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Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

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6. Sottrarre il creato alla "vanità del peccato"<br />

La sguardo <strong>francescano</strong> sulle creature non ignora i molti e complessi problemi sollevati<br />

dal male, che coinvolge pure le creature. Esso, comunque, è sempre presente <strong>nel</strong>le creature,<br />

in modo ricorrente. A volte, sembra compiuto da esse.<br />

Infatti, Francesco non dimenticava mai che il male è presente <strong>nel</strong> mondo, come<br />

conseguenza del peccato umano. Non ignorava che proprio l'uomo, scelto dal Creatore per<br />

"imporre" il nome a ogni creatura, coinvolse le creature <strong>nel</strong>la sua prevaricazione. Ai suoi<br />

tempi la preoccupazione per questo problema era addirittura esasperata. I movimenti<br />

ereticali, ansiosi di riformare la Chiesa e il mondo, erano ossessionati dal male e lo<br />

identificavano con le creature e le realtà materiali. Questo errore vecchissimo, sempre<br />

respinto dalla Chiesa, non sedusse Francesco, né fece deviare la sua fede dal solido<br />

fondamento della Scrittura e della dottrina della Chiesa, sulla radicale bontà della creazione<br />

e la responsabilità umana dell'ingresso del male <strong>nel</strong> mondo.<br />

Dal Vangelo, come vita e Regola, attingeva l'insegnamento di Gesù, che malvagità e<br />

malizia non vengono dalle cose, ma dal cuore dell'uomo. In primo luogo vi è l'egoismo,<br />

l'errato amore di sé che, con innumerevoli forme, dal disinteresse all'odio, inquina ogni<br />

realtà, causa ogni male, provoca sospetti e solitudine, scatena brame smodate e insaziabili,<br />

diffonde sete di dominio, sfruttamento e violenza incontrollata. Quindi, sono questi<br />

atteggiamenti umani che deturpano le creature e inquinano il mondo e la sua storia.<br />

Una seconda fonte di male risiede <strong>nel</strong>l'orgoglio che, soprattutto <strong>nel</strong>l'uomo moderno, ha<br />

ridotto e degradato la bellezza del conoscere, a pretesa di dominare tutto mediante un<br />

sapere puramente umano. 6 Questo pseudo-sapere ha "dissacrato la creazione" riducendola<br />

a pura "materia", priva di ogni significato e valore e perciò manipolabile per ogni uso. 7 In<br />

questo modo, dopo avere alienato e reso inabitabile il mondo, lo ha pure accusato di<br />

assurdità, estraneità e ostilità all'uomo. 8 In realtà, furono gli atteggiamenti assolutisti e le<br />

superstizioni scientistiche dell'uomo tecnoscientifico che hanno fatto apparire la realtà<br />

sempre più incomprensibile, irrazionale e assurda. 9<br />

Queste conseguenze, diffuse ormai a livello mondiale, dimostrano la perenne validità<br />

della "visione" e dell'esperienza di Francesco. Perciò, la sua proposta evangelica di<br />

rispettare e amare tutte le creature, recide alle radici tutte le ideologie razionaliste,<br />

materialiste, scientiste e tecnocratiche che presiedono al dominio e sfruttamento<br />

indiscriminato della natura. Egli testimonia, anche all'uomo di oggi, il modo di servirle per<br />

lasciarsi servire da esse. Insegna profeticamente che dominarle, manipolarle e sfruttarle è<br />

"peccato dell'uomo" che vanifica la creazione. Dimostra che, per liberarle da questa<br />

"vanità o vanificazione" cui le assoggetta il peccato, bisogna amarle, accettarle, rispettarle<br />

e aiutarle a liberarsi e purificarsi. Questa è la vera <strong>nuova</strong> <strong>evangelizzazione</strong> per il <strong>terzo</strong><br />

<strong>millennio</strong>.<br />

Francesco evangelizza, rivelando le creature in se stesse e a loro stesse, perché esse si<br />

rivelino in noi e a noi, conducendoci, con la loro armonia, bellezza e bontà originarie, alla<br />

scoperta di Colui che è, non solo armonia, bellezza e bontà, ma anche amore, verità,<br />

giustizia, potenza e intelligenza infinite. In questo modo, persone e creature, svelandosi l'un<br />

l'altra come fratelli e sorelle, scoprono lo stesso Padre comune, infinitamente amoroso, per<br />

esultare in Lui.<br />

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