SPREAD IV Edizione - Sintesi e Raccomandazioni - ANCE
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<strong>SPREAD</strong> – Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion<br />
Ictus cerebrale: Linee guida italiane<br />
<strong>Sintesi</strong> 14-11<br />
L’emi-inattenzione spaziale influenza negativamente il recupero<br />
delle prestazioni motorie.<br />
<strong>Sintesi</strong> 14-12<br />
Gradi intermedi di perdita dell’autonomia e l’acquisizione del<br />
controllo del tronco si associano ad una maggiore efficacia del<br />
trattamento riabilitativo.<br />
Raccomandazione 14.5 Grado D<br />
Nella progettazione del trattamento riabilitativo, è indicato<br />
realizzare un bilancio funzionale, utilizzando scale diffuse<br />
e validate, con particolare attenzione ad alcuni elementi<br />
di valutazione, quali il controllo del tronco.<br />
Raccomandazione 14.6 Grado D<br />
Nella valutazione del paziente da sottoporre a trattamento<br />
riabilitativo è indicato verificare precocemente l’eventuale<br />
esistenza di depressione del tono dell’umore, utilizzando<br />
un approccio multidimensionale per la diagnosi e scale<br />
quantitative di valutazione e monitoraggio dei sintomi, al<br />
fine di correggere le possibili influenze sfavorevoli sull’attività<br />
riabilitativa e sulla qualità della vita del paziente.<br />
<strong>Sintesi</strong> 14-13<br />
Alla luce dei servizi garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale,<br />
l’estrazione socioeconomica del soggetto colpito da ictus non<br />
dovrebbe rivestire un ruolo predittivo ai fini del recupero. La<br />
presenza di una rete di rapporti familiari e sociali favorisce il<br />
rientro a domicilio e previene il decadimento delle abilità funzionali<br />
nel lungo termine. Il coinvolgimento del caregiver nella<br />
realizzazione di programmi terapeutici da realizzare dopo la<br />
dimissione e la disponibilità di una valida organizzazione sanitaria<br />
e sociale territoriale consentono di ridurre i tempi di<br />
degenza presso le strutture ospedaliere.<br />
<strong>Sintesi</strong> 14-14<br />
L’accesso ad unità assistenziali dedicate ai soggetti che hanno<br />
subito un ictus, organizzate secondo un approccio interdisciplinare,<br />
influenza favorevolmente la prognosi funzionale dopo<br />
l’ictus.<br />
Raccomandazione 14.7 Grado D<br />
È indicato inserire nel progetto riabilitativo tutti i programmi<br />
specifici dedicati al recupero delle singole attività<br />
compromesse dal danno cerebrovascolare. Tali programmi<br />
sono aggiornati a seconda dell’evoluzione clinica e<br />
funzionale.<br />
stesura 15 marzo 2005<br />
<strong>Sintesi</strong> e <strong>Raccomandazioni</strong> 77<br />
Raccomandazione 14.8 Grado D<br />
È indicato valutare la disabilità del paziente prima e dopo<br />
il trattamento riabilitativo, mediante scale validate e di uso<br />
comune, come il Barthel Index e la Functional<br />
Independence Measure (FIM).<br />
Raccomandazione 14.9 Grado D<br />
Entro i primi giorni dall’ammissione a strutture riabilitative,<br />
è indicato realizzare un bilancio delle condizioni cliniche<br />
e funzionali del soggetto colpito da ictus e del contesto<br />
socio-sanitario nel quale egli vive. La valutazione deve<br />
comprendere sia misure di autonomia sia parametri relativi<br />
alle abilità motorie e cognitive.<br />
Raccomandazione 14.10 Grado D<br />
È indicato sottoporre tutti i soggetti con problemi di<br />
comunicazione, cognitivi od emotivi ad una valutazione<br />
neuropsicologica e comportamentale completa.<br />
Raccomandazione 14.11 Grado D<br />
È indicato definire obiettivi significativi e raggiungibili<br />
secondo una definita sequenza temporale. Può essere<br />
utile la valutazione dei progressi ottenuti rispetto al grado<br />
di raggiungimento. Gli obiettivi dovrebbero essere individuati<br />
a livello di team ma anche assegnati per il raggiungimento<br />
alle singole professionalità.<br />
Raccomandazione 14.12 ❊GPP<br />
Nella pianificazione dell’intervento riabilitativo è indicato<br />
definire le priorità di trattamento in ragione della gerarchia<br />
funzionale del recupero dell’autonomia e delle necessità<br />
assistenziali.<br />
Raccomandazione 14.13 Grado C<br />
È indicato che il progetto riabilitativo sia il prodotto dell’interazione<br />
tra il paziente e la sua famiglia ed un team<br />
interprofessionale, coordinato da un esperto nella riabilitazione<br />
dell’ictus. Il team deve riunirsi periodicamente per<br />
identificare i problemi attivi, definire gli obiettivi riabilitativi<br />
più appropriati, monitorare i progressi e pianificare la<br />
dimissione.<br />
Raccomandazione 14.14 ❊GPP<br />
È indicato vagliare la disponibilità di risorse destinate a<br />
tutta la durata del recupero, prima della proposta di programmi<br />
riabilitativi, onde accertarne la fattibilità.<br />
stesura 15 marzo 2005