Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

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20.05.2013 Views

1 F. Dassetto, A. Bastenier, Europa: nuova frontiera dell'Islam, Roma 1988; AA.VV., L'Islam en Europe à l'époque moderne, Paris 1983; J. Berque, L'Islam au défi, Paris 1980. 2 Commission épiscopale des relations entre chrétiens et musulmans, Connais-tu ton frère? Pour mieux comprendre les musulmans en Afrique, Bobo-Djoulasso 1984. 3 O. Carré (a cura di), L'Islam et L'État, Paris 1983. 4 M.L. Ladero Quesada, La possibile coesistenza. L'islam in Spagna a contatto con l'Occidente cristiano, Madrid 1989, 89-90. 5 AA.VV., Islam et droits de l'homme, Paris 1984. 6 Rnb, 16, FF 43. 97

14. CARISMA FRANCESCANO PER SCIENZA E TECNICA Gaudium et Spes ha dedicato molta attenzione alle capacità sviluppate dall'uomo con la scienza e la tecnica e soprattutto ai loro effetti su persone, famiglie e popoli. Tra questi: i mutamenti nell'ordine sociale e nella mentalità comune; i cambiamenti nelle condizioni psicologiche, morali e religiose; le attese, le speranze e gli squilibri. 1 La sua analisi evidenzia che: "il mondo si presenta oggi a un tempo potente e debole, capace di operare il meglio e il peggio, mentre gli si apre davanti la strada della libertà o della schiavitù, del progresso o del regresso, della fraternità o dell'odio. Inoltre l'uomo prende coscienza che dipende da lui orientare bene le forze da lui stesso suscitate e che possono schiacciarlo o servirgli". 2 Queste indicazioni di vasto respiro sulla radicale ambivalenza delle realizzazioni umane, col trascorrere del tempo non perdono alcuna attualità né puntualità. Perciò offrono un prezioso orientamento per la nuova evangelizzazione delle culture tecnoscientifiche, dominate dallo specialismo, vincolato ai dettagli, ma incapace di grandi visioni globali e di ampie aperture umanistiche, culturali, etiche e religiose. 1. Scienza: dal prestigio alla contestazione Negli ultimi tre secoli la scienza moderna ha goduto di un prestigio indiscusso come detentrice di verità e dispensatrice di certezze indiscutibili. L'ideologia scientista sognava di servirsene per rendere inutili filosofie, etiche e religioni. I luoghi comuni illustravano la scienza come luce per dissipare le tenebre di oscurantismo, ignoranza e superstizioni. Tutto quello che non era scientifico era ritenuto privo di senso. Nel XX secolo questa situazione si è capovolta. Ogni giorno aumentano le accuse di essere più dannosa che benefica e di creare più problemi di quanti ne risolva. La critica epistemologia, storica e filosofica mettono in crisi tutto ciò che riguarda le scienze: teorie, linguaggi, logiche, metodi, esperimenti, risultati. Numerose discipline la scandagliano in profondità, rivelandone impietosamente lacune, incoerenze, errori, pregiudizi, imposture e contraddizioni. Anche l'uomo di media cultura comincia a sapere che essa è una sorta di collage di ipotesi e congetture parziali e provvisorie, mai dimostrabili definitivamente vere. Le masse sono emotivamente scosse dal terrore di guerre nucleari, chimiche e batteriologiche. Molte apprensioni vengono dalle notizie di catastrofi o disastri provocate da imprevidenze, errori e superficialità di uomini di scienza, specialisti e tecnocrati. Il loro simbolo è Chernobyl. Vi si aggiungono quelle per gli attentati terroristici. Il loro simbolo è quello di Tokyo. I "media" enfatizzano morti, deformazioni, incidenti e catastrofi, provocati da scoperte o innovazioni tecnoscientifiche, un tempo definite miracolose. 2. Tecnologia: vecchie attese e recenti angosce Anche la tecnica è coinvolta in questa evoluzione-involuzione. Da semplice espressione artigianale è assurta ad attività scientifica sofisticata, dotata di attrezzature ultra-specializzate, sempre più costose e complicate, divenendo: tecno-logia scienza della tecnica. Scienza e tecnologia vivono in crescente simbiosi. Il tecnologo è scienziato, con tutti i difetti dei puri scienziati e parecchi in più. Non si accontenta di osservare, misurare, calcolare, pensare e sperimentare, ma progetta, costruisce, trasforma e manipola le cose materiali e, ormai, le persone. Senza la tecnologia le

1 F. Dassetto, A. Bastenier, Europa: <strong>nuova</strong> frontiera dell'Islam, Roma 1988; AA.VV.,<br />

L'Islam en Europe à l'époque moderne, Paris 1983; J. Berque, L'Islam au défi, Paris 1980.<br />

2 Commission épiscopale des relations entre chrétiens et musulmans, Connais-tu ton frère?<br />

Pour mieux comprendre les musulmans en Afrique, Bobo-Djoulasso 1984.<br />

3 O. Carré (a cura di), L'Islam et L'État, Paris 1983.<br />

4 M.L. Ladero Quesada, La possibile coesistenza. L'islam in Spagna a contatto con<br />

l'Occidente cristiano, Madrid 1989, 89-90.<br />

5 AA.VV., Islam et droits de l'homme, Paris 1984.<br />

6 Rnb, 16, FF 43.<br />

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