SPREAD IV Edizione - Sintesi e Raccomandazioni - ANCE
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92<br />
<strong>SPREAD</strong> – Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion<br />
Ictus cerebrale: Linee guida italiane<br />
<strong>Sintesi</strong> 14-33<br />
L’informazione e l’educazione sulla malattia e sui giusti comportamenti<br />
da tenere, se fatte con un linguaggio e con studi<br />
adeguati, in luoghi strutturati e con tempi programmati, può<br />
essere utile in ogni fase della malattia.<br />
Sono necessari nuovi studi per individuare quale tipo di informazione<br />
e con quali modalità è più corretto che sia effettuata.<br />
Nella progettazione di questi studi è necessario coinvolgere i<br />
malati e i caregiver.<br />
Raccomandazione 14.81 Grado A<br />
L’intervento educativo ed informativo porta risultati positivi<br />
nella conoscenza della malattia ictus da parte dei<br />
pazienti e dei familiari.<br />
È indicato organizzare tale intervento nel tempo con<br />
sedute periodiche alle quali dovrebbero partecipare<br />
pazienti, caregiver e team interdisciplinare.<br />
Raccomandazione 14.82 Grado D<br />
È indicato creare luoghi e programmare tempi strutturati<br />
sin dall’inizio della fase acuta, fino al reinserimento sociale,<br />
per favorire l’incontro, la discussione e la collaborazione.<br />
Raccomandazione 14.83 Grado D<br />
È indicato programmare azioni dirette a favorire l’educazione<br />
e la partecipazione del caregiver e del paziente<br />
all’attività di cura, al fine di migliorare il benessere psichico<br />
del soggetto colpito da ictus e, facilitare il processo di<br />
riabilitazione.<br />
Raccomandazione 14.84 Grado D<br />
È indicato fornire un recapito telefonico, affidato ad operatori<br />
competenti, destinato ai malati ed ai familiari di<br />
pazienti colpiti da ictus, al fine di realizzare interventi programmati<br />
e di fornire chiarimenti in caso di necessità.<br />
stesura 15 marzo 2005<br />
<strong>Sintesi</strong> e <strong>Raccomandazioni</strong> 93<br />
COMPLICANZE PSICO-COGNIT<strong>IV</strong>E DELL’ICTUS<br />
Raccomandazione 15-1 Grado C<br />
L’utilizzo di benzodiazepine e neurolettici non è indicato,<br />
se non in casi selezionati, nel trattamento dei disturbi psichiatrici<br />
post-ictali, in quanto potrebbero condizionarne il<br />
recupero.<br />
<strong>Sintesi</strong> 15-1<br />
Un episodio depressivo che insorge entro 6-12 mesi dopo un<br />
ictus è evento frequente. Si stima che un disturbo dell’umore<br />
si verifichi in circa il 30% dei sopravvissuti, anche se esiste<br />
una notevole variabilità fra studio e studio, legata a problematiche<br />
diagnostico-metodologiche.<br />
<strong>Sintesi</strong> 15-2<br />
Formulare una diagnosi di depressione post-ictus richiede<br />
attenzione, in quanto esiste un elevato rischio di sovrastima e<br />
di sottostima diagnostica, in parte attribuibile alla presenza di<br />
sintomi somatici ed in parte alle differenti modalità di approccio<br />
degli esaminatori.<br />
<strong>Sintesi</strong> 15-3<br />
Disturbi neuropsicologici quali afasia, anosognosia, emidisattenzione<br />
e deterioramento cognitivo possono influire sia sulla<br />
possibilità di comunicazione sia sull’attendibilità delle risposte<br />
dei pazienti con depressione post-ictus.<br />
Raccomandazione 15.2 Grado C<br />
Per la diagnosi clinica di depressione post-ictus è indicato,<br />
oltre al DSM-<strong>IV</strong>-TR, abitualmente utilizzato per la classificazione<br />
dei disturbi dell’umore, un approccio clinico<br />
multidimensionale (colloquio con il paziente, con i familiari,<br />
personale non medico, test e scale specifici).<br />
<strong>Sintesi</strong> 15-4<br />
Le comuni scale di derivazione psichiatrica si sono dimostrate<br />
equivalenti nel valutare la presenza di depressione post-ictus,<br />
anche se viene suggerita l’adozione di limiti specifici di classificazione,<br />
più bassi degli usuali.<br />
Raccomandazione 15.3 Grado C<br />
È indicato utilizzare le scale di valutazione di derivazione<br />
psichiatrica essenzialmente per la quantificazione ed il<br />
monitoraggio dei sintomi della depressione post-ictus.<br />
stesura 15 marzo 2005