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LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

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2 Le accuse e i colpevoli<br />

troppo facilmente allo scaricabarile con politici e regolatori. Invece di studiare<br />

i dettagli del mercato del credito, hanno cercato di cavarsi dall’impiccio con<br />

facilità usando facili riferimenti al problema del moral hazard causato dai politici<br />

e a quello della regolamentazione.<br />

<strong>Il</strong> moral hazard avviene quando le banche e le altre istituzioni finanziarie<br />

sanno che i politici, di fronte a una crisi, le salveranno. Questo ovviamente<br />

le incoraggia a prendere rischi molto maggiori di quanto sarebbe prudente e<br />

ottimale dal punto di vista del sistema economico nel suo complesso.<br />

<strong>Il</strong> moral hazard è un vecchio cavallo di battaglia degli economisti, che generalmente<br />

si oppongono ai salvataggi bancari. Salvo poi criticare i policy makers<br />

per non avere salvato Lehman Brothers, causando il caos che è seguito al 14<br />

settembre. Ma molti economisti hanno cambiato idea sul mancato salvataggio<br />

di Lehman Brothers proprio perché non si erano resi conto di cosa comportasse<br />

lasciar fallire una banca di investimento in un mercato del credito completamente<br />

cambiato. Proprio perché avevano una vaga idea dell’estensione e<br />

del ruolo del mercato dei cds, pochissimi economisti si erano resi conto delle<br />

conseguenze quasi fatali che vi sarebbero state nel mercato dei cds.<br />

Alle prime avvisaglie di difficoltà, gli economisti hanno anche cercato di salvarsi<br />

con frasi del tipo «gli eccessi nel mercato del credito possono essere corretti<br />

con un’appropriata regolamentazione». Ma fino al 2006, finché Greenspan e poi<br />

Bernanke erano nettamente contrari a qualsiasi regolamentazione, dove erano gli<br />

economisti? Se i politici avessero tentato d’imporre più regolamentazione, cosa<br />

avrebbero detto gli economisti? Ma soprattutto, pochi economisti hanno avuto<br />

il coraggio di sporcarsi le mani dicendo esattamente quale regolamentazione si<br />

sarebbe dovuta imporre. Né poteva essere altrimenti, perché la stragrande maggioranza<br />

aveva una comprensione così limitata degli aspetti tecnici da non poter<br />

offrire suggerimenti competenti in materia di regolamentazione.<br />

È stato anche facile per gli economisti scaricare le colpe sulla Greenspan<br />

put. Ma tutto questo ex post. Dove erano gli economisti quando il mondo inneggiava<br />

a Greenspan come il salvatore dell’economia mondiale?<br />

L’autore insegna Politica economica e monetaria all’Università Bocconi ed è editorialista del <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong><br />

Le PaROLe chIave<br />

Sistema bancario ombra<br />

<strong>Il</strong> sistema bancario ombra riguarda tutte quelle<br />

parti del sistema finanziario che sono fuori<br />

dall’area della vigilanza bancaria. Si tratta<br />

di fondi specializzati nel mercato monetario,<br />

intermediari di valori mobiliari, hedge fund e<br />

altre istituzioni finanziarie, che hanno potuto<br />

svilupparsi nell’ultima decade in un contesto<br />

di deregulation e di debole vigilanza su scala<br />

globale. E’ un sistema risultato destabilizzante<br />

per i mercati finanziari a causa della scarsa<br />

trasparenza di intere categorie di prodotti<br />

estremamente complessi, dell’utilizzo di società<br />

veicolo fuori bilancio da parte delle banche,<br />

dell’eccessivo affidamento sulle valutazioni delle<br />

agenzie di rating e dell’apparente dispersione<br />

del rischio. Insomma, sfruttando assenze,<br />

omissioni e cavilli delle norme di vigilanza,<br />

questo sistema bancario ombra era andato<br />

proliferando negli anni prima della crisi (ed era<br />

stato lasciato proliferare). In America, all’inizio<br />

33<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong> <strong>LE</strong>ZIONI <strong>PER</strong> IL FUTURO<br />

del 2007, gli attivi del sistema finanziario<br />

ombra erano superiori a 10 trilioni (migliaia di<br />

miliardi) di dollari, più dell’attivo detenuto dal<br />

sistema bancario tradizionale.<br />

azzardo morale<br />

<strong>Il</strong> termine deriva dal settore assicurativo. Gli<br />

assicurati talvolta possono essere spinti a<br />

comportamenti rischiosi se credono che sarà<br />

impossibile per le compagnie assicurative<br />

verificare eventuali casi di dolo o negligenza.<br />

Gli operatori economici negli ultimi anni si sono<br />

in molti casi sentiti incentivati a intraprendere<br />

comportamenti temerari poiché pensavano che<br />

i costi di un eventuale esito negativo di queste<br />

scelte sarebbero ricaduti sulla collettività o su<br />

altre categorie di operatori. Per molte banche,<br />

la grande dimensione è stata poi determinante<br />

nell’azzardo morale: convinte di essere “troppo<br />

grandi per fallire” e che lo stato avrebbe agito a<br />

tutela dei risparmiatori.

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