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Le collezioni veneziane d'arte e d'antichita dal secolo XIV. ai nostri ...

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LIX<br />

tcsca statua muliebre, fu deciso che proprietii del cardinale sarebbe<br />

la metà superiore e l'inferiore del Procuratore di S. Marco.<br />

Non basta; altro dibattito sorse fra loro a chi detta statua dovesse<br />

rimanere in possesso e il cardinale s'ebbe l'usufrutto vita natur<strong>ai</strong> du-<br />

rante, il Procuratore la proprietà, che poi tini nello Stato.<br />

Il cardinale Giovanni lasciò morendo buona parte della sua col-<br />

lezione alla Repubblica con certe condizioni e cautele. Il lascito<br />

venne inventariato <strong>dal</strong> sei^retario Pietro Pellegrini alla presenzi del<br />

procuratore Federico Contarini e di monsignor vescovo di Torcello,<br />

il quale <strong>dal</strong> ms. del Fanello (proprietà del Museo di Murano ed in<br />

deposito al Museo di Torcello) sappiamo essere stato Antonio Grimani<br />

suo nipote.<br />

.<br />

L'Anonimo Morelliano, sia esso il Michicl o il Vallerò ci dà noti-<br />

zia di vari quadri del Mcmiing, del Durer, ecc., del canone della Con-<br />

versione di S. Paolo per mano di RatTaello, e sopratutto del famoso<br />

officio ricuperato <strong>dal</strong> cardinal Domenico a Antonio Siciliano per du-<br />

cati 500, e noto ovunque col titolo di Bicviario Griiiuiiii.<br />

Fortunatamente nello stesso Anonimo vediamo i ritratti di .Mem-<br />

ling chiamati « li due retratti pur a ogiio del marito e moglie insieme<br />

alla poiu'iiliiia <br />

Quindi le opere del .Memling, del Durer e d'altri devono essere<br />

state quelle chiamate nell'inventario nostro ponentine e le tavolette di<br />

paesi « di Alberto Van Ouvater e quella Torre che se combate » è<br />

la tela grande della Torre di Nembrot ivi citata di Gioacchino Patenier.<br />

Dagl' inventari si rileva che la dimora propria dei Grimani era<br />

e fu sempre a S. Maria Formosa, mentre lo Stringa nella correzione<br />

al Sansovino ci dà che la dimora di Federigo Contarini era proprio<br />

nelle Procuratie Nuove, dove è ora il Palazzo Reale. Stava egli nel<br />

primo solajo, nel secondo essendovi Andrea da <strong>Le</strong>zze : ivi aveva il suo<br />

studiolo d'anticaglie! Aveva ancora nel 1603, cioè dopo mortoli car-<br />

dinal Grimani, di cui anzi aveva nel 159(5 disposto le cose, come ne<br />

faceva un'iscrizione testimonio portata anch'essa in Palazzo Duc.de.<br />

Donava il Contarini molti oggetti nel 1592, altri ne lasciava Jacopo<br />

Contarini nel 1396 — però soltanto nel 1716. — Quello che più c'im-<br />

porta è di sapere che nel 1784 si conglobava colà il museo del mo-<br />

nastero di S. Giovanni di 'Verdara in Padova, nel quale erano andate

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