21.05.2013 Views

LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

5 L’Italia e la ripresa<br />

<strong>Il</strong> r<strong>Il</strong>ancIo sI sostIene<br />

con una doppIa mossa<br />

Aiutare l’attività produttiva e la domanda interna per tre<br />

o quattro trimestri in attesa che riparta il ciclo mondiale<br />

di Renato Brunetta<br />

Gli analisti in tutto il mondo s’interrogano sui tempi della ripresa. La<br />

recessione sta decelerando? Siamo vicini alla risalita? Le risposte<br />

non sono omogenee e soprattutto sono molto volatili. I governi si<br />

pongono le stesse domande. Ma, a differenza degli analisti, i governi<br />

sono chiamati a influire su queste previsioni e quindi a dare risposte condizionate,<br />

cioè in parte dipendenti dalle politiche messe in atto. In parte, perché<br />

l’effettiva capacità dei governi d’influire sulla crescita economica è scarsa,<br />

soprattutto per quella di lungo periodo.<br />

È maggiore la capacità d’influenzare la congiuntura, soprattutto se essa è<br />

di tipo asimmetrico, se cioè colpisce un singolo paese o un’area del mondo.<br />

Ma è limitata se la recessione è globale, come nel caso che stiamo vivendo,<br />

e se, com’è il caso dell’Italia, il paese è una piccola economia aperta, fortemente<br />

integrata nei mercati internazionali. Non si tratta di una premessa per<br />

l’inazione della politica, ma al contrario per una lettura oggettiva dei dati<br />

della recessione al fine di condizionarne, per quanto possibile, l’evoluzione<br />

futura con politiche appropriate.<br />

I dati, anche quelli appena forniti dall’Istat relativi al primo trimestre dell’anno<br />

in corso sul Pil e le sue componenti di domanda, ci dicono che la recessione<br />

è grave, ma è nell’ordine delle recessioni conosciute negli anni 70. I dati<br />

confermano che l’Italia sta subendo l’impatto della crisi mondiale attraverso<br />

due canali principali: il collasso del commercio internazionale e la crisi finanziaria<br />

che ha determinato un restringimento del credito. Questo impatto si legge,<br />

nei dati congiunturali italiani, nella caduta delle esportazioni, conseguenza<br />

del crollo della domanda mondiale, e nella forte flessione degli investimenti,<br />

scoraggiati dall’incertezza sulla domanda futura e frenati dalle difficoltà di finanziamento.<br />

Nei dati si legge anche l’effetto del ciclo delle scorte che accentua<br />

la flessione della produzione nelle fasi di riduzione della domanda.<br />

I governi, presi singolarmente, possono cercare d’influenzare la domanda<br />

interna, cioè i consumi e investimenti interni, non quella estera. I consumi delle<br />

famiglie sono certamente diminuiti, ma in misura limitata tenuto conto dell’ampiezza<br />

della recessione. Negli ultimi tre trimestri di recessione essi hanno<br />

contribuito per meno di un quarto alla flessione del Pil, pur rappresentando la<br />

componente di maggior peso della domanda interna. La relativa tenuta dei consumi<br />

è spiegata dal fatto che i cosiddetti redditi fissi, cioè i redditi rappresentati<br />

da salari e pensioni, non sono colpiti dalla crisi, ma sono previsti al contrario<br />

crescere in termini reali grazie alla flessione del tasso d’inflazione.<br />

96<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong> <strong>LE</strong>ZIONI <strong>PER</strong> IL FUTURO

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!