Riassunto - Rinascite

evidenziano come le figure di Thatcher e Reagan abbiano significativamente mutato l’orientamento
dell’opinione pubblica su questioni di primaria rilevanza pubblica. In secondo luogo, vanno respinte
le tesi che sottendono un’immagine, meno tranchant e pertanto più credibile, del conservatorismo
come agglomerato di risposte locali a problemi locali, contraddistinte dalla valorizzazione, caso per
caso, delle soluzioni maggiormente conformi al senso comune e agli usi autoctoni. Al contrario, il
conservatorismo ha dimostrato – proprio con Reagan e Thatcher – la capacità di farsi messaggio po-
tenzialmente “universale”, attecchendo in contesti socio-culturali assai diversi dal mondo anglosassone.
Non ci si può accontentare, in conclusione, di una concezione che scorga nei successi di partiti
e movimenti conservatori un prodotto di fattori meramente endogeni a singoli Paesi, e la contemporaneità
di tali successi a mere giustapposizioni cronologiche. Per abbandonare un simile, ingiustificato
riduzionismo, occorre aggiungere almeno un quid: e questo quid è rappresentato, per
l’appunto, dall’ideologia.
III. La definizione situazionale e i suoi limiti
Definire il conservatorismo una ideologia non significa aderire, comunque, alla interpretazione
situazionale formulata da Huntington. Secondo Huntington, il conservatorismo costituirebbe
«quel sistema di idee utilizzato per giustificare ogni ordine sociale stabilito, indipendentemente da
quando o dove esso trovi la propria origine, e utilizzato contro ogni sfida alle fondamenta di questo
e della sua stessa esistenza, indipendentemente dalla parte da cui tale sfida provenga».
Questa definizione, meramente formale ed esteriore, è però incapace di spiegare come mai
partiti e forze conservatrice abbiano promosso – soprattutto sul fine degli anni ’70 – politiche di
drastica cesura rispetto al passato. A nostro avviso, la tesi di Huntington va adeguatamente compresa
all’interno del dibattito teorico degli anni ’50, e alla reazione dei liberal statunitensi nei confronti
delle critiche della «New Right».
IV. Alle radici dell’ideologia conservatrice
In questo paragrafo, viene sottolineata l’importanza del contesto storico per comprendere la
rinascita del pensiero conservatore. Lo sviluppo del liberalismo razionalistico, fra gli anni ’30 e gli
anni ’50, rappresentò una fase di straordinario rilievo nella storia del pensiero politico contemporaneo.
L’esperimento del New Deal costituì un tentativo inedito e, per molti versi, rivoluzionario di
coniugare libertà individuale e sicurezza sociale. Quando quella formula politica e quel paradigma
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