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LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

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7 La terapia per la finanza<br />

per conseguire la stabilità dei prezzi, e dall’altro le iniezioni di liquidità<br />

sono state usate per stabilizzare il mercato monetario. Ogni misura è stata<br />

adottata e giustificata pubblicamente in modo da mantenere distinti i due<br />

obiettivi. Nell’insieme, l’esperienza indica che il tasso d’interesse e gli<br />

strumenti macroprudenziali sono piuttosto complementari e non fanno<br />

sorgere conflitti d’interesse...<br />

<strong>Il</strong> Rapporto de Larosière ha optato per il Modello 1. Ha suggerito la creazione<br />

di un Consiglio europeo del rischio sistemico (Cers), nell’ambito della<br />

Bce. <strong>Il</strong> consiglio generale della Bce è formato dai governatori delle banche<br />

centrali dei 27 stati membri dell’Unione europea, più il presidente e il vicepresidente<br />

della Bce. <strong>Il</strong> Consiglio sarebbe aperto a una serie di osservatori,<br />

come la Commissione, le tre autorità che stanno per essere create a partire<br />

dai tre Comitati Lamfalussy (per banche, mercati e assicurazioni), e le 27<br />

autorità di vigilanza nazionali. <strong>Il</strong> Cers potrebbe emettere raccomandazioni<br />

miranti a identificare e a correggere vulnerabilità sistemiche, mentre le autorità<br />

di vigilanza nazionali sarebbero responsabili della loro applicazione.<br />

Come ho detto in precedenza, questo modello genera problemi di uniformità<br />

di trattamento all’interno del mercato unico. L’esperienza degli ultimi anni<br />

ha mostrato che le autorità nazionali tendono a usare a propria discrezione<br />

il margine di manovra lasciato dalla legislazione europea. Ciò potrebbe accadere<br />

anche nel caso delle raccomandazioni del Cers. Infine il Rapporto de<br />

Larosière non ha previsto disposizioni separate per la zona euro. Saremmo<br />

quindi nella strana situazione in cui i paesi che non hanno adottato l’euro<br />

avranno due livelli di analisi e di decisione sul rischio sistemico, uno a livello<br />

dell’Unione Europea e l’altro a livello nazionale, mentre i paesi della zona<br />

euro avranno solo quello dell’Unione europea. A meno che, com’è ovvio, la<br />

Bce non decida di colmare il vuoto e di emettere essa stessa raccomandazioni<br />

specifiche per la zona euro e per i paesi che vi partecipano. Una proposta<br />

chiave contenuta nel Rapporto de Larosière è l’obbligo per i supervisori microprudenziali<br />

nazionali di fornire alla Bce tutte le informazioni necessarie<br />

per l’analisi dei rischi per conto del Cers.<br />

Tra il Rapporto de Larosière e le Conclusioni del Consiglio europeo appena<br />

adottate c’è stata una lunga discussione tra i paesi membri, basata su<br />

una proposta della Commissione. I principali contenuti sono stati conservati.<br />

<strong>Il</strong> Comitato - e non più il “Consiglio” - per il rischio sistemico (Cers) ha il<br />

potere di fare raccomandazioni, ma non di applicare direttamente i provvedimenti.<br />

Si appoggerà analiticamente e logisticamente alla Bce. Quest’autunno<br />

la Commissione presenterà proposte che preciseranno ulteriormente i nuovi<br />

dispositivi istituzionali. Occorre infatti altro lavoro per elaborare nei dettagli<br />

il quadro istituzionale del Cers, nonché per le nuove autorità europee incaricate<br />

della supervisione microprudenziale.<br />

La crisi recente ha dimostrato l’importanza di poter disporre di una supervisione<br />

macroprudenziale per promuovere la stabilità finanziaria. C’è molto<br />

da fare per attrezzare le istituzioni competenti con gli strumenti analitici in<br />

grado di valutare e monitorare il rischio sistemico e con una cassetta degli<br />

attrezzi adeguata per contenere tali rischi.<br />

Più passa il tempo, e più i mercati finanziari mostrano segni di stabilizzazione,<br />

più emerge il rischio che sfumi il senso d’urgenza per le riforme. Più<br />

si rafforzano le tendenze nazionalistiche e le gelosie istituzionali. Aumentano<br />

le forze che vogliono mantenere lo status quo. Se tali forze non vengono contrastate<br />

con fermezza, questa crisi potrebbe diventare un’occasione persa. E<br />

la prossima crisi potrebbe farsi più vicina.<br />

L’autore fa parte del comitato esecutivo della Banca centrale europea<br />

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<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong> <strong>LE</strong>ZIONI <strong>PER</strong> IL FUTURO

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