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LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

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6 <strong>Il</strong> pendolo tra stato e mercato<br />

<strong>Il</strong> clIma Insegna:<br />

è ora dI pIanIfIcare<br />

Le privatizzazioni in molti paesi hanno semplicemente spremuto<br />

quello che c’era da spremere senza fare investimenti veri<br />

Intervista ad Anthony Giddens<br />

di Leonardo Maisano<br />

Torna il pensiero lungo. La crisi del credito corre incontro a quella<br />

ambientale e segna la fine del pensiero corto che ha dominato l’ultimo<br />

trentennio sotto le spinte del riformismo radicale thatcheriano e<br />

reaganiano. L’incrociarsi del credit crunch con l’emergenza climatica<br />

finirà per accelerare una presa di coscienza collettiva che ancora manca. È una<br />

speranza quella di Anthony Giddens, distratto dalla Terza Via e concentrato<br />

sull’unica via che immagina dispiegarsi davanti all’umanità, quella della lotta<br />

contro il cambiamento del clima.<br />

<strong>Il</strong> sociologo settantunenne, ex direttore della London School of Economics<br />

e oggi Pari del Regno, che ha scandito - con la Terza Via appunto - le linee guida<br />

del socialismo riformato adottato da Tony Blair, si dedica ora a mettere ordine<br />

nelle priorità che affollano la mente umana. <strong>Il</strong> paradosso di Giddens, che<br />

lui stesso illustra in questa chiacchierata e che analizza nel suo ultimo libro<br />

(The politics of climate change, Polity books), significa che la vera lezione per<br />

il futuro è trasformare quello che oggi è un retropensiero - la crisi climatica<br />

- nel pensiero dominante, senza attendere che sia troppo tardi.<br />

È così?<br />

Sì, ma procediamo per gradi. Lezioni per il futuro, mi domanda? Bene, la priorità<br />

è tornare a politiche di lungo respiro per liberarsi dai retaggi della deregulation<br />

che poneva l’accento sui problemi da risolvere con una prospettiva a<br />

breve. Pensi a come sono state fatte le privatizzazioni in molti paesi. Hanno<br />

semplicemente spremuto quello che c’era da spremere senza fare investimenti<br />

a lungo termine, neppure dov’era indispensabile come nel settore energetico.<br />

Ora è necessario tornare alla pianificazione.<br />

Una parola pericolosa in politica economica. In distonia netta con il<br />

New labour che lei ispirò a Tony Blair...<br />

La Terza Via aveva un sottotitolo: il rinnovo della socialdemocrazia. Un concetto<br />

valido oggi come allora. <strong>Il</strong> New Labour si è ispirato a esso e, come sempre in<br />

politica, ha anche compiuto errori determinati spesso dalle circostanze. Quando<br />

parlo di pianificazione, comunque, non mi riferisco al piano degli anni 60,<br />

ma mi appello all’elaborazione più sofisticata del concetto. In politica ambientale<br />

dobbiamo anticipare il prossimo ventennio, ma ora dobbiamo fare lo stesso<br />

nella più ampia accezione economico-finanziaria: in entrambi i casi si apre lo<br />

spazio per il ritorno della mano pubblica. L’uscita dalla recessione lo impone<br />

con maggior decisione. L’investimento in tecnologie moderne rappresenta il<br />

132<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong> <strong>LE</strong>ZIONI <strong>PER</strong> IL FUTURO

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