LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore
LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore
LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
2 Le accuse e i colpevoli<br />
ad esempio, quasi tutti si aspettavano che la prossima crisi sarebbe stata innescata<br />
dal grande e persistente deficit delle partite correnti Usa, che avrebbe accelerato il<br />
collasso del dollaro. Invece è stata l’eccessiva cartolarizzazione dei mutui subprime<br />
americani, inaspettatamente, a dare il via all’attuale crisi di solvibilità. Quando da<br />
un contesto economico eccezionalmente positivo emerge una bolla, una propensione<br />
innata della natura umana incoraggia una febbre speculativa che si autoalimenta,<br />
cercando nuove aree inesplorate e ad alta leva finanziaria. I titoli garantiti da ipoteca<br />
sono stati spezzettati in obbligazioni Cdo, e poi in obbligazioni Cdo al quadrato.<br />
La febbre speculativa crea nuove autostrade per l’eccesso, fino a quando il castello<br />
di carte crolla. Che cos’è che alla fine ne provoca la caduta? La realtà. Un evento<br />
sconvolge i mercati quando contraddice il senso comune sul presunto funzionamento<br />
del mondo della finanza. L’incertezza conduce a un drammatico disimpegno<br />
da parte della comunità finanziaria, che quasi immancabilmente comporta vendite<br />
e, di conseguenza, prezzi più bassi per<br />
prodotti e attività. Possiamo spiegare<br />
con modelli economici la fase dell’euforia<br />
e la fase della paura del ciclo del<br />
business: hanno parametri piuttosto<br />
diversi. Ma non siamo mai riusciti<br />
a trovare modelli economici efficaci<br />
per illustrare la transizione dall’euforia<br />
alla paura. Non dico che le Banche<br />
centrali non siano in grado di disinnescare una bolla. Ma la mia esperienza è che,<br />
a meno che la politica monetaria non schiacci l’attività economica e, per esempio,<br />
assorba il grosso dell’incremento dei profitti o delle rendite, le misure per far sgonfiare<br />
le bolle sul nascere sono destinate a fallire. Non so di nessun caso in cui una<br />
politica monetaria graduale sia riuscita a disinnescare una bolla. Rimettere in piedi<br />
il sistema bancario americano è un requisito chiave per un riequilibrio globale.<br />
L’acquisto da parte del Tesoro Usa di 250 miliardi di dollari (185 miliardi di euro) di<br />
azioni privilegiate di banche commerciali americane nell’ambito del programma di<br />
salvataggio delle attività in crisi (conseguente alla dichiarazione d’insolvenza della<br />
Lehman Brothers) è stato oggettivamente efficace nel ridurre il rischio d’insolvenza<br />
delle banche Usa. Ma, a partire da metà gennaio, senza ulteriori investimenti da<br />
parte del Tesoro, i progressi si sono bloccati. Per ripristinare il credito da parte delle<br />
banche servirà un’ingentissima infusione di capitali da fonti pubbliche o private.<br />
L’analisi degli stati patrimoniali consolidati delle banche statunitensi suggerisce<br />
una perdita potenziale di almeno 1.000 miliardi di dollari (735 miliardi di<br />
euro) rispetto al valore da libro storico (12mila miliardi di dollari, 8.800 miliardi<br />
di euro) degli asset delle banche commerciali Usa. Alla fine del 2008 erano stati<br />
cancellati circa 500 miliardi di dollari (365 miliardi di euro), con altrettanti ancora<br />
da riconoscere. Ma coprire questi ultimi 500 miliardi non basterà a incoraggiare<br />
la normale attività di prestito se chi investe nelle passività delle banche esigerà,<br />
come sospetto, altri 3-4 punti percentuali d’“imbottitura” nel rapporto tra capitale<br />
proprio e attività. A quanto sembra, quindi, servono 850 miliardi di dollari (625<br />
miliardi di euro) e più. Una parte viene fornita dall’incremento del cash flow<br />
delle banche. Un’inversione di rotta dei prezzi delle azioni a livello mondiale<br />
potrebbe garantire una fetta ancora maggiore. Ma rimane comunque un grosso<br />
buco da riempire, probabilmente con finanziamenti del Tesoro. È troppo presto<br />
per valutare le più recenti iniziative (Public-Private Investment Program) del<br />
Tesoro Usa, ma la speranza è che riescano a rimuovere gran parte del pesante<br />
fardello d’attività non liquide in mano alle banche.<br />
L’autore è l’ex presidente della Federal Reserve: il testo è stato pubblicato dal Financial Times nell’ambito<br />
di un dibattito sul futuro del capitalismo.<br />
23<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong> <strong>LE</strong>ZIONI <strong>PER</strong> IL FUTURO<br />
L’ESUBERANZA<br />
La febbre speculativa<br />
crea autostrade per l’eccesso,<br />
poi tutto crolla