Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio
Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio
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Celano descrive così i particolari dell'avvenimento: "Il Santo, che ne aveva intuito<br />
solo il senso generale, dopo la Messa, pregò il sacerdote di spiegargli il passo. Il<br />
sacerdote glielo commentò punto per punto". 3<br />
1.2. Un invito sempre valido: se qualcuno vuol venire...<br />
Anche la vocazione dei primi compagni di Francesco, Bernardo da Quintavalle e<br />
Pietro Cattani è segnata dalla lettura del Vangelo. Assistiamo, un'altra volta, a un evento<br />
molto somigliante. I tre, insieme, uno era già sacerdote, entrarono in chiesa e aprirono il<br />
Messale tre volte, per leggere <strong>nel</strong> Vangelo quel che dovevano fare. La prima volta<br />
incontrarono il testo di Matteo, 16,24 riguardante la necessità di rinunciare al mondo: "se<br />
qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". La<br />
seconda volta s'imbatterono ancora in un testo di Matteo, 19,21: "se vuoi essere perfetto,<br />
va, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro <strong>nel</strong> cielo; poi vieni e<br />
seguimi". La terza volta trovarono il testo di Luca 9, 3. 23: "non prendete nulla per il<br />
viaggio, né bastone né bisaccia né pane né denaro, né due tuniche per ciascuno... se<br />
qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e<br />
mi segua".<br />
Gli storici di Francesco danno ben sei versioni di questo evento e, quanto più si<br />
allontanano <strong>nel</strong> tempo, lo arricchiscono di elementi straordinari, per meglio specificarne il<br />
significato. Prescindendo dai dettagli, al centro di tutte vi è sempre lo stesso nucleo<br />
fondamentale: una chiesa, un sacerdote che legge il vangelo e lo spiega a Francesco e<br />
compagni, i brani che determinarono la vocazione stabile e definitiva per tutto l'Ordine.<br />
Spiegazione della parola di Dio, ministero della riconciliazione e dell'Eucaristia,<br />
furono gli elementi che determinarono in Francesco uno speciale rispetto e devozione per<br />
il clero. Trasmise sempre tale atteggiamento a tutti: frati e fedeli:<br />
"Ricordiamoci bene tutti che nessuno può essere salvato se non per il sangue del<br />
Signore nostro Gesù Cristo e per il ministero della parola di Dio, che i sacerdoti<br />
proclamano e annunciano e amministrano, ed essi soli debbono amministrare, non<br />
altri". 4<br />
1.3. La "nota dell'evangelicità" francescana<br />
La nota dell'evangelicità è stata sempre riconosciuta alla vita francescana. Giovanni<br />
Paolo II, la sottolinea, in particolare, attraverso S. Antonio da Padova, uomo evangelico,<br />
la cui evangelicità lo ha fatto riconoscere come "il Santo", ben al di là dei confini<br />
dell'orbe cattolico. 5 Tale evangelicità riguarda la vita personale, ma soprattutto, la sua<br />
capacità di attingere dal Vangelo la sostanza della vita, della spiritualità e della sensibilità<br />
francescana. 6<br />
Per questo Francesco gli scrisse una delle più belle lettere, chiamandolo suo<br />
"Vescovo" e affidandogli il compito d'insegnare ai frati la teologia, 7 ma anche la<br />
predicazione e la pastorale della riconciliazione. Celano ne sottolinea i doni eccezionali<br />
<strong>nel</strong>l'interpretare e <strong>nel</strong> predicare il Vangelo. 8 Antonio, quindi, incarna appieno quell'ideale<br />
di sacerdote che tanto stava a cuore a S. Francesco e per il quale mai cessò di<br />
raccomandare una gran venerazione per i sacerdoti. La ragione è che essi attingono luce<br />
per conoscere la loro vocazione e forza per attuarla dall'eucaristia e dal Vangelo. Con<br />
esse, poi, riconciliano e riportano a Dio tutti gli uomini. Per questo, Francesco, <strong>nel</strong>la<br />
Lettera a tutti i fedeli, indicò come finalità evangelizzatrice dell'Ordine: la riconciliazione<br />
con Dio, la conversione continua e l'assoluzione dei peccati. 9<br />
Il continuo accostamento di sacerdozio, eucaristia, riconciliazione e Scrittura spiega il<br />
motivo per cui Francesco rispettava e venerava così intensamente le parole della Bibbia.<br />
Le viveva e le raccomandava. I suoi primi biografi, studiosi di ogni tempo e anche noi,<br />
rimaniamo impressionati dalla centralità dei testi biblici <strong>nel</strong>la sua vita e nei suoi scritti.<br />
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