Le dottrine degli Gnostici - Storia di un altro Occidente
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attribuzione a questa o quella espressione religiosa, esiste <strong>un</strong>a vastissima letteratura.ea Dopo la scoperta del<br />
I"angelo secondo Tommaso, l'Inno della perla trova la sua collocazione nell'ambito <strong>di</strong> <strong>un</strong>o <strong>Gnostici</strong>smo<br />
enkratita siriano, del quale ripete i temi già esaminati esponendo i Vangeli secondo Filippo e Tommaso, fondati<br />
sulla ri<strong>un</strong>ione con il se, con il proprio gemello celeste, quale percorso <strong>di</strong> salvezza<br />
L'Inno della perla descrive infatti il profondo deca<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> <strong>un</strong> principe inviato in Egitto dai<br />
genitori, per recuperare <strong>un</strong> perla <strong>di</strong> valore inestimabile che gli consentirà <strong>di</strong> ère<strong>di</strong>tare il Regno. L Egitto è<br />
notoriamente, in tutta la simbologia mistica, il luogo del deca<strong>di</strong>mento dello Gnostico nella materia.e5 Qui il<br />
principe assume gli abiti <strong>degli</strong> impuri egiziani per non far riconoscere la propria origine -evidente riferimento<br />
all'estraneità dello Gnostico tra i malvagi ilici- ma, cibandosi del loro ciUo, caaè nel'oblio della propria<br />
missione. Gi<strong>un</strong>gerà a ridestarlo <strong>un</strong> messaggero inviato dal padre con <strong>un</strong>a lettera; egli allora esegue ta propria<br />
missione e torna verso il luminoso oriente d'onde proviene. I genitori gli inviano incontro la sua antica veste<br />
splendente^che e anche il suo gemello, al quale egli si ri<strong>un</strong>isce tornando a sedere accanto al padre nella gloria<br />
del Regno.e6<br />
L'analisi <strong>di</strong> questi ultimi testi cons€nte ulteriori considerazioni su aspetti fondamentali che <strong>di</strong>vidono<br />
I'interpretazione gnostica del messaggio <strong>di</strong> Cristo, dall'interpretazione propugnàta dalla costituenda ortodossia.<br />
E assolutamente evidente qui quanto avevamo già sottolineato: la de{toicizzazione della figura <strong>di</strong> Gesù<br />
ricondotta esclusivamente ai suoi detti, alla "conoscenza" che egli fornisce e che consente "a chi ta orecchi per<br />
intendere"ei <strong>di</strong> realizzare ipso facto la propria in<strong>di</strong>viduale salvelza.<br />
Ci sembra tuttavia riduttivo intendere questa interpretazione gnostica soltanto nelle sue possibili<br />
implicazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>simpegno dalle opere e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidualistica fuga dal mondo. Certamente, <strong>un</strong> mondo così<br />
intrinsecamente malvagio da risultare irre<strong>di</strong>mibile e, al termine della storia, condannato a quella nullita che è il<br />
suo stesso marchio d'origine, non puo suscitare <strong>un</strong> grande interesse all'azione da parte dello Gnostico. Non<br />
bisogna tuttavia sottovalutare che <strong>un</strong> tale esito storico non è tanto il risultato imprescin<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> <strong>un</strong>a premessa<br />
ideologica, quanto piuttosto la conseguenza <strong>di</strong> situazioni storiche -autentici "blocchi" <strong>di</strong> potere- senza speranze<br />
alternative. La "fuga dal mondo" non sarà <strong>un</strong> fenomeno destinato a carafterizzare soltanto gli sparuti gruppi<br />
gnostici,e8ma interesserà larga parte della società romana con la crisi dell'Impero. Un fènomeno come il<br />
monachesimo orientale, benché non esente da influssi gnostici, non potrebbe esser compreso semplicemente a<br />
partire da questi.ee<br />
Quel che ci interessa mettere in evidenza ancora <strong>un</strong>a volta dopo la breve analisi <strong>di</strong> questi ultimi<br />
testi, è quanta insistenza contrad<strong>di</strong>stingua la dottrina gnostica non soltanto riguardo alla nàtura <strong>di</strong>vina<br />
dell'uomo, ma anche al fatto che tale natura è costantemente conculcata in questo mondo. Lo Gnostico ha la<br />
precisa coscienza che la sua propria realtà ontologica è qualcosa <strong>di</strong> incomparabilmente superiore a ciò che egli<br />
appare nel mondo, vale a <strong>di</strong>re nella società. Lo si <strong>di</strong>ca esplicitamente o no, l'essere-nel-mondo è infatti<br />
inevitabilmente <strong>un</strong> essere-nella-storia ed <strong>un</strong> essere-nella-società: che le ra<strong>di</strong>ci del Male siano o non siano<br />
estirpabili, abbiano o non abbiano <strong>un</strong> fondamento metafisico, è com<strong>un</strong>que nella società che se ne assqporano i<br />
frutti.<br />
<strong>Le</strong> nostre osservazioni non sono semplicemente teoriche: come vedremo, sembra vi siano stati <strong>degli</strong><br />
<strong>Gnostici</strong> alquanto impegnati nella critica sociale, ed in questo senso evolverà l;ere<strong>di</strong>tr gnostica nei secoli<br />
successivi. Per quanto si possa <strong>di</strong>scettare sulla complessilà e <strong>di</strong>versita <strong>degli</strong> esiti che, nelle <strong>di</strong>verse circostanze,<br />
possono <strong>di</strong>scendere da <strong>un</strong>a qual<strong>un</strong>que visione del mondo, non cred.iamo sia negabile che, in linea generale,<br />
I'atteggiamento sociale <strong>di</strong> chi vede nel mondo I'espressione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a malvagita alÈ quale si sente estraneo, sarà<br />
ben <strong>di</strong>versamente critico ed eversivo dall'atteggiamento <strong>di</strong> chi considera il mondo opera com<strong>un</strong>que buona, a<br />
prescindere dall'inquinamento portatovi dalla colpa. Tanto più che, per quanto concerne I'irre<strong>di</strong>mibilita del<br />
mondo, le idee <strong>degli</strong> gnostici -non <strong>di</strong> tutti, perlomeno- non sono poi così deterministiche come vorrebbe far<br />
ea Per I'esposizione critica della bibliografia e per il îesto rinviamo al lavoro <strong>di</strong> P.H. Poirier, L'hymne de la perle des Actes de Thomas,lnt.,<br />
Texle' Trad., Commentaire, l,ouvain la Neuve, 1981 . Tra i tantissimi titoli della bibliografia e le <strong>di</strong>sparate attriiuzioni, oltre a quanto riportato in<br />
Puech, cit., ricor<strong>di</strong>amo J.E. Ménard, <strong>Le</strong> chant de La perle, R.H.R. 42, 1968; e G. Quispel, Das lre d von der Perle, Gnostic stu<strong>di</strong>es vol. il, cit.<br />
er Nella teosofia irano-islamica I'Egitto è il luogo del deóa<strong>di</strong>mento nell'oblio e neila materia; il tema è stato ampliamente trattato dal Corbin che<br />
ha trovato il parallelo dell'lnno della perla nel Racconto dell'esilio occidentale <strong>di</strong> Sohrawardî. Cfi. Sohrawaidî, L'archange empoilrpre, paî<br />
u !9rbin, Paris, Fayard, 1976. rJn importante stu<strong>di</strong>o comparato con riferimento al Vangelo secondo Tommaso, alla tra<strong>di</strong>zioni mazdea'(il<br />
parallelo tra l'abito luminoso e Daénà è evidente), all'alchimia, a Swedenborg e a tutta li tra<strong>di</strong>zione angelologica nel suo complesso, è staio<br />
condotto dal corbin nel Cap. vI, Vol. II, del suo Ez Islam lranien, paris,Gallimard, 1971, 4 voll.<br />
'" Ricor<strong>di</strong>amo ch e thòma ín ar,amaico significa: gemello (greco: dídymos); il Vangelo secondo Tommaso zvverle che chi scrive le parole segrete<br />
<strong>di</strong> Gesù è "Didymo Giuda Thomas" cioè "Giuda il gemello" (scil.: <strong>di</strong> Cristo; àice il logion 108: "Colui che si abbevererà alla mia bocca<br />
<strong>di</strong>venterà come me e anch'io <strong>di</strong>venterò come lui"). Ch. Puectu cit., pp. 351-359. Il temidel gemello celeste, dello Spirito cui l,anima deve<br />
ncongi<strong>un</strong>gersi tramite la Gnosi, è d<strong>un</strong>que il tema com<strong>un</strong>e dei tre testi gnostic i, Vang. Fil., Vang. Tomm. e Inno della perla.<br />
- Questa espressione e molto frequente nei testi gnostici, a sottolineare la <strong>di</strong>versa capacita <strong>di</strong> comprensione deile <strong>di</strong>vene tipologie umane:<br />
sîoltanto lo pneumatico.può_intendere appieno i significati "segreti" (non segreti per lui); ló ilico non comprenderà mai.<br />
'- NeLognosi'etc.,ctt'abbiamosottolineatocheilfenomenognostico,comealtriadessoparagonabilinelconodellastoria,èlegatoallecrisi<br />
<strong>di</strong> trasformazione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a società ricca e <strong>di</strong>fferenziata; nory come si riteneva <strong>un</strong> tempo, alì'emLginazione economica (questa inlerpretazione,<br />
ancorata a Mar4 è ancora in K. Rudolpll Dla Gnosis,I'eipzig, Koehler & Amelang 1983, p. 310) Se mai, è proprio la crisi economico-sociale<br />
che rende, a partire dal III secolo, del tutto îrascurabile la voce <strong>degli</strong> <strong>Gnostici</strong>, in conomitanza-con l'affermani della Chiesa Romana come<br />
Istituzione.<br />
en Non soltanto il già citato lavoro del Dodds, ma anche gli shr<strong>di</strong> del Brown sulla societa sirian4 mosîrano che il problema della ..fuga dal<br />
mondo" riguarda l'intera societa.