Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio Carisma francescano e nuova evangelizzazione nel terzo millennio

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20.05.2013 Views

5.2. Nella "potenza" del Padre, Figlio e Spirito Queste premesse ci aiutano a scoprire, in Francesco, le motivazioni trinitarie, come fondamento teologico dell'evangelizzazione francescana. Eccone alcune delle più suggestive: il Padre, nella pienezza del suo amore, invia il Figlio nel mondo. Il Figlio accetta e compie la sua missione ricevendo "la carne della nostra fragile umanità". 12 La missione del Figlio incarnato consiste nel messaggio di vita e amore divino da proclamare a tutta l'umanità. Cristo vive la sua missione-messaggio collocandosi a fianco dei più poveri, sofferenti, oppressi, emarginati. Condivide pienamente la nostra condizione umana (eccetto il peccato) accettandone l'umiliazione, le sofferenze e la morte. Affronta la morte, offrendosi al Padre come vittima e sacrificio, sull'altare della croce e immolando il suo corpo e il suo sangue per la salvezza di tutti. Risorge, perché il Padre lo ha costituito padrone della vita e della morte, per far partecipare alla gloria della Risurrezione e della vita eterna quanti credono in lui. Dopo essere ritornato al Padre con la Risurrezione ed Ascensione, insieme a Lui invia lo Spirito Santo, per guidare la comunità dei credenti a conoscere e amare il Padre e vivere la vita del Figlio. 6. Araldi dell'Altissimo e testimoni del mistero Questa ricchissima teologia mostra come le origini e i fondamenti dell'evangelizzazione risiedano nell'invio, da parte del Padre e del Figlio, dei credenti, per continuare e compiere la sua missione. Il mistero trinitario, perciò, è sempre al centro della vita di Francesco, che lo esprime sia in ogni azione che orazione. Si veda, ad esempio, la seguente: "Onnipotente, altissimo, santissimo e sommo Dio, Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, per te stesso ti rendiamo grazie, poiché per la tua santa volontà e per l'unico tuo Figlio nello Spirito Santo hai creato tutte le cose spirituali e corporali". 13 La "fondazione" trinitaria domina pure il capitolo finale della prima Regola, espresso nel linguaggio della contemplazione. Perciò l'apparente ridondanza dei termini non deve disorientarci. Si tratta di effusioni genuine, tipiche della sua preghiera ardente e, teologicamente, ineccepibile. Essa sgorga spontaneamente dalla contemplazione adorante per ritornare ad essa: "Ovunque, noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora, in ogni tempo, ogni giorno, senza cessare crediamo veramente e umilmente teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e ringraziamo l'altissimo e sommo eterno Dio, Trino e Uno, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose, Salvatore di chi opera e crede in Lui, di chi ama Lui: il quale, senza inizio e senza fine, immutabile, invisibile, inenarrabile, ineffabile, incomprensibile e ininvestigabile, benedetto, degno di lode, glorioso, sopraesaltato, sublime, eccelso, soave, amabile, dilettevole e tutto sempre e sopra tutte le cose è desiderabile nei secoli dei secoli". 14 7. Riunire tutti gli uomini nell'amore del Padre Come abbiamo visto, Francesco ama sottolineare che la sua evangelizzazione è quella di Cristo e della Chiesa. Proviene dalla stessa origine: il Padre. Tende allo stesso fine: proclamare il suo infinito amore per l'umanità. Esprime lo stesso stile: vivere la vita di Gesù, di amore e preferenza per poveri, peccatori, sofferenti e oppressi. Il Padre, che mandò i profeti e gli apostoli, allo stesso modo ora manda quanti accolgono il suo invito di lodarlo e annunciarlo con vita, opere e parole: 16

"Poiché vi mandò per il mondo intero affinché testimoniate la sua voce con la parola e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c'è nessuno onnipotente eccetto Lui". 15 Per non lasciare l'evangelizzazione in balia di scelte estemporanee e di gusti personali, Francesco, nella Regola del 1221, propose un modello di predicazione centrato sui seguenti argomenti: invitare gli ascoltatori a rivolgersi al Mistero del Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo; 16 esortarli a convertirsi e far penitenza; 17 sviluppare in loro, mediante tali atteggiamenti, un crescente amore e un'incessante ricerca di Dio. 18 Questo annuncio francescano realizza il programma espresso da Gesù nella sua preghiera al Padre: "affinché siano perfetti nell'unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato, e li hai amati come hai amato me... affinché l'amore col quale tu hai amato me sia in loro ed io in loro". 19 8. Fratelli in mezzo ai fratelli La concezione trinitaria dell'evangelizzazione produce conseguenze pratiche, che Francesco ha tratto dai più significativi testi di Matteo e di Giovanni. Gli evangelizzatori devono essere sempre pronti ad affrontare, con coraggio, ogni forma di disagio, difficoltà, sofferenza (morte compresa), per imitare Gesù, che si offrì liberamente ai suoi crocefissori. Perciò tutti: "ovunque sono, si ricordino che hanno consegnato e abbandonato il loro Corpo al Signor nostro Gesù Cristo, e per il suo amore devono esporsi ai nemici sia visibili che invisibili, poiché dice il Signore: Colui che perderà l'anima sua per causa mia la salverà per la vita eterna". 20 In secondo luogo, essendo portatori di pace, non devono mai litigare né disputare con nessuno, ma rimanere sottomessi a tutti e dichiarare il proprio essere cristiani, imitando il mitissimo e umilissimo Agnello di Dio. 21 Infine, devono essere sempre umili, pacifici, miti, gentili, accoglienti e capaci di parlare con ognuno nel modo più adatto e conveniente, perché Gesù s'intrattenne così con tutti, accogliendo senza alcun discrimine. 22 Questi atteggiamenti servono a proclamare a tutta l'umanità, fino alla fine dei secoli, che la volontà del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è di raccogliere tutti nella loro comunione e nella gloria del Regno preparato fin dagl'inizi del mondo. 23 8.1. Vivere insieme la presenza dello Spirito Per San Francesco, la presenza dello Spirito Santo, per quanto invisibile, è concreta e decisiva. Lo Spirito prepara i profeti e gli autentici amici del Signore. 24 Illumina le menti e ispira i cuori. 25 Purifica e unisce al Signore. 26 Sostiene i suoi seguaci, come sostenne gli Apostoli nella loro missione. 27 Abita in loro e per loro mezzo annuncia il Vangelo. 28 È il vero Ministro, 29 che genera e cura le vocazioni all'Ordine. 30 Più in generale, lo Spirito assiste i "servi" del Padre e del Figlio, che assolvono il compito di manifestare l'amore delle Persone divine a tutta l'umanità. Poiché lo Spirito Santo è "Amore" e le moderne scienze umane cercano di dire qualcosa di interessante sull'amore, inseriamo qui una loro riflessione che, ci sembra, Francesco ha profeticamente anticipato. Il vero amore comprende almeno quattro atteggiamenti fondamentali: cura, responsabilità, rispetto e conoscenza. Cura, perché l'amore non è tale se non si prenda cura dell'amato. Responsabilità, nel senso di voler rispondere ai bisogni del prossimo, 17

"Poiché vi mandò per il mondo intero affinché testimoniate la sua voce con la<br />

parola e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c'è nessuno onnipotente<br />

eccetto Lui". 15<br />

Per non lasciare l'<strong>evangelizzazione</strong> in balia di scelte estemporanee e di gusti personali,<br />

Francesco, <strong>nel</strong>la Regola del 1221, propose un modello di predicazione centrato sui<br />

seguenti argomenti: invitare gli ascoltatori a rivolgersi al Mistero del Dio Uno e Trino,<br />

Padre, Figlio e Spirito Santo; 16 esortarli a convertirsi e far penitenza; 17 sviluppare in loro,<br />

mediante tali atteggiamenti, un crescente amore e un'incessante ricerca di Dio. 18<br />

Questo annuncio <strong>francescano</strong> realizza il programma espresso da Gesù <strong>nel</strong>la sua<br />

preghiera al Padre: "affinché siano perfetti <strong>nel</strong>l'unità e il mondo conosca che tu mi hai<br />

mandato, e li hai amati come hai amato me... affinché l'amore col quale tu hai amato me<br />

sia in loro ed io in loro". 19<br />

8. Fratelli in mezzo ai fratelli<br />

La concezione trinitaria dell'<strong>evangelizzazione</strong> produce conseguenze pratiche, che<br />

Francesco ha tratto dai più significativi testi di Matteo e di Giovanni.<br />

Gli evangelizzatori devono essere sempre pronti ad affrontare, con coraggio, ogni<br />

forma di disagio, difficoltà, sofferenza (morte compresa), per imitare Gesù, che si offrì<br />

liberamente ai suoi crocefissori. Perciò tutti:<br />

"ovunque sono, si ricordino che hanno consegnato e abbandonato il loro Corpo al<br />

Signor nostro Gesù Cristo, e per il suo amore devono esporsi ai nemici sia visibili<br />

che invisibili, poiché dice il Signore: Colui che perderà l'anima sua per causa mia la<br />

salverà per la vita eterna". 20<br />

In secondo luogo, essendo portatori di pace, non devono mai litigare né disputare con<br />

nessuno, ma rimanere sottomessi a tutti e dichiarare il proprio essere cristiani, imitando il<br />

mitissimo e umilissimo Ag<strong>nel</strong>lo di Dio. 21<br />

Infine, devono essere sempre umili, pacifici, miti, gentili, accoglienti e capaci di<br />

parlare con ognuno <strong>nel</strong> modo più adatto e conveniente, perché Gesù s'intrattenne così con<br />

tutti, accogliendo senza alcun discrimine. 22<br />

Questi atteggiamenti servono a proclamare a tutta l'umanità, fino alla fine dei secoli,<br />

che la volontà del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è di raccogliere tutti <strong>nel</strong>la loro<br />

comunione e <strong>nel</strong>la gloria del Regno preparato fin dagl'inizi del mondo. 23<br />

8.1. Vivere insieme la presenza dello Spirito<br />

Per San Francesco, la presenza dello Spirito Santo, per quanto invisibile, è concreta e<br />

decisiva. Lo Spirito prepara i profeti e gli autentici amici del Signore. 24 Illumina le menti<br />

e ispira i cuori. 25 Purifica e unisce al Signore. 26 Sostiene i suoi seguaci, come sostenne gli<br />

Apostoli <strong>nel</strong>la loro missione. 27 Abita in loro e per loro mezzo annuncia il Vangelo. 28 È il<br />

vero Ministro, 29 che genera e cura le vocazioni all'Ordine. 30<br />

Più in generale, lo Spirito assiste i "servi" del Padre e del Figlio, che assolvono il<br />

compito di manifestare l'amore delle Persone divine a tutta l'umanità. Poiché lo Spirito<br />

Santo è "Amore" e le moderne scienze umane cercano di dire qualcosa di interessante<br />

sull'amore, inseriamo qui una loro riflessione che, ci sembra, Francesco ha<br />

profeticamente anticipato.<br />

Il vero amore comprende almeno quattro atteggiamenti fondamentali: cura,<br />

responsabilità, rispetto e conoscenza. Cura, perché l'amore non è tale se non si prenda<br />

cura dell'amato. Responsabilità, <strong>nel</strong> senso di voler rispondere ai bisogni del prossimo,<br />

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