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SPREAD IV Edizione - Sintesi e Raccomandazioni - ANCE

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36<br />

<strong>SPREAD</strong> – Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion<br />

Ictus cerebrale: Linee guida italiane<br />

<strong>Sintesi</strong> 9-5<br />

La RM convenzionale in urgenza non fornisce informazioni più<br />

accurate della TC.<br />

La RM con sequenze pesate in diffusione e perfusione, o la<br />

TC perfusionale, consentono un più accurato inquadramento<br />

patogenetico e prognostico ed una migliore selezione dei<br />

pazienti per terapie specifiche della fase acuta.<br />

<strong>Sintesi</strong> 9-6<br />

Nell’acquisto di nuove macchine di Risonanza Magnetica è<br />

auspicabile preventivare la possibilità di integrazione per l’applicazione<br />

di tecniche di diffusione, perfusione e spettroscopia<br />

almeno in centri altamente specializzati.<br />

Raccomandazione 9.9 Grado D<br />

L’angiografia cerebrale è indicata nelle prime ore di un<br />

ictus ischemico solo se rappresenta il primo passo di un<br />

intervento endovascolare di disostruzione arteriosa<br />

mediante fibrinolisi locoregionale.<br />

Informazioni sulla sede della occlusione vascolare possono<br />

infatti essere altrimenti ottenute con angio-RM o<br />

angio-TC.<br />

<strong>Sintesi</strong> 9-7<br />

Il controllo morfologico al di fuori della fase acuta può essere<br />

effettuato indifferentemente con TC o RM convenzionale, risultando<br />

la RM più utile nel caso di ictus lacunari o con lesioni<br />

del troncoencefalo.<br />

Raccomandazione 9.10 Grado D<br />

La ripetizione della TC senza contrasto è consigliabile<br />

entro 48 ore, e comunque non oltre 7 giorni dall’esordio,<br />

ed è sempre indicata nel caso di ictus grave, progressivo<br />

e qualora si ritenga necessario un chiarimento diagnostico-prognostico.<br />

<strong>Sintesi</strong> 9-8<br />

Nelle fasi immediatamente successive all’ospedalizzazione del<br />

paziente con ictus cerebrale, lo studio con ultrasuoni dei vasi<br />

extra- ed intracranici sono utili ai fini di una precoce definizione<br />

dei tipi patogenetici, del rischio tromboembolico e delle decisioni<br />

terapeutiche. Le stesse indicazioni valgono per l’ecocardiografia<br />

transtoracica o transesofagea, tuttavia la loro esecuzione<br />

in questa fase deve essere decisa in rapporto alla disponibilità<br />

e alle indicazioni nel caso specifico. Nella fase di stato tali indagini<br />

debbono essere eseguite, seguendo le indicazioni riportate<br />

nel capitolo 5 di <strong>SPREAD</strong>, il più precocemente possibile.<br />

stesura 15 marzo 2005<br />

<strong>Sintesi</strong> e <strong>Raccomandazioni</strong> 37<br />

<strong>Sintesi</strong> 9-9<br />

Le tecniche non invasive, Doppler transcranico, angio-RM ed<br />

angio-TC sono utili per la definizione della sede e del grado<br />

della occlusione arteriosa e quindi per una più appropriata selezione<br />

dei pazienti da sottoporre a trattamento trombolitico,<br />

specialmente se da effettuarsi per via intra-arteriosa. Tuttavia il<br />

loro uso appare per ora limitato ai centri altamente specializzati.<br />

stesura 15 marzo 2005

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