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LE IDEE PER BATTERE LA CRISI - Shopping24 - Il Sole 24 Ore

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5 L’Italia e la ripresa<br />

soprattutto in America, Regno Unito, Giappone e Svizzera le banche centrali<br />

hanno abbassato i tassi d’interesse a breve vicino allo zero. Ma non<br />

c’è ancora quel messaggio chiaro ed esplicito che aiuterebbe a invertire le<br />

aspettative: la deflazione - ecco il messaggio da far passare - è il nostro nemico<br />

e per combatterlo siamo pronti a quello che gli americani chiamano un<br />

reflationary shock. Ce lo insegnano le grandi crisi del passato, e le strategie<br />

attuate per il loro superamento. Ci insegnano quanto la deflazione possa<br />

essere dannosa e quanto serva uno shock inflazionistico per porre fine alle<br />

aspettative deflattive e rilanciare la crescita.<br />

Dal ’29 al ’33 i prezzi, a causa della deflazione, calarono del 27 per cento.<br />

Poi un contributo decisivo per superare la Grande Depressione venne dalla<br />

decisione dell’amministrazione Roosevelt di aumentare tra il ’33 e il ’34 il<br />

prezzo dell’oro fino a 35 dollari per oncia. Questa mossa portò a una svalutazione<br />

della moneta americana e a un aumento dei prezzi di tutti i generi - in<br />

particolare quelli agricoli - che diede una spinta straordinaria per rendere i<br />

debiti meno onerosi e far riprendere l’economia. Qualcosa di analogo è avvenuto<br />

nel caso della depressione svedese del ’92, quando un deprezzamento<br />

della moneta mise fine a un anno di pericoloso declino. Al contrario il Giappone,<br />

negli anni 90, ha trascinato la sua spirale depressiva anche perché la<br />

Banca nipponica, pur portando i tassi a zero, si è mossa con tale prudenza e<br />

riluttanza da non invertire le aspettative.<br />

Qualche settimana fa l’economista americano Allan Meltzer, dicendosi<br />

preoccupato per l’inflazione, notava che «nessun paese, affrontando enormi<br />

disavanzi di bilancio, la rapida crescita dell’offerta monetaria e la prospettiva<br />

di una costante svalutazione, ha mai sperimentato la deflazione. Questi fattori<br />

- concludeva - sono messaggeri d’inflazione». <strong>Il</strong> Nobel Paul Krugman gli<br />

ha risposto con un semplice grafico sulla “decade perduta” del Giappone, che<br />

appunto evidenziava la tendenza deflazionistica in quelle condizioni. Lezioni<br />

dalla storia, appunto. Una lezione che dobbiamo saper ascoltare oggi che<br />

abbiamo di nuovo davanti quel dilemma: “inflazione o deflazione?”.<br />

I prezzi nel mirino della Federal Reserve<br />

Variazione annuale (in %) dell’inflazione negli Stati Uniti dal 1960 a oggi.<br />

Cronologia dei presidenti Fed e delle fasi di recessione economica<br />

(,<br />

('<br />

,<br />

'<br />

Periodo di recessione<br />

William McC.<br />

Martin Jr.<br />

Arthur F.<br />

Burns<br />

G.Wm.<br />

Miller<br />

Fonte: Bureau of Labor Statistics e Federal Reserve Board<br />

Paul A.<br />

Volcker<br />

109<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> <strong>Ore</strong> <strong>LE</strong>ZIONI <strong>PER</strong> IL FUTURO<br />

$(#*<br />

È il tasso di inflazione<br />

annualizzato al maggio 2009.<br />

È il ribasso più imponente<br />

registrato dall’aprile del 1950,<br />

dovuto principalmente al crollo<br />

del 27,3% dei prezzi dell’energia<br />

Alan<br />

Greenspan<br />

Ben S.<br />

Bernanke

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