20.05.2013 Views

Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

4. CONTEMPLATIVI IN AZIONE<br />

Il <strong>francescano</strong>, unendo il continuo dialogo con le Persone divine (contemplazione) al<br />

servizio del prossimo e di tutte le creature (<strong>evangelizzazione</strong>) deve cercare un continuo<br />

equilibrio fra orazione e azione apostolica. Francesco lo ha trovato e ce ne ha lasciato il<br />

segreto. Seguendolo vedremo come dialogo intenso e ininterrotto con il Signore e strenua<br />

dedizione apostolica possano alimentarsi e sostenersi reciprocamente.<br />

1. La voce <strong>nel</strong>la notte<br />

Quando il Signore avviò Francesco al pieno assorbimento in Cristo e alla<br />

contemplazione dei suoi misteri, il giovane era ancora tutto preso dagli ideali della gloria<br />

cavalleresca e militare. Per ben due notti, una voce:<br />

"insisteva e gli domandava chi potesse essergli più utile, il servo o il padrone. 'Il<br />

padrone' rispose Francesco. 'E allora - riprese la voce - perché cerchi il servo in<br />

luogo del padrone?' E Francesco: 'Che vuoi che io faccia, o Signore?" 1<br />

1.1. Lo Spirito parla nei luoghi solitari e <strong>nel</strong> silenzio<br />

Questa misteriosa esperienza risvegliò Francesco dalle sue fantasiose imprese<br />

mondane per portarlo a interrogarsi seriamente sulla volontà del Signore. Raccogliendosi<br />

<strong>nel</strong>l'orazione giunse a capire che lo Spirito era particolarmente presente e attivo nei<br />

luoghi solitari e che il suo messaggio avrebbe potuto raggiungerlo, in profondità, solo<br />

attraverso il silenzio. Bonaventura ricorda che, attraverso la preghiera, Francesco aveva<br />

sperimentato come lo Spirito Santo agisca più profondamente in coloro che lo invocano<br />

<strong>nel</strong> silenzio e <strong>nel</strong>la solitudine, per allontanarsi dalle dissipazioni mondane. Per questo<br />

amava e cercava i luoghi più solitari e preferiva i posti isolati e le chiese abbandonate per<br />

ritirarsi a pregare.<br />

Vista la fecondità dei risultati, Francesco prese a trascorrere molto tempo <strong>nel</strong>le chiese<br />

più deserte, <strong>nel</strong>le foreste e <strong>nel</strong>le caverne dei monti. La solitudine gli offriva lo spazio per<br />

aprirsi e arrendersi all'Altissimo. Il silenzio scandiva ritmi e momenti di unione intensa e<br />

profonda. Nell'ardente desiderio di unione totale con Dio, scopriva il valore dei tre<br />

elementi fondamentali della vita contemplativa, apostolica e missionaria: il dialogo, la<br />

riconciliazione, l'abnegazione <strong>nel</strong> servizio.<br />

Riguardo al dialogo Francesco seguiva l'esempio e l'invito di Gesù a chiamare Dio:<br />

"Abba, Padre". Perciò si ritirava per conversare con Lui, invocarlo come Padre,<br />

rispondergli come a giudice e implorarlo come Amore. Poi si univa di nuovo ai suoi<br />

compagni per condividere queste esperienze.<br />

Anche la bellezza delle creature sollevava il suo spirito al Signore. Perciò, se<br />

incontrava qualche divisione fra le persone o le creature, sentiva il bisogno di farle<br />

riconciliare. La riconciliazione era il necessario sbocco e complemento del suo impegno<br />

contemplativo, perché non consisteva <strong>nel</strong> semplice perdono ma, <strong>nel</strong> raggiungimento della<br />

piena pace e armonia.<br />

Per questo era particolarmente sensibile alla pace e armonia di tutte le creature. Lo si<br />

vede bene <strong>nel</strong> suo "Cantico", in cui utilizzò le più intime immagini di relazione: "fratello<br />

e sorella", per esprimere la profonda sintonia col sole, la terra, la luna, il vento, l'acqua, il<br />

fuoco e la stessa morte. Tutti erano fratelli e sorelle, insieme ai quali lodare il Signore.<br />

Ogni creatura è un invito a unirsi a Dio, perché annuncia ed esprime un diverso aspetto<br />

del suo amore. Il maggior significato del Cantico non è puramente poetico ma, prima di<br />

tutto, teologico.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!