Le dottrine degli Gnostici - Storia di un altro Occidente
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Il rilievo che assume la donna ereticgnella fantasia <strong>degli</strong> eresiologi è <strong>di</strong> <strong>un</strong> certo interesse, come spia<br />
della logica normativa che li contrad<strong>di</strong>stingue.r8o Il tema e stato trattato da Virginia Bumrsl8r nell'ottica <strong>di</strong> due<br />
capisal<strong>di</strong>: il noto testo <strong>di</strong> Foucault sulla S/oria dellafollia nell'età classica (cit.) e la critica del concetto <strong>di</strong><br />
eresia del <strong>Le</strong> Boulluec (cit.), per sottolineare il parallelismo con il quale il pensiero razionalista ha tracciato le<br />
coppie <strong>di</strong> opposti ortodossia/eresia e ragione/follia, e il carattere patriarcale dell'ortodossia. La Bumrs ha anche<br />
notato la dubbia maschilità dell'uomo eretico e la stereotipa sottomessa verginita della donna orhdossa. Gli<br />
opposti ofodossia,ieresia si traducono, sul piano della normativa sociale in normalita/anormalita <strong>di</strong><br />
comportamento, e in cosfwatezzalscostumatezza sul piano sessuale. Il risultato è che, in <strong>un</strong> giu<strong>di</strong>zio attuale<br />
"all the really interesting women in the early Church were heretics".l82<br />
Bons mots a parte, la Bumrs, che si sforza <strong>di</strong> andare oltre i giu<strong>di</strong>zi troppo sbrigativi per approfon<strong>di</strong>re<br />
i significati simbolici delle opposte figure, non può non constatare -e successivamente concludere- che la<br />
contrapposizione tra femminilità ereticale e femminilita "cristiana" è, nei Padri, simbolicamente f<strong>un</strong>zionale<br />
all'affermazione del principio <strong>di</strong> autorità, e che le forze della sessualità sono assimilate al chaos sociàle.r83<br />
Ireneo riferisce altre cose molto interessanti su Marco. Una <strong>di</strong> queste, la cui trattazione occupa il<br />
maggior spazio nella notizia, è che Marco e i suoi seguaci praticavano <strong>un</strong>à mistica e <strong>un</strong>a numerologia delle<br />
lettere, cosa che Ireneo esamina in dettaglio per mostrarne l'evidente assur<strong>di</strong>ta. In realta siamo in preienza <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong>a speculazione che, si pensi quel che si luole, non soltanto si è <strong>di</strong>ftrsa in tutta la successiva storia della<br />
mistica, ebraica innanzitutto ma anche islamica e cristiana, ma, soprattutto, ricerca risultati non risibili: per<br />
quanto riguarda Marco il senso delle sue speculazioni è stato portato alla luce in <strong>un</strong> dotto stu<strong>di</strong>o del Dupont-<br />
Sommer.r8a Anche I'esegesi marcosiana dót testo biblico ricalia meto<strong>di</strong> in uso nella successiva speculaiione<br />
cabbalistica.<br />
Per quanto concerne le liturgie marcosiane citate da Ireneo, esse richiamano da vicino il Vangelo<br />
secondo Filippo: vi è <strong>un</strong> matrimonio "pneumatico" che si celebra in <strong>un</strong>a camera nuziale e che si può intendere<br />
come <strong>un</strong> ricongi<strong>un</strong>gimento con il proprio elemento pneumatico; e vi è <strong>un</strong> doppio battesimo, quello con I'acqua<br />
<strong>di</strong> Giovanni e quello per <strong>di</strong>scesa dello Spirito Santo.r85 <strong>Le</strong> formule battesimali sono in ebraico.r86 Vi è <strong>un</strong> rito<br />
con <strong>un</strong>a coppa, che Ireneo litiene magico ma che forse è eucaristico, in analogia con quel che si intravede nel<br />
Vangelo secondo Filippo.'o' Vi e anche, sempre in analogia con i testi citati, <strong>un</strong>'<strong>un</strong>zione che si impartisce al<br />
morente.'ooal quale si forniscono formule <strong>di</strong> tipo orfico, in<strong>di</strong>spensabili per superare lo sbarramènto <strong>degli</strong><br />
Arconti.<br />
Un'ultima importante notizia fornisce infine lreneo: Marco e suoi interprctano Mt. 11, 27 nel senso<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong>a cecità al Padre ineffabile da p4rte <strong>di</strong> coloro che si attengono all'Antico Testamento; la loro versione del<br />
passo è tuttavia la stessa <strong>di</strong> GiustinorEe.<br />
Non possiamo tuttavia esaurire questa pur rapida rassegna delle notizie che ci pervengono circa le<br />
<strong>dottrine</strong> ereticali, senza affrontare almeno alc<strong>un</strong>e altre affermazioni che ci vengono da altri erésiologi; non<br />
certo tutto il loro sterminato dominio che non rientra negli scopi <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o, ma semplicemente ciò che<br />
riguarda aspetti lasciati in ombra da Ireneo. Abbiamo sopra accennato al problema dógh Ebioniti, setta<br />
giudaizzante da Ireneo ricondotta in modo non chiaro a Cerinto e, più in generale, messa a far parte<br />
dell'<strong>un</strong>iverso <strong>degli</strong> <strong>Gnostici</strong>. Abbiamo anche sottolineato che vi sono stu<strong>di</strong>osi i quali ritengono <strong>di</strong> dover<br />
<strong>di</strong>stinguere Enkratiti e giudaizzanti dalle altre sette, alle quali soltanto attribuire ú qualifica <strong>di</strong> Gnostiche.<br />
Riprendendo <strong>un</strong>a terminologia che è stata usata per revocare in dubbio la costruzione accademica dello<br />
t80<br />
Ilrappottotral'affermazio-ne-delRazionalismoel'emarginazionedelfemminileèstatomessoinlucene Ilmitoel'uomo,crt.,inparticolare<br />
alle pp. 94-107;202'2o4;22o'222;285-288; 328-330; 333. È nota, viceversa, la grande preserza del femminile nel mito gnostico e in varie<br />
successive eresie, sino al X\rlII secolo, come ho segnalato ne I-a Gnosi, etc., cit., passiil. l,a normativa che esp<strong>un</strong>ge il <strong>di</strong>verso ha creato il<br />
"femminile" cosi come lo "Oriente"e altri numerosi luoghi culturali, come luoghi déll'emarginazione. Il femminile in"particolare, attraverso la<br />
figura della Dea Madre che racchiude in sé gli opposti, <strong>di</strong>viene il luogo dell'emarginazione per eccellenza ad opera del nascente Razionalismo;<br />
9:so<br />
è I'utero, la matrice buia e materiale, cui si conlrappone la luce spirituale della forma" seme maschile.<br />
r8r<br />
V. Bumts, The Heretical Woman as Symbol in Alex.ander, Athaiasius, Epiphanius and Jerome,H.Th.R., 84, 1991.<br />
182<br />
iw.o.23o.<br />
r83<br />
Siamo cioè in presenza della demonizzazione del desiderio che caratterizza il persiero razionalista, pensiero "puro" che aborre <strong>un</strong> pensiero che<br />
nasca sulle passioni. Il problema si tradurrà, nel Me<strong>di</strong>oevo, nella contrapposizione tra pensiero "colto" e miti 'Tolklorici". Cfr. II miio e l'uomo,<br />
cjr., pp. 222-246 e p. 328.<br />
'* A. Dupont-Sommer, La doctrine gnostique de la leftre "waw" d'après <strong>un</strong>e lamelle araméenne iné<strong>di</strong>te, Bibl. Arch. et Hist., T. XLI, paris,<br />
Geuthner, 1946.. t a mistica delle lettere ha <strong>un</strong> ruolo molto importante in alc<strong>un</strong>i testi gnostici, come il Vangelo <strong>degli</strong> Egiziani e i due Libri <strong>di</strong> Jeu<br />
(per questi ultimi cfr. The Books ofJeu and the Untitled Text in the Bruce Codex, Text ed. by C. Schmidt Transl. and Notes by V. Macdermo!<br />
l,eiden, E.J. Brill, 1978).<br />
t.85<br />
Adr. Hcer.,I.2l,2. cîr il parallelo inGosp. phil., 69,25-29.<br />
'" Adv. Her.l.2l.3.<br />
t,l'"<br />
Gotp Pht1..57.7-8;.75,1..77.3. Cfr. inoltre lo snr<strong>di</strong>o <strong>di</strong> J.E.Ménard,L,expose. erc.. cit.<br />
''" Adv.Her',l,21,5 E<strong>un</strong>rito<strong>di</strong>redenzionecheequivalead<strong>un</strong>secondobattesimo.Quisiscorge<strong>un</strong>asorprendenteanalogiaconilpiùtardo,e<br />
<strong>di</strong> cefo non ricollegabile, sacramento cataro del Consolamentum tnrpartito morenti, o, per i Perfetti, in vita. Si delinea forse, come si può anche<br />
dedurre dai riferimenti dei Padri, <strong>un</strong> doppio livello <strong>di</strong> appartenza allichiesa ^i<br />
gnostica, così come v'era <strong>un</strong> t'n doppio livello nella chiesa catara.<br />
'4dr. HcBr., I, 20, 3. Yahwè è noîoriamente, pói gli <strong>Gnostici</strong>, il DJmiurgo che ignora il Padre ineffabile. Non e quesra cenamefie<br />
l'interpretazione che dà Giustino a quelle stesse parole (l Apol.,63); tuttavia in entrambi i casi il serso veicolato è che soltanto la parola <strong>di</strong> Cristo<br />
apre alla vera comprensione <strong>di</strong> Dio; ciò che è <strong>di</strong>verso dal comprendere "il vero Dio" come vorrebbero più p<strong>un</strong>tualmente gli Cmostici, ma che, in<br />
entrambi i casi, sta a rimarcare, a nostro awiso, la coscienza della novità del Cristianesimo nei confronti del Giudaismo, it contrapposizione alla<br />
continuità, che sta viceversa tanto a cuore ad lreneo. Ireneo costituisce d<strong>un</strong>que <strong>un</strong> vero p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> svolta dottrinario. Cfr. com<strong>un</strong>que il commento <strong>di</strong><br />
Rousseau e Doutrelau, cit., Libro I, T. I, pp. 266-269. Questo p<strong>un</strong>to è a nostro avvisoessenziale per seguire I'improwisa "n.ascita" dell'eresia,<br />
awenuta in pochi decenni.<br />
))