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LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

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3 Lo specchio della storia<br />

me Jackson. Sul finire del Settecento, per un giovanotto ambizioso della frontiera<br />

le vie del successo passavano dalla speculazione fondiaria, dal diritto o dall’esercito,<br />

e Jackson le aveva percorse tutte e tre. Nel 1795, aveva trascorso tre settimane a<br />

Philadelphia cercando di vendere una proprietà di migliaia di ettari sulla frontiera.<br />

Finalmente trovò un acquirente che lo pagò con una cambiale che Jackson usò<br />

per comprare rifornimenti ai carri. Poco tempo dopo, i fornitori di queste merci<br />

lo informarono che gli toccava saldare lui il conto perché il suo cliente aveva fatto<br />

bancarotta. <strong>Il</strong> debito depresse le prospettive economiche di Jackson a lungo e gli<br />

lasciò una diffidenza duratura contro gli strumenti cartacei di scambio.<br />

Come Jefferson, che per quasi ogni altro aspetto aveva una mente più raffinata,<br />

Jackson giunse a ritenere la cartamoneta al meglio l’inaffidabile creatura<br />

di un capriccio finanziario (chi ci faceva affidamento non sapeva mai quanto<br />

ne avrebbero potuto scontare) e<br />

Demolendo la Banca<br />

degli Stati Uniti,<br />

Jackson sperava di liberare<br />

la repubblica da quella che,<br />

insisteva a dire, era la grande<br />

truffa della cartamoneta<br />

50<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong> <strong>LE</strong>ZIONI <strong>PER</strong> IL FUTURO<br />

al peggio lo strumento prediletto<br />

di una cospirazione per rendere<br />

schiavi attraverso il debito. Le<br />

monete d’argento avevano circolato<br />

nel paese prima e dopo l’indipendenza,<br />

e per le transazioni,<br />

un populista altrettanto sincero<br />

di come lo descriveva la sua<br />

pubblicità elettorale, preferiva<br />

qualcosa che si potesse mordere.<br />

Perciò da presidente Jackson<br />

ingannò volutamente il paese sui mali della Banca monopolistica degli Stati<br />

Uniti, proclamò che non era soltanto un’interposizione anticostituzionale tra il<br />

governo eletto e il popolo, ma anche che era venuta meno alla sua responsabilità<br />

di creare una cartamoneta fidata in tutta la repubblica.<br />

Date le condizioni instabili dell’America attorno al 1830, la carta stampata<br />

dalla Banca degli Stati Uniti era di gran lunga il mezzo di transazione più affidabile<br />

dal Maine alla Louisiana. Ma Jackson era convinto che la Banca doveva<br />

morire, altrimenti la democrazia americana sarebbe sempre stata infettata<br />

dalle sue macchinazioni. Era in corso una lotta tra valori rurali e urbani, e in<br />

palio c’era l’anima economica del paese. Per certi versi era uno scontro altrettanto<br />

portentoso di quello tra il Sud schiavista e il Nord libero, perché andava<br />

al cuore di quello che l’America doveva essere: un luogo di piccole comunità<br />

rette dalla semplicità e dalla trasparenza, o una macchina autonoma di crescita<br />

economica e di potere illimitato: Field of Dreams o Citizen Kane?<br />

Jefferson, di cui Jackson affermava di essere un apostolo, aveva indicato la<br />

linea: nella genuinità del paese risiedevano le forme più pure della virtù sociale.<br />

«Coloro che lavorano la terra sono i prescelti da Dio», aveva dichiarato in una<br />

delle sue fulminanti escursioni nella pietas. Le città d’altro canto erano paludi<br />

“pestilenziali” di seducente lusso. Ma Jackson superò il suo maestro. Non era<br />

così ingenuo da immaginare che l’indebitamento accumulato in due guerre<br />

americane contro gli inglesi sarebbe scomparso da sé e capiva, a modo suo, la<br />

necessità di una banca centrale per gestire i titoli senza i quali il governo non<br />

sarebbe stato in grado di operare (un quarto del debito nazionale era in mani<br />

straniere). Ma per sovrintendere a tali operazioni credeva anche che il Tesoro,<br />

sotto il controllo di designati eletti, fosse l’ente più democratico. Così fece della<br />

liquidazione della Banca degli Stati Uniti un perno della propria presidenza.<br />

Distruggendo la Banca, Jackson sperava di liberare la repubblica di quello<br />

che, insisteva a dire, era la grande truffa della cartamoneta. Nel discorso di<br />

commiato, parlò con eloquenza della necessità di preservare l’Unione contro il<br />

separatismo Nord-Sud che la minacciava, ma parlò con accalorata passione del

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