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SPREAD IV Edizione - Sintesi e Raccomandazioni - ANCE

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18<br />

<strong>SPREAD</strong> – Stroke Prevention and Educational Awareness Diffusion<br />

Ictus cerebrale: Linee guida italiane<br />

Raccomandazione 5.4 Grado D<br />

Il monitoraggio ECG delle 24 ore secondo Holter è indicato<br />

solo nei pazienti con TIA o ictus in cui si sospetti la<br />

natura cardioembolica o qualora non sia emersa una<br />

causa definita di tali eventi.<br />

Raccomandazione 5.5 Grado D<br />

L’ecocardiografia transtoracica è indicata solo in caso di<br />

sospetto clinico-anamnestico di malattia cardiaca.<br />

Raccomandazione 5.6 Grado D<br />

Nel TIA o nell’ictus, in cui si sospetti un’origine cardioembolica,<br />

l’ecocardiografia transesofagea è indicata solo<br />

nei pazienti ≤45 anni e qualora non vi siano cause evidenti<br />

dell’evento ischemico, o evidenze strumentali di malattia<br />

dei vasi cerebrali, o fattori di rischio maggiori.<br />

Raccomandazione 5.7 Grado D<br />

Nei pazienti con storia di un unico episodio di TIA o ictus<br />

la tomografia computerizzata è indicata per documentare<br />

la presenza di una lesione, la natura ischemica di questa,<br />

la sua sede ed estensione, la congruità con la sintomatologia<br />

clinica.<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-5<br />

La leucoaraiosi non è un reperto specifico, anche se viene più<br />

frequentemente osservata in pazienti con fattori di rischio per<br />

malattie cerebro-vascolari, in particolare l’ipertensione.<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-6<br />

La RM può evidenziare la presenza di infarti silenti che rappresentano<br />

un marker di rischio per ictus.<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-7<br />

Nei pazienti con pregressi TIA e/o ictus la RM presenta vantaggi<br />

rispetto alla TC, soprattutto nell’identificazione di lesioni<br />

di piccole dimensioni e localizzate in fossa cranica posteriore.<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-8<br />

Un infarto venoso deve essere sospettato in caso di una lesione<br />

ischemica che non ricopra un territorio di distribuzione arteriosa<br />

e che eventualmente presenti nel suo contesto materiale<br />

ematico, spesso associata a mancanza del classico segnale di<br />

vuoto a carico di un seno durale. In tali casi è indicata un’angio-RM<br />

venosa.<br />

stesura 15 marzo 2005<br />

<strong>Sintesi</strong> e <strong>Raccomandazioni</strong> 19<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-9<br />

Nei pazienti con pregressa emorragia intraparenchimale l’accumulo<br />

di emosiderina rimane un marcatore indelebile alla<br />

RM, in grado di documentare l’avvenuto sanguinamento, la<br />

sua sede e la sua estensione.<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-10<br />

L’esame angiografico trova maggiori indicazioni nei pazienti in<br />

età pediatrica o giovanile con ischemia cerebrale per la prevalenza<br />

in questi casi di una eziologia arteritica intracranica<br />

rispetto alla eziologia aterosclerotica epiaortica.<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-11<br />

Nel sospetto di una patologia aterosclerotica del circolo posteriore<br />

può essere indicato uno studio morfologico sia delle arterie<br />

vertebrali alla loro origine (sede più frequente di lesioni stenosanti)<br />

sia del circolo intracranico basilare (sede di lesioni<br />

aterosclerotiche alla giunzione vertebro-basilare) ottenibile con<br />

esame angiografico, qualora sia disponibile l’organizzazione e<br />

la competenza per poter procedere ad una trombolisi locoregionale.<br />

<strong>Sintesi</strong> 5-12<br />

Lo studio angiografico nei pazienti con sospetta vasculite<br />

intracranica o con sospetta patologia non aterosclerotica di<br />

tronchi epiaortici (dissezione, malformazioni vascolari, varianti<br />

anatomiche) sembra consentire una migliore accuratezza diagnostica<br />

rispetto alle altre tecniche non invasive.<br />

Raccomandazione 5.8 Grado D<br />

L’angiografia del circolo intracranico rappresenta il gold<br />

standard per lo studio della patologia aneurismatica cerebrale<br />

responsabile di emorragia sub-aracnoidea. È indicata<br />

in tutti i pazienti con emorragia sub-aracnoidea candidati<br />

a un intervento chirurgico od endovascolare.<br />

Raccomandazione 5.9 Grado D<br />

L’EEG è indicato nei pazienti con presentazione a tipo<br />

TIA o ictus, quando si sospetti la natura epilettica del<br />

disturbo focale in esame.<br />

Raccomandazione 5.10 Grado D<br />

Lo studio eco-Doppler dei tronchi sovra-aortici è indicato<br />

nei soggetti con TIA o ictus recente per un migliore inquadramento<br />

eziopatogenetico.<br />

stesura 15 marzo 2005

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