'introduzione delle competenze è il socio-costruttivismo, 

che: 

• situa le conoscenze in un contesto e le definisce in funzione di situazioni . Il concetto di 

"situazione" diventa l'elemento centrale dell'apprendimento per competenze. I contenuti 

dei programmi scolastici sono importanti, ma non sufficienti. Non si tratta più di 

insegnare solo contenuti disciplinari decontestualizzati (l'area di un trapezio, la 

somma di frazioni, il procedimento di un calcolo ecc..) ma anche di definire le 

situazioni in cui l'allievo può costruire queste conoscenze e sviluppare le relative 

competenze. 

• attribuisce questi caratteri alle competenze: 

1. sono costruite (e non trasmesse), 

2. sono situate in contesti e situazioni (e non decontestualizzate) , 

3. necessitano di una pratica riflessiva (non sono accettate senza essere messe in 

discussione) , 

4. sono valide temporaneamente (non sono definite una volta per tutte). 

Inoltre: 

a) mobilitano e coordinano una serie di risorse (cognitive, affettive, sociali, 

contestuali ecc.), 

b) affrontano i diversi compiti posti da una data situazione, 

c) verificano la pertinenza sociale dei risultati 

3) I curricoli per competenze costituiscono una rivoluzione copernicana, e insieme la 

più grande sfida mai lanciata agli insegnanti. Il loro compito diventa complesso: 

gestire delle situazioni per permettere all'allievo di costruire delle conoscenze e 

sviluppare delle competenze. 

Alla luce di queste considerazioni, il collegio dei docenti, fermi restando gli statuti 

epistemologici delle singole discipline, di seguito ribadite, si impegna ad iniziare un 

dibattito teorico-operativo affinché sia realizzato quanto prima possibile un percorso 

pedagogico-didattico basato sul concetto delle competenze, coinvolgendo nello stesso 

tempo tutti gli istituti comprensivi del territorio. 



31

Finalità ed obiettivi 






DISCIPLINE 

Le discipline strutturano i curricoli degli indirizzi del Liceo e sono, nell'ambito 

dell'istruzione e formazione degli allievi, fattori di identificazione, sviluppo personale e 

promozione sociale. 

1. Finalità 

a) Concorrono a costituire la cultura generale di base caratterizzata da teoricità, criticità 

e conoscenze articolate in relazione ai "saperi" fondamentali della complessa società 

contemporanea "dell'informazione e della conoscenza"; 

b) promuovono una dimensione scientifica del sapere nel senso del rigore 

epistemologico della trattazione e della metodologia della ricerca in ogni ambito 

disciplinare; 

c) strutturano competenze individuali caratterizzate da flessibilità ed autonomia, in 

modo che, alla conclusione degli studi, gli studenti abbiano "imparato ad apprendere" 

e ad affrontare le trasformazioni del mondo culturale e del lavoro. 

2. Obiettivi 

a) acquisizione delle fondamentali conoscenze e degli statuti delle discipline; 

b) consapevolezza dell'unitarietà della cultura, pur nella differenziazione delle 

forme teoriche dei saperi articolati nelle aree linguistico-letterario-artisticoespressiva, 

storico-filosofico-religiosa e scientifico-matematica; 

c) acquisizione di un abitus mentale euristico, di modalità di ricerca autonoma e 

di progettualità personale; 

d) acquisizione e consapevolezza delle mappe cognitive relative ai saperi e 

all'agire, nell'ambito dei futuri studi e dell'inserimento nel mondo del lavoro, 

ai fini della realizzazione personale. 

3. Modalità 

I DIPARTIMENTI 

A) Area linguistico-letteraria ed artistico-espressiva 

I Dipartimento di Italiano e Latino. 



32






II Dipartimento delle Lingue straniere (Inglese, Francese, Tedesco). 

III Dipartimento di Storia dell'arte e Disegno. 

IV Dipartimento di Educazione fisica. 

B) Area storico-filosofico-religiosa 

I Dipartimento di Storia, Geografia, Filosofia, Religione. 

C) Area scientifica 

Le discipline 

I. Dipartimento di Matematica-Fisica. 

II. Dipartimento di Scienze. 

Le discipline si articolano in: 

I. Finalità. 

II. Obiettivi. 

III. Metodi. 

IV. Specificità dei singoli indirizzi. 

DIPARTIMENTO DI ITALIANO E LATINO 

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 

L'insegnamento della lingua e letteratura italiana ha un ruolo centrale e strategico in 

tutto il curriculum scolastico, non solo perché l'Italiano è il veicolo di comunicazione di 

tutti i contenuti disciplinari che la scuola trasmette e lo strumento fondamentale di 

interrelazione linguistica di cui ci serviamo dentro e fuori dalla scuola, ma anche perché 

lo studio di questa materia, nel suo duplice aspetto di sviluppo consapevole delle 

capacità comunicative e di conoscenza della tradizione letteraria italiana, interagisce con 

tutti gli aspetti del processo formativo, si integra con tutti gli altri ambiti disciplinari, 

attiva una serie di competenze che vengono utilizzate in campi diversi. 

Le finalità e gli obiettivi di seguito esplicitati, pur se restano quelli tradizionalmente 

fissati, verranno perseguiti limando l’azione didattica, anche e soprattutto in rapporto 



33






con le scuole medie di 1^ grado ed in vista di un progetto-continuità che si intende 

redigere, in riferimento alle competenze di comprensione testuale che l’OCSE ha 

individuato nei quindicenni e che dunque si richiedono come acquisite al momento 

dell’iscrizione alla scuola superiore: 

5° 

Liv. 

4° 

Liv. 

3° 

Liv. 

Individuare informazioni Interpretare il testo Riflettere e valutare 

Localizzare ed eventualmente 

ordinare o integrare più 

informazioni non immediatamente 

evidenti, alcune delle quali possono 

trovarsi al di fuori del corpo 

principale del testo. Inferire quali, 

fra le informazioni del testo, siano 

pertinenti rispetto al compito, 

discriminandole tra più 

informazioni plausibili. 

Localizzare ed eventualmente 

ordinare o integrare più 

informazioni non immediatamente 

evidenti, ciascuna delle quali può 

dover soddisfare molteplici criteri 

all'interno di un testo il cui contesto 

o la cui forma non sono familiari. 

Inferire quali, fra le informazioni del 

testo, sono pertinenti rispetto al 

compito da svolgere. 

Localizzare e riconoscere la 

relazione tra singole informazioni, 

ciascuna delle quali può dover 

soddisfare molteplici criteri. Gestire 

informazioni messe in rilievo che 

possono essere confuse con quelle 

richieste. 

Cogliere il significato di sfumature del 

linguaggio o dimostrare una piena e 

approfondita comprensione del testo. 

Utilizzare inferenze complesse basate 

sul testo p e r c o m p r e n d e r e e 

applicare categorie a un testo di 

argomento non familiare e per 

interpretare il significato di una 

porzione del testo tenendo conto del 

testo nel suo insieme. Saper 

affrontare ambiguità, i d e e 

c o n t r a r i e a l l e aspettative e 

concetti espressi in forma negativa. 

Integrare diverse parti di un testo al 

fine di identificarne l'idea principale, 

di comprendere una relazione o di 


parola o di una frase. 

Confrontare, contrapporre o 

classificare tenendo conto di 

molteplici criteri. Gestire 

informazioni che possono essere 

confuse con quelle richieste. 



Valutare criticamente e 

formulare ipotesi basandosi 

su conoscenze di carattere 

specialistico. Saper 

affrontare concetti contrari 

alle aspettative e basarsi su 

una conoscenza 

approfondita di testi lunghi 

o complessi. 

Servirsi di nozioni di 

carattere formale o di 

cultura generale per 

formulare ipotesi su un 

testo o per valutarlo 

criticamente. Dimostrare di 

comprendere in modo 

accurato testi lunghi o 

complessi. 

Stabilire connessioni o 

paragoni, fornire 

spiegazioni su un aspetto di 

un testo o valutarlo. 

Dimostrare una 

comprensione dettagliata di 

un testo mettendolo in 

relazione a nozioni 

familiari o della vita 

quotidiana, oppure 

attingendo a nozioni meno 

comuni. 

34

2° 

Liv. 

1° 

Liv. 

Localizzare una o più informazioni, 

ciascuna delle quali può dover 

soddisfare molteplici criteri. Gestire 

c informazioni che possono 

essere confuse con quelle richieste. 

Localizzare, sulla base di un singolo 

criterio, una o più informazioni 

indipendenti formulate in modo 

esplicito, con poche o senza 

informazioni che possono essere 

confuse con quelle richieste. 

BIENNIO 

Finalità 






Identificare l'idea principale di un 

testo, comprendere relazioni, creare o 

applicare semplici categorie oppure 


porzione limitata di testo nei casi in 

cui le informazioni non sono in 

evidenza e vengono richieste inferenze 

poco complesse. 

Riconoscere l'idea principale o lo scopo 

dell'autore, in un t e s t o 

r i g u a r d a n t e u n argomento 

familiare, in casi in cui le 

informazioni richieste sono in evidenza 



Stabilire paragoni o 

connessioni tra il testo e 

conoscenze extra-testuali 

oppure spiegare un 

aspetto del testo attingendo 

dalla propria esperienza e 

dalle proprie opinioni 

personali. 

Stabilire una semplice 

connessione tra 

informazioni presenti nel 

testo e nozioni comuni della 

vita quotidiana. 

• Potenziamento della capacità comunicativa, dall'ambito extraletterario a quello 

letterario, come maturazione degli strumenti per esprimere l'esperienza di sé e del 

mondo e per stabilire rapporti sociali; 

• affinamento della sensibilità linguistica e della competenza logico-espressiva; 

• riflessione sulle forme e sulle modalità di funzionamento della lingua e, 

quindi, del pensiero; 

• motivazione alla lettura; 

• acquisizione delle metodologie di approccio ai testi e ai diversi ambiti del 

sapere; 

• sviluppo della capacità di rielaborazione personale delle conoscenze. 

Obiettivi 

• Individuare nel discorso altrui i nuclei tematici fondamentali; 

• redigere gli appunti di una lezione; 

35






• esporre oralmente in modo pertinente e corretto, anche utilizzando un lessico 

specifico; 

• organizzare in modo coeso e coerente il testo orale, anche in relazione al tempo; 

• individuare e comprendere le strutture e le convenzioni dei diversi tipi di testo 

letterario e non letterario; 

• accostarsi ai classici con una essenziale capacità di contestualizzazione e leggere 

in modo autonomo i testi contemporanei; 

• produrre testi scritti pertinenti, coerenti, coesi e corretti; 

• riconoscere e utilizzare le fondamentali strutture morfo-sintattiche e logicosemantiche 

della lingua italiana; 

• operare confronti con le altre lingue. 

Metodologia 

La riflessione sulla lingua, nei due momenti fondamentali di studio delle strutture e di 

sviluppo della capacità di utilizzazione consapevole, procede facendo costante 

riferimento agli intenti comunicativi e alla concreta realtà d'uso, secondo i moduli della 

didattica funzionale comunicativa. Parallelamente viene avviata l'educazione letteraria 

attraverso un approccio sempre più consapevole ai testi nei loro aspetti formali, nei 

diversi livelli di lettura, nelle possibilità di interpretazione desumibili da inferenze o da 

elementi extratestuali; in ogni percorso didattico si riserva particolare attenzione alla 

valenza formativa dei contenuti proposti. 

TRIENNIO 

Finalità 

• Affinamento della competenza linguistica attraverso l'esercizio di una costante 

riflessione sulle forme e sui modi di funzionamento della lingua e mediante 

l'acquisizione dell'abilità di comunicare per iscritto e oralmente in modo efficace; 

• consapevolezza della complessità del fenomeno letterario inteso come 

espressione e sintesi originale della civiltà, in stretta relazione con le altre 

manifestazioni artistiche; 



36






• acquisizione della capacità di condurre una lettura consapevole e di 

pervenire ad un'interpretazione personale dei testi letterari, suscettibili per la 

loro natura polisemica di una varietà di ipotesi interpretative; 

• sviluppo della curiosità intellettuale, della disponibilità al dialogo e al confronto 

delle idee e della flessibilità di pensiero. 

Obiettivi 

• Utilizzare con competenza il mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione 

orali e scritte, anche ad un elevato livello di complessità e in ambiti specialistici; 

• conoscere, attraverso una lettura diretta e consapevole, i testi "fondanti" della 

nostra tradizione culturale; 

• contestualizzare storicamente i testi, collocarli all'interno del sistema letterario e 

analizzarne i procedimenti retorici e formali; interrogare il testo letterario in base 

alla propria sensibilità e al proprio gusto e saperne argomentare una propria 

motivata valutazione. 

Metodologia 

Nel corso del triennio l'apprendimento delle pratiche comunicative di ricezione e di 

produzione non viene in genere disgiunto dallo studio della letteratura, poiché si ritiene 

che proprio la scrittura letteraria consenta di affinare pienamente la sensi- bilità 

linguistica e insieme di sviluppare la consapevolezza dello spessore storico e culturale 

della lingua. L'insegnamento della letteratura, pur mantenendo fondamentalmente un 

approccio di tipo diacronico, privilegia l'incontro con i classici e la lettura dei testi, 

utilizzando gli strumenti e le tecniche di analisi acquisiti nel biennio, integrati in un 

quadro di maggior consapevolezza teorica. Mettere al centro dell'attività di 

insegnamento-apprendimento l'interpretazione dei testi consente di integrare i momenti 

di lezione frontale del docente con momenti di discussione collettiva, volti a favorire il 

confronto delle interpretazioni e a far emergere la soggettività dei singoli studenti. 

Specificità dei singoli indirizzi 

Lo studio della lingua e della letteratura italiana costituisce una presenza centrale e di 

pressoché pari consistenza oraria in tutti gli indirizzi. La disciplina pertanto, pur 

conservando la sua identità e pur informandosi ai medesimi obiettivi in ogni indirizzo, si 

offre ad approfondimenti e collegamenti con altre aree disciplinari, a seconda della 



37






programmazione specifica dei singoli contesti didattici. In generale negli indirizzi 

scientifici si attuano moduli volti a ricostruire le relazioni tra letteratura e cultura 

scientifica, mentre negli indirizzi linguistici si cura il raffronto sistematico con la lingua 

e la cultura delle altre civiltà europee. 

LINGUA E LETTERATURA LATINA 

Finalità 

Lo studio della lingua e della letteratura latina, presente in tutti gli indirizzi, si propone 

di assolvere, secondo le sue specifiche potenzialità, ad alcune finalità tipiche 

dell'educazione liceale, in cui appare importante che conservi una rilevanza centrale: 

• l'acquisizione di competenze linguistiche solide, che si avvalgano della 

possibilità di riflessione e di confronto offerte da un codice genetico per le lingue 

europee quale il Latino; 

• il raggiungimento di una coscienza delle radici storiche della tradizione culturale 

occidentale, attraverso una conoscenza dei temi centrali della cultura latina, in 

cui sono confluiti anche gli elementi essenziali di quella ellenica; 

• la consapevolezza del ruolo determinante che all'interno di tale cultura ha 

esercitato la letteratura come momento privilegiato di sintesi, attraverso il 

codificarsi di generi e convenzioni, rimasti punto di riferimento negli sviluppi 

successivi del sistema letterario; 

• l'acquisizione di capacità di astrazione e riflessione, favorite dalla natura 

problematica e congetturale dei processi di traduzione linguistica, attivati nel 

Liceo quasi esclusivamente nella traduzione dal latino. 

Obiettivi del Biennio 

Nel corso del Biennio lo studio del Latino, che si avvale normalmente di un più alto 

monte-ore, appare finalizzato fondamentalmente al raggiungimento di tali obiettivi: 

• conoscenza degli essenziali elementi morfo-sintattici e lessicali della lingua latina; 

• acquisizione di abilità traduttive attivate su semplici testi d'autore; 

• approccio ad una contestualizzazione storica dei testi attraverso raccordi con lo 

studio della storia antica. 



38

Obiettivi del Triennio 






Nel Triennio lo studio del Latino, ridotto nel monte-ore, tende fondamentalmente al 

raggiungimento dei seguenti obiettivi: 

• consolidare le competenze linguistiche, anche attraverso l'acquisizione di un 

patrimonio lessicale più ampio, che tenga conto dei valori culturali veicolati da 

alcuni termini emblematici di un tipo di civiltà; 

• favorire, in relazione alle metodologie attivate dai singoli docenti, la ricostruzione 

di un quadro della civiltà letteraria latina nelle sue varie epoche, privilegiando un 

riferimento ai temi, ai generi o agli autori ritenuti centrali in un confronto con i 

successivi sviluppi culturali e letterari, anche in una chiave di raccordi 

pluridisciplinari; 

• mantenere vivo il rapporto con la lingua attraverso processi di traduzione 

autonoma o guidata dai più significativi testi d'autore, spesso approfonditi anche 

attraverso letture in traduzione. 

Metodologia 

La competenza linguistica viene attivata mediante la comprensione e la traduzione di 

brani d'autore, l'analisi delle strutture morfologico-sintattiche e la riflessione sulla 

trasposizione da un sistema linguistico a un altro. Lo studio della letteratura è 

organizzato secondo un ordine diacronico e si incentra sulla lettura dei testi dei classici 

più rappresentativi. Di ogni testo viene curata una lettura consapevole e scavata che mira 

ad individuarne, anche attraverso riferimenti storico-culturali, le tematiche 

contenutistiche e ad analizzare l'aspetto formale dal punto di vista metrico, retorico, 

stilistico e lessicale. 

DIPARTIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE 

(INGLESE, FRANCESE, TEDESCO, SPAGNOLO) 

Finalità 

• Sviluppo di categorie intellettuali e logiche, educazione alla considerazione e 

all'accettazione del diverso da sé; 



39






• acquisizione di uno o più sistemi linguistici diversi dalla lingua madre, come 

strumento per la comunicazione interpersonale in Italia o all'estero; 

• possibilità di acquisire certificazioni di competenze, rilasciate da organismi 

internazionali accreditati, riconosciute anche al di fuori del sistema scolastico e 

dei confini nazionali. 


• Raggiungimento di un livello di competenza pre-intermedio nella competenza 

comunicativa; 

• conoscenza e uso di funzioni linguistiche, grammatica e lessico relativi ad 

argomenti della vita quotidiana. 


• Potenziamento linguistico-comunicativo fino ad un livello intermedio avanzato; 

• sviluppo delle abilità di comprensione e di produzione scritta, nonché di analisi 

testuale, sia di testi di attualità che letterari; 

• conoscenza della letteratura e della cultura del paese straniero di cui si studia la 

lingua. 

Metodologia 

Riguardo agli obiettivi linguistici, l'approccio metodologico-didattico è quello 

funzionale-comunicativo, anche attraverso un insegnamento di tipo modulare, basato su 

ciò che l'alunno deve saper fare. Per lo sviluppo delle abilità letterarie, si parte sempre 

dall'analisi del testo per giungere ad un suo più ampio inquadramento nel contesto sociostorico-letterario. 

Ci si avvale di supporti didattici quali laboratorio linguistico, aula 

multimediale, Internet, videoregistratori, registratori. 

Specificità dei singoli indirizzi 

Mentre nel Biennio di tutti gli indirizzi gli obiettivi sono simili poiché la didattica è 

volta al raggiungimento di un'omogeneità di conoscenze e di abilità linguistiche a livello 

intermedio, nel Triennio la didattica differisce per ciò che concerne alcuni argomenti di 

studio. 

Indirizzi di ordinamento e P.N.I. (lingua straniera Inglese) 



40

a) potenziamento linguistico; 






b) studio diacronico della letteratura e analisi di testi critico-letterari; 

c) comprensione di testi di attualità relativi a problematiche sociali, storiche, 

scientifiche, ecc. 

Indirizzo con doppia Lingua Straniera (Spagnolo, Francese, e Tedesco) 

a) alleggerimento della dimensione letteraria; 

b) potenziamento dell'analisi e della discussione di argomenti d'attualità desunti da 

documenti autentici, anche in un'ottica comparativa (ciascuna lingua nel proprio 

ambito di riferimento linguistico e culturale) rispettivamente tra mondo anglosassone 

e Spagna o Francia o Germania da una parte e Italia dall’altra. 

Dipartimento di Disegno e Storia dell'arte 

STORIA DELL'ARTE 

Finalità 

La disciplina ha il compito di condurre gli allievi: 

• alla conoscenza delle modalità assunte dalla comunicazione visiva, dalle più 

remote manifestazioni alla contemporaneità; 

• al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico nelle sue 

diverse manifestazioni. 

Obiettivi 

• Competenza di lettura e decodificazione di un'opera d'arte (pittura, scultura, 

architettura) e una qualunque immagine della civiltà contemporanea: pubblicità, 

fumetto, fotografia; 

• capacità di contestualizzare l'opera analizzata nell'ambiente sociocultale entro il 

quale si è formata; 

• capacità di sintetizzare i contenuti, i significati, i messaggi; 

• capacità critico-estetica. 



41

Metodologia 






Lezioni frontali con presentazione e spiegazione delle epoche, degli artisti, delle opere, 

utilizzando il libro di testo e/o la proiezione di diapositive, di filmati e di CDrom. 

DISEGNO 

Finalità 

• Raggiungimento di abilità cognitiva in grado di consentire la codificazione e 

decodificazione del messaggio grafico; 

• consapevolezza di sé in relazione alle dimensioni spaziali. 

Obiettivi 

• Acquisire i metodi di rappresentazione delle forme nello spazio attraverso le 

regole del disegno geometrico. 

Metodologia 

Spiegazione delle regole e dei metodi con lezioni frontali supportate dalle illustrazioni 

grafiche del testo e da chiarimenti grafici eseguiti alla lavagna. 

Dipartimento di Educazione fisica 

EDUCAZIONE FISICA 

Finalità 

L'educazione fisica contribuisce alla formazione unitaria della personalità degli 

allievi agendo sui processi di maturazione affettiva, cognitiva e soprattutto fisica 

dell'individuo. In questo processo pedagogico l'attenzione non è focalizzata sulla pura 

prestazione né sulla banale imitazione dello sport d'alto livello. 

Obiettivi 

• Educare alle attività motorie intese come complesso di esercitazioni che si 

caratterizzano per la varietà: dalle forme classiche della ginnastica (corpo libero, 

attrezzi vari) alle più moderne proposte con basi musicali per acquisire l'abitudine 



42






al movimento a tutela della propria salute psico-fisica e per la prevenzione di 

disturbi dovuti alla ipocinesia; 

• valorizzare il gioco e gli sport, più o meno conosciuti, favorire la socializzazione e 

l'integrazione nella classe, agevolare il "recupero motorio" dei meno dotati 

(spesso esclusi da parte delle società sportive) e di coloro che hanno lasciato 

spontaneamente ogni forma di attività fisica; 

• migliorare le capacità condizionali e coordinative; 

• rispettare la legalità; 

• integrare gli allievi esonerati dalla attività pratica tramite funzioni arbitrali ed 

esposizione argomentata degli elementi attinenti la disciplina. 

Metodologia 

• Esercitazioni collettive ed individuali che si caratterizzano per la varietà; 

• giochi motori di vario genere: codificati, sport diffusi e noti, sport emergenti; 

• carichi di lavoro che rispettino le caratteristiche somatiche e psicologiche di ogni 

allievo. 

Aspetto teorico-pratico 

Cogliendo gli spunti emergenti nello sviluppo dell'attività didattica, si favorirà 

l'acquisizione di conoscenze relative alle norme elementari di comportamento ai fini 

della prevenzione degli infortuni ed alla prestazione dei primi soccorsi avvalendosi, 

eventualmente, della collaborazione di Enti e strutture che, nel territorio, abbiano 

specifica competenza. Per conquistare una consolidata cultura del movimento e dello 

sport, che si traduca in costume di vita, verranno fornite agli studenti informazioni sulla 

teoria del movimento e sulle metodologie costantemente correlate all'attività pratica 

svolta. 

Acquisizione delle capacità operative e sportive 

Per lo sviluppo delle abilità operative nei vari ambiti delle attività motorie si 

dovrebbero privilegiare le situazioni-problema implicanti l'autonoma ricerca di 

soluzioni e favorire il passaggio a un approccio globale e a una sempre maggiore 

precisione, anche tecnica, del movimento; 



43






un'adeguata utilizzazione delle diverse attività permette di valorizzare la 

personalità dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a 

scoprire e orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare 

nell'ambito a lui più congeniale. 

Dipartimento di Storia e Filosofia 

STORIA 

Finalità 

La storia ha il compito di educare alla memoria del passato; contemporaneamente essa 

apre alla comprensione del tempo presente che di quel che passato è erede. 

La storia concorre alla formazione culturale, cognitiva e personale degli allievi, 

promuovendo la conoscenza della civiltà umana nelle progressive trasformazioni 

culturali, spirituali ed ambientali. Costituisce il contesto di riferimento di tutte le altre 

discipline e rende esplicito il senso dell'agire e pensare umano. 

Nel biennio lo sviluppo della programmazione terrà conto della necessità di fornire agli 

alunni gli strumenti fondamentali del lavoro storico, che implica un modo specifico di 

conoscere e di disporre i dati a disposizione in forma organica e coerente. Perciò fanno 

parte integrante dell'offerta formativa le seguenti finalità: 

• acquisire la consapevolezza dei fenomeni che hanno strutturato la memoria 

collettiva, preparato il presente e costituito le trasformazioni materiali e spirituali 

della civiltà occidentale e mondiale; 

• aiutare a formulare domande sul passato a partire dall'esigenza di costruirsi 

un'identità nel presente; consolidare l'attitudine a problematizzare e a dilatare il 

campo delle prospettive, al fine di acquisire una mentalità aperta al confronto con 

la diversità e che si orienti con consapevolezza della propria identità nella 

complessa società contemporanea; 

• aiutare a percepire le esperienze del passato come un patrimonio ancora vivo 

e per certi aspetti attuale, quindi in qualche modo partecipabile; avviare alla 

comprensione del tempo storico come ambito di esperienze determinate, quindi 

alla percezione della successione dei diversi tempi storici; 

• avviare ad una comprensione delle categorie di "avvenimento" e "struttura" 

e della rispettiva incidenza sullo svolgimento delle vicende umane; 



44






• saper ricostruire la complessità del fatto storico secondo modelli e riferimenti 

teorici sulla base di fonti di diversa natura e incrementare il possesso degli 

strumenti della ricostruzione storica (disposizione degli eventi sulla linea del 

tempo, acquisizione dei nessi causali, capacità di interpretare i documenti, 

capacità di rielaborazione dei dati ai fini di un'esposizione corretta e storicamente 

fondata). 


La didattica della storia nel Biennio, nei limiti del tempo a disposizione, cercherà di 

rispecchiare quel dialogo ininterrotto tra la posizione di chi ricostruisce il passato e i 

segni provenienti dalle epoche antiche, che costituisce uno dei nuclei centrali della 

disciplina. 

Tra gli obiettivi didattici vanno perciò segnalati: 

• l'importanza di alcune dimensioni dell'insegnamento, quali la comunicazione dei 

dati e dei quadri storici, svolta da parte dell'insegnante sia in chiave narrativa che 

espositiva; 

• l'attivazione in classe di una mentalità di ascolto, di ricerca, di immedesimazione; 

• l'uso di tecniche (come la produzione di schemi, percorsi e trame) che permettano 

di passare dal particolare al generale, dal centro alla periferia, dal diacronico al 

sincronico; 

• l'uso di strumenti adeguati da intendere come sviluppo del manuale, quali i 

documenti, il materiale audiovisivo, le carte geografiche, il laboratorio di storia, le 

uscite didattiche sul territorio, la frequentazione di mostre e musei. 


• Conoscenza del lessico specifico, delle categorie di lettura e dei modelli 

interpretativi dei fenomeni studiati. 

• Conoscenza degli eventi nodali della civiltà occidentale ed europea in relazione ai 

fenomeni mondiali e conoscenza della storia italiana anche in riferimento alle 

storie locali. 

• Acquisizione della metodologia della ricerca. 

• Sviluppo di competenze per orientarsi nella molteplicità delle informazioni e per 

leggere gli eventi del presente. 

Metodologia 



45






• Lezione frontale per la trattazione degli eventi più significativi; 

• ricerca individuale o di gruppo per gli approfondimenti e lo sviluppo della 

metodologia della ricerca (uso del laboratorio di storia); 

• lettura di documenti e testi storiografici per cogliere la dimensione complessa 

della disciplina; 

• utilizzo di audiovisivi e di mezzi multimediali. 

FILOSOFIA 

L'insegnamento della filosofia concorre alla formazione culturale e della personalità 

degli studenti attraverso l'acquisizione di un abito di riflessione critica e della 

conoscenze dei problemi teorici e scientifici più rilevanti della civiltà occidentale. 

La didattica disciplinare assume un ruolo di mediazione tra l'esigenza di "ricerca di 

significato" dei giovani e la tradizione culturale, per realizzare la presa di coscienza dei 

problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita. La filosofia costituisce 

l'ambito della riflessione teorica e della ricerca teoretica ed epistemologica: pertanto 

concorre alla comprensione del "senso" del sapere, più specificamente della dimensione 

astratta e formale delle altre discipline degli indirizzi di studio. Risponde infine 

all'esigenza di flessibilità nel pensare, che nasce dalle attuali trasformazioni sociali, 

culturali e scientifico-tecnologiche della società contemporanea. 

Finalità 

• Sviluppo della consapevolezza di essere soggetti autonomi nel pensare e nel 

porsi in una molteplicità di rapporti naturali ed umani; 

• formazione di una personalità aperta, disponibile al dialogo e responsabile 

verso sé stessi e la società; 

• capacità di esercitare riflessione critica sulle diverse forme del sapere e 

interrogarle sul loro "senso" nella totalità dell'esperienza umana; 

• sviluppo dell'attitudine a problematizzare conoscenze e idee, all'uso di 

strategie argomentative e di procedure logiche. Saper pensare per modelli diversi 

ed individuare alternative possibili. 

Obiettivi 



46






• Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione 

filosofica; 

• analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti, anche di diverse tipologie; 

• confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso 

problema ed individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi; 

• acquisire la metodologia della ricerca autonoma per individuare soluzioni a 

problemi di ordine teorico ed epistemologico; 

Metodologia 

• Lezione frontale per sottolineare le strutture dei sistemi filosofici; dialogo di 

classe per dibattere i problemi emersi; 

• lettura dei testi dei filosofi e di saggi, rilevanti per l'interpretazione delle 

problematiche affrontate, per l'approccio diretto agli autori studiati; 

• relazioni individuali e/o di gruppo su temi e problemi, anche a carattere 

interdisciplinare, costituiscono momenti di "educazione" alla ricerca autonoma e 

all'acquisizione di un abito di riflessione; 

Dipartimento di RELIGIONE 

Finalità e obiettivi 

L'insegnamento della Religione Cattolica nella scuola pubblica, di Stato e non di Stato, 

si prefigge lo scopo di rispondere alle finalità della scuola stessa: 

• vuole dare tutto il suo contributo per la formazione, la crescita e l'educazione 

integrale della persona degli alunni, introducendoli nella realtà e 

nell'esperienza dell'esistenza umana; 

• per fare questo non si avvale solo dei testi biblici o del magistero della Chiesa 

Cattolica, ma anche del patrimonio della cultura occidentale ed in particolare di 

quello della cultura italiana in armonia con le altre discipline che vengono 

affrontate nella nostra scuola. 

Metodologia 

• Il metodo dell'insegnamento della Religione Cattolica nella scuola non è quello 

confessionale (trasmissione di contenuti cattolici ad alcuni cattolici) ma appare 



47

6 

5 

4 






proteso a far comprendere agli alunni come il cristianesimo sia dentro la nostra 

esperienza umana e la nostra tradizione culturale, 

• per questo ci si avvale delle strumentazioni didattiche adeguate ad un 

insegnamento che sia veramente tale: 

a) lezioni frontali; 

b) libro di testo; 

c) strumenti audio-visivi; 

d) presentazione di opere e documentazioni; 

e) attenzione alle domande dei ragazzi. 

Dipartimento di MATEMATICA E FISICA 

MATEMATICA 

Anche per quel che concerne questa disciplina, l’indagine OCSE/PISA ha individuati 

alcuni livelli ed ha definito le competenze che gli alunni devono possedere, almeno 

quelle del 1 livello, all’atto dell’iscrizione alla scuola superiore: 

Gli studenti del 6° livello sono in grado di concettualizzare, generalizzare e utilizzare informazioni basate sulla 

propria analisi e modellizzazione di situazioni problematiche complesse. Essi sono in grado di collegare fra loro 

differenti fonti d'informazione e rappresentazioni passando dall'una all'altra in maniera flessibile. A questo livello, 

gli studenti sono capaci di pensare e ragionare in modo matematicamente avanzato. Essi sono inoltre in grado 

di applicare tali capacità di scoperta e di comprensione contestualmente alla padronanza di operazioni e di 

relazioni matematiche di tipo simbolico e formale in modo da sviluppare nuovi approcci e nuove strategie 

nell'affrontare situazioni inedite. A questo livello, gli studenti sono anche capaci di esporre e di comunicare con 

precisione le proprie azioni e riflessioni collegando i risultati raggiunti, le interpretazioni e le argomentazioni alla 

situazione nuova che si trovano ad affrontare. 

Gli studenti del 5° livello sono in grado di sviluppare modelli di situazioni complesse e di servirsene, di 

identificare vincoli e di precisare le assunzioni fatte. Essi sono inoltre in grado di selezionare, comparare e valutare 

strategie appropriate per risolvere problemi complessi legati a tali modelli. A questo livello, inoltre, gli studenti sono 

capaci di sviluppare strategie, utilizzando abilità logiche e di ragionamento ampie e ben sviluppate, appropriate 

rappresentazioni, strutture simboliche e formali e capacità di analisi approfondita delle situazioni considerate. Essi 

sono anche capaci di riflettere sulle proprie azioni e di esporre e comunicare le proprie interpretazioni e i propri 

ragionamenti. 

Gli studenti del 4° livello sono in grado di servirsi in modo efficace di modelli dati applicandoli a situazioni 

concrete complesse anche tenendo conto di vincoli che richiedano di formulare assunzioni. Essi sono in grado, inoltre, 

di selezionare e di integrare fra loro rappresentazioni differenti, anche di tipo simbolico, e di metterle in relazione 



48

3 

2 

1 






diretta con aspetti di vita reale. A questo livello, gli studenti sono anche capaci di utilizzare abilità ben sviluppate e 

di ragionare in maniera flessibile, con una certa capacità di scoperta, limitatamente ai contesti considerati. Essi 

riescono a formulare e comunicare spiegazioni e argomentazioni basandosi sulle proprie interpretazioni e azioni. 

Gli studenti del 3° livello sono in grado di eseguire procedure chiaramente definite, comprese quelle che 

richiedono decisioni in sequenza. Essi sono in grado, inoltre, di selezionare e applicare semplici strategie per la 

risoluzione dei problemi. A questo livello, gli studenti sono anche capaci di interpretare e di utilizzare 

rappresentazioni basate su informazioni provenienti da fonti differenti e di ragionare direttamente a partire da esse. 

Essi riescono a elaborare brevi comunicazioni per esporre le proprie interpretazioni, i propri risultati e i propri 

ragionamenti. 

Gli studenti del 2° livello sono in grado di interpretare e riconoscere situazioni in contesti che richiedano non 

più di un'inferenza diretta. Essi sono in grado, inoltre, di trarre informazioni pertinenti da un'unica fonte e di 

utilizzare un'unica modalità di rappresentazione. In questo livello, gli studenti sono anche capaci di servirsi di 

elementari algoritmi, formule, procedimenti o convenzioni. Essi sono capaci di ragionamenti diretti e di 

un'interpretazione letterale dei risultati. 

Gli studenti del 1° livello sono in grado di rispondere a domande che riguardino contesti loro familiari, nelle quali 

siano fornite tutte le informazioni pertinenti e sia chiaramente definito il quesito. Essi sono in grado, inoltre, di 

individuare informazioni e di mettere in atto procedimenti di routine all'interno di situazioni esplicitamente 

definite e seguendo precise indicazioni. Questi studenti sono anche capaci di compiere azioni ovvie che procedano 

direttamente dallo stimolo fornito. 

Finalità dell’insegnamento della matematica: 

- promuovere le capacità logiche e le capacità intuitive 

- educare ai processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti 

- esercitare al ragionamento sia deduttivo che induttivo 

- sviluppare capacità sia analitiche che sintetiche 

- abituare al rigore sia nell’uso dei termini che nel ragionamento 

Obiettivi disciplinari. 

Capacità: 

- utilizzare le conoscenze per impostare e risolvere problemi 

- applicare correttamente le tecniche di calcolo nella risoluzione di problemi 

- operare con il simbolismo matematico 

- espressive, sia nello scritto che nell’orale, con corretto utilizzo del linguaggio 

specifico 

- controllo critico della coerenza interna del lavoro svolto 



49






- matematizzare situazioni problematiche in contesti diversi 

per i corsi PNI anche: 

- saper tradurre le procedure di risoluzione di un problema in programmi per il 

calcolatore 

- saper utilizzare semplici strumenti di natura probabilistica 

Metodologia 

- lezioni frontali 

- lezione partecipata e/o lavoro di gruppo 

- esercitazioni in classe 

- correzione di lavori assegnati a casa 

- lavoro di gruppo in aula di informatica (corsi PNI) 

FISICA 

Finalità dell’insegnamento della Fisica: 

- Promuovere le capacità logiche ed intuitive 

- fornire conoscenze di base relative all’analisi dei fenomeni naturali 

- sollecitare l’interesse per le problematiche scientifiche sia nell’ambito specifico 

che in generale 

- educare al rispetto dei fatti, al vaglio delle informazioni e alla ricerca di riscontri 

obiettivi alle ipotesi interpretative 

- dare coscienza delle potenzialità e dei limiti della conoscenza scientifica 

- abituare ad un’espressione chiara e corretta con uso del linguaggio specifico 

Capacità: 

- osservare e interpretare risultati sperimentali 

- utilizzare le conoscenze nella risoluzione di problemi 

- applicare tecniche di calcolo e operare con il simbolismo fisico-matematico 

- correlare il “senso comune” con i modelli interpretativi della fisica 



50






- espressive, sia nello scritto che nell’orale, con corretto utilizzo del linguaggio 

specifico 

- correlare informazioni scientifiche inquadrandole criticamente in un conteso 

unitario 

- trasferire in contesti in parte diversi le informazioni e i modelli interpretativi noti 

Metodologia 

- lezioni frontali 

- lezione partecipata e/o lavoro di gruppo 

- esercitazioni in classe 

- correzione di lavori assegnati a casa 

- svolgimento di esperienze in laboratorio (dalla cattedra e/o lavoro di gruppo) 

Dipartimento di GEOGRAFIA E SCIENZE 

GEOGRAFIA 

La materia ha come obiettivo fondamentale l'educazione alla comprensione 

dell'organizzazione del territorio e delle relazioni che si stabiliscono fra strutture 

ambientali e azione umana nei diversi spazi regionali. 

Non c'è dubbio che lo studio della geografia costituisca una preziosa occasione per la 

comprensione del mondo di oggi, con i problemi, le svolte e le accelerazioni che hanno 

determinato cambiamenti così significativi da essere visibili quando si osserva una 

cartina geografica e da incidere nella quotidianità di ognuno con fenomeni quali 

l'incremento massiccio delle migrazioni internazionali e la globalizzazione. 

Finalità 

• Sviluppare la capacità di interpretazione dei fenomeni ambientali, socioeconomici, 

antropici rilevabili nella contemporaneità. 

• Maturare la consapevolezza della propria collocazione e il senso della 

responsabilità individuale all'interno delle dinamiche che interagiscono nel 

territorio. 



51






• Acquisire l'attitudine a considerare con rispetto privo di pregiudizi realtà e culture 

diverse. 

Obiettivi 

• Acquisire una rappresentazione mentale del territorio; 

• acquisire la capacità di consultare atlanti, leggere grafici, carte geografiche, 

tabelle statistiche e documenti iconografici; 

• utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; 

• riconoscere le forme di interazione fra uomo e ambiente; 

• individuare gli aspetti più significativi delle diverse regioni geografiche; 

• identificare gli elementi che incidono in modo rilevante nelle situazioni critiche 

dell'attuale assetto mondiale; 

• individuare i fattori politici, culturali ed economici che influiscono, nelle diverse 

realtà territoriali, sulle relazioni reciproche tra gli stati e sulle loro attività interne. 

Metodologia 

Partendo da problemi concreti e spesso dall'attualità, si identificano gli elementi che 

caratterizzano ogni fenomeno, utilizzando non solo gli strumenti di analisi reperibili nel 

testo in uso, ma anche quelli forniti da altre fonti. Ogni analisi non potrà poi procedere 

senza risalire alla collocazione geografica del fenomeno, alla rilevazione dei suoi fattori 

non solo ambientali, ma anche storico-culturali. Alla lezione frontale, in cui gli alunni 

sono guidati ad una lettura sempre più precisa dei dati, si affiancano utilmente gli 

apporti di ricerche individuali e di gruppo condotte su varie fonti e anche sui mezzi di 

comunicazione, in genere particolarmente stimolanti per lo studio della geografia. 

SCIENZE NATURALI 

Obiettivi didattici specifici 

Alla fine del biennio lo studente deve dimostrare, in riferimento alle 

CONOSCENZE: 

- conoscere i contenuti fondamentali della disciplina in relazione a termini, dati, fatti, 

concetti e teorie; 



52






- riconoscere e spiegare in modo originale il significato essenziale di una comunicazione 

scientifica; 

COMPETENZE: 

- saper leggere e produrre grafici, schemi, modelli, tabelle, formule; 

- saper vagliare e confrontare i contenuti appresi; 

- saper utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere semplici problemi. 

Alla fine del triennio lo studente lo studente deve dimostrare di aver acquisito e di 

sapere, in riferimento alle 

CONOSCENZE: 

- conoscere in modo non solo connotativo i contenuti fondamentali delle discipline 

(termini, dati, fatti, concetti e teorie); 

- saper formulare comunicazioni facendo uso della terminologia essenziale e specifica. 

COMPETENZE: 

- saper leggere e produrre grafici, schemi, modelli, tabelle, formule; 

- saper applicare procedimenti, regole, leggi e teorie in situazioni nuove e concrete, con 

formulazione di ipotesi e soluzioni di problemi. 

CAPACITÀ : 

- saper individuare con coerenza elementi o parti di un tutto e relazioni; 

- saper analizzare e interpretare correttamente i fenomeni e i fatti della vita quotidiana. 



53






LA VALUTAZIONE 

La base del sistema di valutazione degli alunni è costituita da prove scritte (almeno due 

a quadrimestre), quando previste, e verifiche orali. 

Le verifiche serviranno ad accertare il grado con il quale sono stati raggiunti gli obiettivi 

stabiliti, l'efficacia degli obiettivi didattici, la validità del procedimento seguito, il livello 

di conoscenza acquisito. 

La valutazione iniziale, basata su prove di ingresso (questionari, test, brevi colloqui) 

tendenti a rilevare le abilità di base, non comporta l'attribuzione di un voto, ma fornisce 

le informazioni necessario ad impostare un itinerario formativo adeguato alla classe. 

Valutazione degli alunni. 

I criteri generali in base ai quali, nel rispetto delle peculiarità dei singoli insegnamenti o 

aree disciplinari e della libertà di insegnamento dei docenti, vengono valutati gli alunni 

negli scrutini del periodo intermedio e di quello finale, rispondono alle seguenti 

componenti: 

- valutazione settoriale, relativa alle conoscenze, competenze e capacità espresse 

nelle singole discipline; 

- valutazione formativa, che mira al recupero delle carenze manifestate, che 

fornisce un'informazione continua ed analitica del modo in cui ogni studente 

procede nel percorso di apprendimento. Essa si colloca all'interno delle attività 

didattiche e concorre a determinarne lo sviluppo successivo; 

- valutazione sommativa, funzionale alla valutazione finale della preparazione 

dello studente. 

In termini operativi, i voti non saranno una mera media aritmetica delle prove scritte ed 

orali sostenute dagli studenti, bensì saranno determinati da una ponderata valutazione di 

una serie di tipologie valutative, quali brevi colloqui, prove strutturate e/o 

semistrutturate, esercitazioni, verifica del lavoro fatto a casa, quesiti a risposta singola 

e/o a risposta multipla, questionari individuali e collettivi, relazioni e temi, questionari, 



54






partecipazione all’attività didattica, interesse per le discipline, costanza 

dell’applicazione. 

In sintesi, per la determinazione delle valutazioni individuali da attribuire alla fine del I 

periodo (trimestre) e nello scrutinio finale, verranno presi in considerazione i seguenti 

elementi: 

- risultati delle prove scritte e delle interrogazioni orali; 

- i progressi rispetto alla situazione di partenza; 

- il perseguimento degli obiettivi cognitivi; 

- il livello delle conoscenze; 

- le competenze e le capacità acquisite; 

- la partecipazione e l'interesse per il lavoro scolastico; 

- l'impegno e la costanza nello studio; 

- la proprietà espressiva secondo il lessico specifico delle discipline; 

- la capacità di analisi e sintesi; 

- la capacità di rielaborazione personale; 

- la capacità critica. 

La seguente griglia indica, schematicamente, i livelli di profitto in riferimento alle 

conoscenze, competenze e capacità possedute. 

La sua lettura deve essere flessibile, nel senso che, in modo particolare in riferimento 

alle indicazioni relative ai livelli più bassi di conoscenze, competenze e capacità, i 

docenti attribuiranno i voti in modo tale che risultino quanto più possibile favorevoli agli 

alunni. 

N. B.: Oltre alle valutazioni rilevate alla fine del I periodo (settembre-Dicembre) ed 

alla fine dell’anno scolastico, le famiglie verranno informate sui risultati conseguiti 

dai loro figli a metà del II periodo (Gennaio-Giugno), tramite scheda (il cosiddetto 

pagellino) redatta dai consigli di classe dopo i consigli tenuti alla fine di Marzo. 



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GRIGLIA DI VALUTAZIONE 

PREDETERMINAZIONE DELLE CORRISPONDENZE TRA 

VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ 

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ VOTO 

Gravemente insufficiente 

Nessuna o poche / 

pochissime conoscenze 

molto lacunose e 

frammentarie. 

Insufficiente 

Frammentarie e 

superficiali. 

Mediocre 

Superficiali ed incomplete 

Non riesce ad applicare le sue 

conoscenze e commette gravi errori. 

Assenza totale del lessico specifico. 

Incertezze nell’applicazione delle 

conoscenze. 

Carenze nel lessico specifico. 

Commette qualche errore 

nell’esecuzione di compiti semplici. 

Disorganicità e superficialità 

argomentativa 



Non è in grado di effettuare alcuna 

analisi e di sintetizzare le conoscenze 

acquisite. 

Gravi difficoltà nella individuazione di 

concetti chiave. 

Difficoltà nell’effettuare analisi di temi 

e problemi. 

Difficoltà nell’individuazione di 

concetti chiave. 

Guidato, effettua analisi e sintesi delle 

conoscenze acquisite e sulla loro base 

effettua semplici valutazioni. 

Qualche difficoltà nell’individuazione 

di parole chiave. 

1/3 

4 

5 

56






CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ VOTO 

Sufficiente 

Essenziali, non 

approfondite 

Discreto 

Complete ed 

approfondite. 

Buono 

Complete, approfondite e 

coordinate. 

Ottimo/Eccellente 

Complete, approfondite, 

coordinate e 

personalizzate. 

Applica le conoscenze acquisite ed 

esegue compiti semplici senza fare 

errori. 

Uso essenziale del lessico specifico. 

Applica autonomamente principi e 

strutture. 

Uso appropriato del lessico specifico. 

Applica autonomamente principi e 

strutture, risolvendo procedure anche 

complesse. 

Linguaggio ricco e preciso. 

Esegue autonomamente procedure 

complesse. 

Applica le conoscenze e le procedure in 

contesti nuovi. 

Linguaggio rigoroso e ben articolato. 



Effettua analisi e sintesi complete, ma 

non approfondite. 

Incertezze nell’effettuare valutazioni 

autonome. 

Effettua analisi e sintesi complete ed 

approfondite, operando gli opportuni 

collegamenti interdisciplinari. 

Effettua valutazioni autonome, ma non 

approfondite. 

Effettua analisi e sintesi complete ed 

approfondite. 

Opera autonomamente collegamenti 

interdisciplinari significativi. 

Effettua valutazioni autonome, 

complete, approfondite e personali. 

Opera in maniera originale collegamenti 

significativi in ambiti pluridisciplinari. 

Per quanto riguarda la valutazione finale degli alunni, nell’ambito della 

determinazione del giudizio di ammissione o di non ammissione degli alunni alla 

6 

7 

8 

9, 

10 

57






classe successiva, il collegio dei docenti, nella seduta del 6.12.2006, ha confermato la 

validità indicativa della deliberazione presa in data 19 Maggio 2006 (punto n. 3): 

ferma restando la piena autonomia di ciascun consiglio di classe, per le classi dalla 

prima alla quarta (si eviti) di ammettere alla classe successiva alunni che presentano 

un quadro di profitto nel quale la somma dei voti mancanti alla piena sufficienza in 

tutte le discipline sia uguale o superiore a 6 (sei). 

DALLA VALUTAZIONE ALL’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO 

La legislazione degli ultimi anni in materia di Pubblica Amministrazione è stata rivolta 

ad individuare nuove modalità per migliorare i servizi pubblici. 

La legge n. 241/90 sulla "trasparenza", la "Carta dei servizi" del 1995, la legge n. 

59/97, che ha introdotto il decentramento amministrativo, e in particolare, per la scuola, 

l'art. 21, che ha avviato la autonomia organizzativa, didattica e di ricerca delle singole 

istituzioni scolastiche, sono tappe fondamentali di questo cammino. 

Le istituzioni scolastiche, per rispondere alle nuove esigenze sociali, non possono più 

limitarsi a trasmettere con modalità organizzative uniformi su tutto il territorio nazionale 

contenuti selezionati uguali per tutti, ma devono, per migliorare la qualità del servizio, 

trasformarsi in agenzie formative capaci di definire, realizzare, verificare percorsi 

almeno in parte propri, attraverso modalità organizzative e temporali flessibili, adeguate 

alle specifiche esigenze delle realtà in cui si trovano ad operare. 



58






Il concetto di qualità nei servizi ha subito, negli ultimi anni, una notevole evoluzione, 

facendo riferimento di volta in volta a principi diversi che hanno visto il passaggio dalla 

qualità dei prodotti alla qualità del servizio offerto. 

Non si può parlare di valutazione nella scuola dell'autonomia se non attraverso un 

approccio di tipo sistemico, che prenda in considerazione diversi elementi che tra loro 

interagiscono. 

È da questa interazione che nasce la qualità dell'offerta formativa. 

La valutazione, oggi, non riguarda più solo gli esiti di apprendimento degli alunni, ma 

coinvolge anche i processi e quindi interessa la globalità della proposta dell'istituzione 

scolastica e le condizioni in cui questa si realizza. 

Ogni istituzione, infatti, è chiamata ad interrogarsi sull'idea di qualità che intende, 

all'interno di standard nazionali, definire. 

A tal proposito sarà realizzata un'azione di controllo e monitoraggio che si concluderà 

con uno o più documenti di sintesi. 

Gli strumenti che saranno utilizzati per valutare la qualità del servizio o di parti di esso 

saranno soprattutto occasione di riflessione, confronto, esplicitazione di significati, ri- 

progettazione. 

Per rilevare e raccogliere dati di documentazione della valutazione del sistema scuola 

saranno utilizzate griglie, tabelle, rilevazioni quantitative, registrazioni, sondaggi, prove 

di verifica, ecc. 



59






Quest'anno scolastico saranno valutati a fine attività, tutti i singoli progetti, attraverso 

schede che ogni coordinatore somministrerà ai fruitori, del progetto stesso. 

L'apposita Commissione o Gruppo di Lavoro sull'autovalutazione di Istituto deciderà, 

inoltre, quale aspetto o quale elemento andare a valutare nel corrente anno scolastico. 

In relazione ai bisogni formativi e didattici evidenziati dall’analisi dei risultati generali 

degli alunni, così come essi vengono delineati dalle valutazioni intermedie e finali, per 

l’anno scolastico 2007-2008 verrà applicato un metodo di valutazione dei progetti che 

verranno presentati fondato sulla priorità da dare a quelli che avranno obiettivi di 

supporto alla didattica, in modo particolare al rafforzamento del metodo di studio. 

ATTIVITÀ CHE VENGONO SVOLTE 

- PER MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVA 

- PER PREVENIRE IL DISAGIO SCOLASTICO 

Il nostro Liceo, giusta approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio d’istituto, 

nel corso del corrente a. s., con l’obiettivo di ampliare l’offerta formativa e di realizzare 

modelli didattici interdisciplinari, attua i seguenti progetti: 

GESTIONE DEL SITO WEB DELLA SCUOLA 

Il sito web del Liceo verrà gestito in modo da connotarsi con caratteristiche di estremo 

dinamismo nel presente e, ancora di più, nel futuro, nel senso che sarà caratterizzato da 

un’alta ed intensa interazione tra i gestori (docenti, alunni, personale amministrativo) e 

l’utenza (tutta la comunità scolastica). 

In modo particolare, il sito avrà sia una valenza strettamente didattica 



60






strumento essenziale per un apprendimento collaborativo, che sopperirà alle 

difficoltà insormontabili di organizzare dei corsi di recupero che abbiano un 

minimo di efficacia; 

punto di informazione per la maggior parte delle attività di orientamento in entrata 

ed in uscita; 

strumento di supporto per le esercitazioni propedeutiche alla partecipazione ai vari 

concorsi culturali (Olimpiadi, certamina, ecc.); 

sia una valenza di carattere formativo generale 

creazione di un giornale telematico d’istituto, attraverso il quale ascoltare le varie 

“voci” dei soggetti interagenti all’interno della scuola e del territorio; 

formazione di un archivio dal quale attingere materiale per lo studio delle 

discipline del curricolo, per l’informazione interdisciplinare e per avere 

delucidazioni fondamentali relative a discipline non curricolari; 

come pure avrà una valenza di tipo burocratico-amministrativo 

rapporti scuola-famiglia, relativa in modo particolare alle comunicazioni 

burocratiche; 

disponibilità della modulistica per le varie esigenze amministrative. 

AREA LINGUISTICA 

INTERSCAMBI CON SCUOLE DELLA COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA 

Con l’obiettivo di arricchire e di completare, in primo luogo, la conoscenza delle 

lingue straniere studiate nel curriculum e, in secondo, la formazione umana degli 

alunni, il nostro Liceo mette in atto le seguenti procedure: 



61






a) utilizza le nuove tecnologie (laboratorio linguistico, dotato di tecnologia informatica 

che permette i collegamenti con alunni di altre nazioni europee ed extra-europee) per 

favorire la cooperazione e la condivisione di esperienze; 

b) organizza interscambi con scuole europee che studiano l’Italiano come L2 o L3; 

c) partecipa a progetti di livello europeo. 

PROGETTO: “Certificazione esterna di lingua inglese” (referente prof.ssa L. 

Liberatoscioli) 

Obiettivo principale del corso è il potenziamento della lingua inglese come offerta 

formativa extracurricolare. La certificazione, con la descrizione dei livelli di competenza 

raggiunti, viene fatta da un ente certificatore a livello internazionale (UCLES – 

University of Cambridge Local Examinations Syndicate). 

Tale certificazione fornisce un credito formativo spendibile sia dentro il contesto 

scolastico (riconoscimento da parte di molte facoltà universitarie) sia al di fuori (livelli 

di competenza indicati nel Quadro Comune Europeo, redatto dal Consiglio d’Europa). 

Il corso è destinato a tutti gli alunni del triennio, con la seguente strutturazione: 

a) classi terze: preparazione all’esame PET (Preliminary English Test, livello B1, 

sessione di Maggio); 

b) classi quarte e quinte: possibilità di sostenere l’esame PET per gli studenti che non 

siano già in possesso (sessione di Marzo); 

c) classi quarte e quinte: corso di preparazione all’esame FCE (livello B2, sessione di 

marzo. 

Obiettivi del corso: 

• favorire il potenziamento delle abilità linguistiche scritte e orali; 

• sviluppare la competenza comunicativa; 

• attestare la competenza linguistica degli alunni da parte di un ente certificatore. 

PROGETTO: Scambio linguistico-culturale per l’approfondimento della lingua e della 

cultura tedesca (referente prof.ssa Angela Natale) 



62






Il progetto prevede uno scambio con una scuola statale tedesca di livello liceale. 

Nel liceo tedesco i ragazzi apprendono l’italiano come lingua straniera e la scuola ha 

attivato scambi con istituti italiani già da diversi anni. La fascia di età interessata è 16-17 

anni. 

Insegnante referente la prof.ssa Angela Natale – insegnante di Lingua e letteratura 

tedesca nel Liceo “Galilei” di Lanciano. 

Obiettivi dello scambio: 

• aumentare la motivazione per l’apprendimento della lingua tedesca; 

• interessare i ragazzi alle tematiche culturali dell’arte e della letteratura tedesca; 

• migliorare la competenza linguistica ; 

• conoscere da vicino stili di vita ed abitudini della Germania; 

• favorire il processo di integrazione in Europa. 

AREA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA 

PROGETTO: Patente ECDL (referente prof. Antonio Iarlori). 

Obiettivi: organizzazione e realizzazione dei corsi e degli esami per il conseguimento 

della Patente Informatica Europea del Computer (livello base) 

Attività: corsi pomeridiani di 20 ore cadauno per la preparazione ai 7 moduli che 

costituiscono la preparazione necessaria al conseguimento della patente; esami in sede. 

Classi coinvolte: tutte le classi. 

Periodi di realizzazione: intero anno scolastico. 

PROGETTO: Industrial design (referenti proff. Miccoli, Brugnoli, De Menna, Ronzitti) 

Finalità: stimolo della creatività, con analisi delle varie tematiche e rapporti con la 

committenza (simulata) fino alle problematiche derivanti dalla realizzazione finale del 

prodotto. 

Obiettivi: progettare, realizzare e produrre oggetti di vario uso. 

Destinatari: tutte le classi quarte 

Obiettivi formativi: sono legati al concetto di scuola-territorio, scuola-società e scuolalavoro. 



63






Metodologia: analisi del marketing e del concetto di nicchia (processi produttivi e di 

vendita). 

AREA UMANISTICA 

PROGETTO: Educazione giuridica (referente prof. Pietro Lannutti). 

Obiettivo: fornire agli alunni conoscenze fondamentali, non previste nelle discipline 

curricolari, relative alle norme dei diritti e dei doveri del buon cittadino e del corretto 

professionista. 

È indirizzato agli alunni del triennio, che verranno impegnati per tutto l’anno scolastico; 

le lezioni si svolgeranno di pomeriggio, con una media di un’ora a settimana. 

PROGETTO: Laboratorio teatrale e musicale (referente prof.ssa Rita Ammirati) 

Obiettivi: 

1. Consentire processi di apprendimento diversificati, manche mediante strumenti e 

linguaggi alternativi; 

2. Sviluppare la capacità di socializzazione; 

3. Potenziare le capacità espressive e logiche; 

4. Fare acquisire la padronanza del corpo e di un linguaggio chiaro e preciso; 

5. Valorizzare l’espressività mimica; 

6. Far ricercare nuove forme di espressione e di linguaggio per la comunicazione; 

7. Fare sperimentare le modalità di funzionamento del gruppo; 

8. Fare acquisire le capacità di analisi e di ascolto della musica. 

PROGETTO: Il quotidiano in classe (referenti i docenti di Materie letterarie delle classi 

partecipanti) 

Il progetto prevede la lettura sotto la guida del docente di lettere, di quotidiani di 

indirizzo generale ed economico che hanno aderito alle richieste in tal senso fatte dai 

docenti interessati. 

Obiettivi: 

1) avvicinare gli alunni ad una lettura più concreta della realtà sociale, economica e 

culturale nella quale vivono; 



64






2) accrescere le capacità di lettura critica di testi di varia natura, dai più facili ad i più 

complessi; 

3) favorire le attività di discernimento tra notizie superficiali e notizie sostanziali; 

4) avviare gli alunni alla formazione di un pensiero personale in ordine alle vicende si 

avverano intorno a loro. 

Il progetto ha la durata annuale. 

AREA DELL’ATTIVITÀ FISICA 

PROGETTO: Attività sportiva scolastica 2007/2008 (referente prof.ssa Marcella 

Cipolla) 

Progetto Ministeriale MIUR/Dipartimento per l’istruzione – Direzione Generale per lo 

Studente, uff. V (prot. 4688/a5) 

Obiettivo: indirizzare gli alunni alla pratica sportiva, con coinvolgimento generale di 

tutti gli alunni che si iscrivono. 

Attività: pomeridiane, tutti i giorni ad eccezione del sabato, dalle ore 14,30 alle 17,30. 

Sono previsti tornei d’istituto per calcetto, pallacanestro, pallavolo, sia maschile che 

femminile). 

LINEAMENTI PROGRAMMATICI INFORMATORI DELL'AZIONE 

DI ORIENTAMENTO CONDOTTA DAL NOSTRO LICEO 

Coerentemente con il significato del termine Orientare che deve essere assunto 

nell’ambiente scolastico (indirizzare un individuo nella scelta della professione e degli 

studi da intraprendere), il Liceo Scientifico G. Galilei intende l’orientamento – quale 

attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado costituisce parte integrante dei 

curricoli di studio e, più in generale , del processo educativo e formativo sin dalla scuola 

per l’infanzia…( Art. 1 del D.M. 487/97) 

Di conseguenza, nella realtà della scuola vengono condivisi obiettivi e finalità, svolte le 

azioni di seguito esposte: 

Orientare è educare. 



65






L’obiettivo che la scuola si pone nella sua azione orientativa riguarda la formazione di 

persone che abbiano capacità di scelta nell’immediato e nel futuro attraverso una 

verificata conoscenza di sé. L’intervento di orientamento tende quindi a configurarsi sia 

come l’insieme delle azioni didattiche atte a fungere da supporto nella costruzione 

dell’identità personale, sociale e professionale dell’individuo, sia come sistema di 

attività che mirano a sviluppare le attitudini al problem solving. Il primo assunto da 

rispettare in un progetto di orientamento è quello per cui non ci può essere educazione lì 

dove non c’è disposizione al cambiamento. Essere aperti al cambiamento significa 

essere in grado di mettere in discussione (in sincronia con lo sviluppo del processo 

educativo) i propri giudizi, le proprie attese ed aspettative. Questo è un tipo di percorso 

che il ragazzo deve fare insieme all’adulto, il quale è chiamato a rivestire il duplice ruolo 

di guida e Io-ausiliario. Favorendo lo sviluppo di tutta la persona, l’atto decisionale 

diventa il momento finale di un processo che il ragazzo compie al termine di un 

itinerario scolastico condotto insieme ai genitori, agli insegnanti, agli amici. Non ci può 

essere educazione se questa non apre al cambiamento: il mondo si presenta sempre più 

complesso e aiutando il ragazzo ad acquisire la disponibilità al cambiamento, lo si 

prepara a reagire positivamente alle richieste della società. 

Diventa allora importante, all’interno del compito istituzionale scolastico, aiutare gli 

allievi ad esplorare le aree interagenti con il nucleo della scelta, ciò perché questa è 

ipotizzata non come processo schematico di semplice abbinamento tra preparazione e 

possibilità offerte dal mondo della scuola e del lavoro, ma come un’area complessa che 

per ciascun individuo assume significati che attraversano livelli socioemotivi. In 

prospettiva dinamica orientare significa creare nelle persona l’attitudine ad individuare 

bisogni e difficoltà, attribuendo nome e significati più precisi alle indecisioni e alle 

confusioni che vive, ma anche può permettere a ciascuno di scoprire le proprie risorse ed 

imparare ad indagarle, non solo per la scelta scolastica, ma anche nelle dimensioni di 

ricerca e di decisione che la vita costantemente propone. 

Lineamenti programmatici informatori dell’azione di orientamento 

ORIENTAMENTO IN ENTRATA 

Obiettivi : 

• Approfondimento culturale e disciplinare. 

• Potenziamento delle capacità di riflessione sulla lingua. 

• Conoscenza dei corsi di studio proposti dal Liceo Scientifico G.Galilei. 



66






• Conoscenza dell’istituzione scolastica,delle strutture, degli spazi,delle 

opportunità. 

• Consapevolezza dell’environment socio-economico locale , nazionale, europeo. 

Destinatari : 

• alunni frequentanti la III classe della scuola media di 1° grado. 

• alunni frequentanti la II classe della scuola media di 1° grado. 

Metodologie utilizzate: 

• Incontri con gli alunni delle classi terze nelle varie sedi scolastiche delle 

Scuole Medie. 

• Laboratori mobili (presso le Scuole Medie) di varie discipline 

• Attività di laboratorio scientifico e linguistico presso la nostra sede 

• Partecipazione alla Settimana dell’orientamento 

• Partecipazione agli incontri organizzati dalle Scuole Medie per presentare ai 

propri allievi le offerte formative del territorio 

• Partecipazione al Macro progetto di orientamento coordinato dal Patto 

Territoriale Sangro-Aventino per la creazione di moduli verticali con le scuole 

Medie 

• Attività di orientamento rivolta ai genitori nell’ambito dell’iniziativa “Scuola 

aperta” 

Sviluppo cronologico delle attività legate all’orientamento in entrata: 

Ottobre , Novembre , Dicembre, Gennaio 

• Incontri informativi con gli alunni frequentanti le classi terze delle Scuole Medie 

del territorio. 

• Attività di Laboratorio svolta nelle strutture del Liceo con gli alunni frequentanti 

la classe terza della Scuola Media. 

• Laboratorio mobile di Latino, Lingua Tedesca e Matematica sviluppato nelle sedi 

delle Scuole Medie. 

• Partecipazione alla Settimana dell’orientamento organizzata dal Centro per 

l’impiego di Lanciano. 



67






• Partecipazione agli incontri organizzati dalle Scuole Medie per presentare ai 

propri allievi le offerte formative del territorio. 

• Partecipazione alle attività di elaborazione del Macro progetto per l’orientamento 

coordinato dal Patto Territoriale Sangro –Aventino. 

Febbraio, Marzo, Aprile 

• Implementazione del Macro progetto per l’orientamento attraverso lo sviluppo 

di moduli in verticale con le classi seconde delle Scuole Medie. 

• Approfondimento culturale e disciplinare condotto con gli alunni delle Scuole 

Medie che hanno scelto di iscriversi al Liceo Scientifico predisposto per 

garantire il passaggio tra i due ordini di scuola in modo più armonico. 

• Incontri con i docenti degli Istituti di 1° grado per predisporre un sistema di 

intervento finalizzato a valutare il possesso dei prerequisiti da parte dei loro 

alunni e a potenziare ulteriormente conoscenze e competenze pertinenti al 

corso di studi intrapreso. 

Maggio 

• Monitoraggio del profitto conseguito dagli alunni iscritti nelle classi prime e invio 

dei dati alle varie scuole di provenienza 

ORIENTAMENTO IN USCITA 

(N. B. Tutte le informazioni si trovano sul sito Internet, in allestimento) 

PIANO DELLE ATTIVITÀ PER L’ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO 

Fase I (Ottobre) 

Rilevazione dei bisogni attraverso la somministrazione di questionari agli alunni delle 

classi IV e V 

Fase II (Novembre – Gennaio) 

- Allestimento bacheca “News” 



68






- Ricerca e diffusione capillare dati utili e siti internet 

- Informazioni su scadenze e modalità di accesso a test d’ingresso 

- Rassegna stampa (analisi di testi specialistici sul mercato del lavoro) 

- Gennaio: Incontro con ex alunni del Liceo per referenze sulle difficoltà incontrate, 

sia dal punto di vista didattico che da quello logistico, nel frequentare le varie facoltà 

universitarie 

- Febbraio: somministrazione di test attitudinali (tipi di intelligenza) 

- Marzo: incontro con esperti dell’Istituto Europeo del Design di Roma; giornate 

dell’orientamento, con visita agli atenei di Urbino ed Ancona. 

AREA DEI SERVIZI PER GLI ALUNNI 

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE 

Per promuovere la valorizzazione degli alunni più bravi, compatibilmente con le risorse 

a disposizione, il Liceo predispone un duplice percorso organizzativo-didattico. 

Il primo, immediato, consiste nell’assegnazione di una borsa di studio ai quattro alunni, 

uno per ogni anno e relativamente ai primi quattro anni di corso, che, in base ai risultati 

ottenuti alla fine dell’anno scolastico, risultino i migliori. A parità di risultati, la borsa di 

studio verrà assegnata all’alunno con il reddito familiare inferiore. 

Il secondo, da iniziare nel prossimo anno scolastico, consiste nella predisposizione di 

una serie di interventi atti ad individuare gli alunni che abbiano particolari attitudini sia 

all’interno di specifiche aree disciplinari sia che abbiano spiccate doti di intelligenza 

specifica. 

C.I.C. CENTRO DI INFORMAZIONE E DI CONSULENZA 

Referente: prof.ssa Marcella Cipolla. 



69






Il C.I.C. si pone l'obiettivo di informare ed offrire consulenza sulle problematiche 

psichiche a tutti gli studenti del Liceo al fine di prevenire e sostenere lo sviluppo 

psichico dei ragazzi. 

L’incaricato del servizio incontra gli alunni, singolarmente, su richiesta dei medesimi, o 

per classi, per trattare tematiche di interesse individuale o collettivo o per stabilire una 

situazione di aiuto con gli alunni che ne presentassero l’esigenza. 

I. D. E. I. INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI INTEGRATIVI 

(ATTIVITÀ DI RECUPERO DEI DEBITI SCOLASTICI) 

Il recupero degli alunni che presentino debito formativo verrà effettuato in divers 

momenti. 

1) il primo corso, di recupero e/o di sostegno, verrà organizzato all’inizio 

dell’anno scolastico, per verificare se gli alunni promossi con debito 

formativo alla fine del passato a. s. hanno recuperato i debiti medesimi; 

2) il secondo corso, di recupero e/o di sostegno verrà organizzato dopo gli 

scrutini del primo quadrimestre. Gli alunni verranno riuniti in gruppi 

omogenei per livello di classe e/o per tipologia delle carenze manifestate ed 

assegnati a corsi di recupero (carenze gravi) o di sostegno (carenze lievi). A 

tali corsi verrà affiancata un’attività di sportello didattico, per mezzo della 

quale gli alunni potranno recuperare parti limitate di programma (lezione del 

giorno o, al massimo, unità didattica). 

3) Prima dell’inizio delle lezioni del prossimo anno scolastico verranno 

organizzati corsi di recupero per valutare se gli alunni che hanno presentato 

carenze alla fine dell’anno scolastico hanno colmato le medesime e possano 

quindi iscriversi all’anno successivo. 



70






ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE 

Le attività parascolastiche, i viaggi di istruzione e/o le visite guidate, organizzate per 

arricchire la formazione culturale degli studenti, sono programmate dai singoli consigli 

di classe, tenendo conto della programmazione di classe e privilegiando le mete aventi 

particolare rilevanza didattica, e successivamente deliberate dal Collegio dei docenti. 

L’approvazione delle mete da parte del Consiglio di classe impegna il medesimo a 

fornire il personale docente richiesto dalla normativa vigente per accompagnare la 

classe. 

L’istituzione scolastica è tenuta a svolgere d’ufficio gli atti e le operazioni 

amministrative richieste dall’organizzazione delle visite e dei viaggi di istruzione. 

Le attività parascolastiche saranno effettuate in periodi dell'anno non coincidenti con 

momenti cruciali dell'attività didattica. 

CONSEGUIMENTO DEL PATENTINO PER LA MOTO 

In ottemperanza alla normativa vigente, il Liceo, con il patrocinio del Comune di 

Lanciano, organizza corsi pomeridiani, tenuti da personale specializzato (vigili urbani), 

per imparare tutte le regole e verificare il proprio livello di apprendimento in vista del 

conseguimento del Certificato di Idoneità alla Guida del Ciclomotore da parte degli 

alunni che ne facciano richiesta. 

Il corso è completamente gratuito per quel che riguarda la parte teorico-pratica. 



71

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