Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

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20.05.2013 Views

suo fianco. La vocazione dei profeti, allora, consiste essenzialmente nel richiamare il popolo alla sua vocazione originaria". Queste parole attuali illustrano bene la condizione dell'umanità di oggi. Francesco, però, sottolineava che la "parola" dei profeti, prima di essere "annuncio parlato", deve essere "annuncio vissuto" o esistenza quotidiana votata interamente all'alleanza. Inoltre, deve essere così intensa e visibile, da risvegliare il popolo e farlo riflettere sulla sua relazione con Dio. 10 I veri profeti, tuttavia, non pretendono che la loro testimonianza profetica sia imitata alla lettera, ma che la comunità viva i valori salvifici che proclama. Sanno pure che la loro vita sfida il popolo di Dio e sprona a vivere con dedizione, nella vita personale e sociale, i valori prioritari del vangelo: "Cercare Yahweh, che è il difensore dei poveri, è lo stesso che perseguire la giustizia, perché ci obbliga a combattere l'ingiustizia contro i poveri e i deboli. L'autentico servizio di Dio crea la giustizia sociale. Amos grida la parola divina nel mezzo delle musiche solenni, dei cori e dell'incessante fiume di sacrifici: Io non gradisco i vostri doni, le vittime grasse non le guardo. Lontano da me il frastuono dei vostri canti: il suono delle vostre arpe non posso sentirlo! Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne". 11 3. I nuovi profeti: apostoli ed evangelizzatori Quanti videro e udirono Gesù, riconobbero in lui il grande profeta. Come i grandi profeti, radunò discepoli che perpetuassero il suo lavoro. Insieme ad essi visse la tradizionale esistenza peregrinante di molti gruppi profetici. Fece loro abbandonare casa, famiglia, lavoro, barche e tutto quanto possedevano. Percorse tutta la Palestina, come gruppo profetico che portava la buona novella ai poveri. Li impegnò direttamente a instaurare l'amore, la conversione dei cuori, la giustizia, la riconciliazione e la pace. Infine, li sparse per tutta la terra. Francesco e i suoi seguaci furono chiamati dal Signore a rinnovare la stessa esperienza. Perciò i passi biblici citati da Francesco esprimono le stesse esigenze radicali per i suoi seguaci: conversione totale e completo rinnovamento del cuore. Muoveva dal fatto che le parole del Signore, "spirito e vita" (Gv 6,63), chiedono di rinunciare a ogni preoccupazione materiale e mettersi alla sequela di Gesù (1Pt 2,21). Questa radicalità, tipicamente evangelica e apostolica, nata dalla consuetudine con le Scritture e unita alla volontà di accogliere le ispirazioni divine in spirito di preghiera, è il segreto della "nuova evangelizzazione" di Francesco. Egli era convinto che Dio, in questo modo, gli faceva conoscere la sua volontà, da attuare subito e concretamente. 12 Anche a questo proposito, Antonio da Padova costituisce un chiaro esempio. Viene giustamente sottolineato che, in un mondo tutto teso a sviluppare nuove ricchezze e povertà, nuove libertà e schiavitù, nuova religiosità e nuova laicità, nuove etiche e proposte di vita, egli seppe offrire risposte profetiche e nuovi modelli di vita rigorosamente evangelici. La sua parola propose non solo una forte esortazione morale ma, ancor più, orientamenti teologici e spirituali fondati sulla profonda comprensione del Vangelo e sulla verità dell'uomo. 13 3.1. I sei "segreti" della "evangelizzazione profetica" Questa ricca messe evangelica, per cui fu definito "Arca del Testamento" la si ritrova pure negli scritti di S. Francesco, che sono un mosaico di frasi e parole del Nuovo Testamento, centrate sull'evangelizzazione, per presentare i valori fondamentali della vita francescana. Vediamo alcuni esempi. 6

3.1.1. Perseveranti nella fede, uniti nella verità La preghiera di Gesù, che i suoi discepoli perseverino nella fede e siano uniti nella verità (Gv 17, 11), ricorre dodici volte ed esprime, quasi sempre, la necessità di essere sempre uniti al Padre e ai fratelli, per dare un'autentica testimonianza evangelica al mondo. 3.1.2. Cercare il Padre e adorarlo in spirito e verità Il testo di Giovanni, riguardante l'adorazione dei veri credenti in spirito e verità, insegna a cercare Dio al di fuori di ogni divisione e di ogni espressione puramente formale (Gv 4, 23-24). Viene ripetuto ben sette volte. 3.1.3. Dio vive in quanti si amano Tra i testi ripetuti sei volte troviamo quello che ricorda l'amore di Dio per noi, la promessa che, se amiamo Dio abita in noi (1Gv 4, 16), l'ammonizione che solo le parole di Dio offrono spirito e vita (Gv 6, 63). 3.1.4. Cristo soffrì per salvarci Ricorre cinque volte il testo per cui la sequela di Cristo è attuabile solo accettando difficoltà e sofferenze per amore del prossimo, come egli fece per noi (1Pt 2, 21). 3.1.5. Lo "stile" degli evangelizzatori Molti dei sedici testi che ricorrono quattro volte indicano le condizioni essenziali per divenire evangelizzatori: Tre esprimono le richieste del Vangelo di: vendere tutto e dare il ricavato ai poveri (Mt 19, 21); non prendere nulla per il viaggio (Mt 10, 10); fare la volontà del Padre dei cieli. Indicano pure la condizione per essere veramente fratello, sorella e madre di Gesù (Mt 12, 50). Tre testi prescrivono la condotta da tenere verso il prossimo, per poter essere veri testimoni evangelici: amare e pregare per i nemici (Mt 5, 44); perdonare (Mc 11, 25); essere soggetti a tutti per amore di Dio (1Pt 2, 13). Cinque sottolineano i motivi della nostra fede nella divinità del Signore Gesù che: è il Cristo e il Figlio di Dio (Gv 10, 27); è il fratello che ha donato la vita per noi (Gv 10, 27); abita in noi se noi rimaniamo in lui (Gv 14, 23); ci rende capaci di credere nella sua gloria divina (Gv 17, 24); ci ha rivelato il nome di Dio (Gv 7, 6). Cinque testi sottolineano il nostro fondamentale bisogno di pentimento e conversione e la necessità di essere coerenti col Vangelo, di fronte alla santità di Dio: nessuno è buono se non Dio (Lc 18, 19); dobbiamo riferire a Dio tutto quello che abbiamo (Lc 8, 18); non dobbiamo vivere come figli del demonio (Gv 8, 41); nel giorno del giudizio dovremo render conto di ogni parola inutile (Mt 12, 36; Mc 7, 21). 3.1.6. Sempre uniti a Cristo I ventuno testi ripetuti tre volte indicano motivi e modi che ci uniscono a Cristo e ci rendono veri evangelizzatori. Quattro ricordano l'importanza di Cristo per la nostra salvezza perché: Egli è "benedetto" per sempre (Rm 1, 25); prega per noi e per tutti quelli che lo riconoscono inviato da Dio (Gv 17, 8-9); sarà sempre con noi, fino alla fine del mondo (Mt 28, 20); ci condurrà alla vita eterna (At 13, 48). Tre testi sono assunti per sottolineare l'importanza insostituibile della preghiera: il Padre nostro (Mt 6, 9); le lodi di Dio (Ap 4, 11); l'affermazione che dobbiamo pregare sempre senza stancarci mai (Lc 18, 1). Tre testi descrivono i più efficaci comportamenti e atteggiamenti verso il prossimo, per essere testimoni evangelici e veri discepoli di Cristo: non resistere a chi ci colpisce 7

suo fianco. La vocazione dei profeti, allora, consiste essenzialmente <strong>nel</strong> richiamare<br />

il popolo alla sua vocazione originaria".<br />

Queste parole attuali illustrano bene la condizione dell'umanità di oggi. Francesco,<br />

però, sottolineava che la "parola" dei profeti, prima di essere "annuncio parlato", deve<br />

essere "annuncio vissuto" o esistenza quotidiana votata interamente all'alleanza. Inoltre,<br />

deve essere così intensa e visibile, da risvegliare il popolo e farlo riflettere sulla sua<br />

relazione con Dio. 10<br />

I veri profeti, tuttavia, non pretendono che la loro testimonianza profetica sia imitata<br />

alla lettera, ma che la comunità viva i valori salvifici che proclama. Sanno pure che la<br />

loro vita sfida il popolo di Dio e sprona a vivere con dedizione, <strong>nel</strong>la vita personale e<br />

sociale, i valori prioritari del vangelo:<br />

"Cercare Yahweh, che è il difensore dei poveri, è lo stesso che perseguire la<br />

giustizia, perché ci obbliga a combattere l'ingiustizia contro i poveri e i deboli.<br />

L'autentico servizio di Dio crea la giustizia sociale. Amos grida la parola divina <strong>nel</strong><br />

mezzo delle musiche solenni, dei cori e dell'incessante fiume di sacrifici: Io non<br />

gradisco i vostri doni, le vittime grasse non le guardo. Lontano da me il frastuono dei<br />

vostri canti: il suono delle vostre arpe non posso sentirlo! Piuttosto scorra come<br />

acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne". 11<br />

3. I nuovi profeti: apostoli ed evangelizzatori<br />

Quanti videro e udirono Gesù, riconobbero in lui il grande profeta. Come i grandi<br />

profeti, radunò discepoli che perpetuassero il suo lavoro. Insieme ad essi visse la<br />

tradizionale esistenza peregrinante di molti gruppi profetici. Fece loro abbandonare casa,<br />

famiglia, lavoro, barche e tutto quanto possedevano. Percorse tutta la Palestina, come<br />

gruppo profetico che portava la buona novella ai poveri. Li impegnò direttamente a<br />

instaurare l'amore, la conversione dei cuori, la giustizia, la riconciliazione e la pace.<br />

Infine, li sparse per tutta la terra.<br />

Francesco e i suoi seguaci furono chiamati dal Signore a rinnovare la stessa<br />

esperienza. Perciò i passi biblici citati da Francesco esprimono le stesse esigenze radicali<br />

per i suoi seguaci: conversione totale e completo rinnovamento del cuore. Muoveva dal<br />

fatto che le parole del Signore, "spirito e vita" (Gv 6,63), chiedono di rinunciare a ogni<br />

preoccupazione materiale e mettersi alla sequela di Gesù (1Pt 2,21). Questa radicalità,<br />

tipicamente evangelica e apostolica, nata dalla consuetudine con le Scritture e unita alla<br />

volontà di accogliere le ispirazioni divine in spirito di preghiera, è il segreto della "<strong>nuova</strong><br />

<strong>evangelizzazione</strong>" di Francesco. Egli era convinto che Dio, in questo modo, gli faceva<br />

conoscere la sua volontà, da attuare subito e concretamente. 12<br />

Anche a questo proposito, Antonio da Padova costituisce un chiaro esempio. Viene<br />

giustamente sottolineato che, in un mondo tutto teso a sviluppare nuove ricchezze e<br />

povertà, nuove libertà e schiavitù, <strong>nuova</strong> religiosità e <strong>nuova</strong> laicità, nuove etiche e<br />

proposte di vita, egli seppe offrire risposte profetiche e nuovi modelli di vita<br />

rigorosamente evangelici. La sua parola propose non solo una forte esortazione morale<br />

ma, ancor più, orientamenti teologici e spirituali fondati sulla profonda comprensione del<br />

Vangelo e sulla verità dell'uomo. 13<br />

3.1. I sei "segreti" della "<strong>evangelizzazione</strong> profetica"<br />

Questa ricca messe evangelica, per cui fu definito "Arca del Testamento" la si ritrova<br />

pure negli scritti di S. Francesco, che sono un mosaico di frasi e parole del Nuovo<br />

Testamento, centrate sull'<strong>evangelizzazione</strong>, per presentare i valori fondamentali della vita<br />

francescana. Vediamo alcuni esempi.<br />

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