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Le collezioni veneziane d'arte e d'antichita dal secolo XIV. ai nostri ...

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CCXXIX<br />

circa un migli<strong>ai</strong>o di numero in cui primeggiano alcune coppe di rara<br />

bellezza che Murano invidia a Venezia.<br />

Nella sala XIII abbiamo avori, leuti. (Questa degli avori era un'arte<br />

elettissima già <strong>dal</strong> <strong>secolo</strong> \'III, come ricorda il Kiliasi e puossi rile-<br />

vare da molti lavori di archeologi contemporanei tra cui va encomiato<br />

quello dello Schlosser Siti fondaco degli Entbriachi) ; quella poi delle<br />

sculture in legno, venutaci <strong>dal</strong>l'Asia Minore, ebbe col Brustolon<br />

ultimi bagliori e rinascenza alquanta colla dinastia artistica dei Pan-<br />

ciera-Besarel, <strong>ai</strong> quali oggi fanno seguito alcune schiere di barocchi<br />

mestieranti, tranne il Cadorin, il De Lotto, e i Bardella.<br />

Ammirasi nella stessa sala una raccolta di gemme istoriate per<br />

la maggior parte (doni Correr e .Molin) lavori greci e romani, pro-<br />

venienti da case patrizie, bottino del vinto impero bizantino.<br />

Nella sala <strong>XIV</strong> sonvi diplomi, capitolari, mariegole, commissioni,<br />

portolani, carte nautiche, offici o bolle, tutte memorie patrie ,di valore<br />

artistico e storico rilevante.<br />

Nella X\' dipinti per la maggior parte di primitivi. Lungo le<br />

scale che conducono al II. piano sonvi ritratti e pitture che ricordano<br />

fatti storici della Repubblica.<br />

Nella XV'II sta la raccolta Canova il cui maggior nucleo venne<br />

dato <strong>dal</strong>lo Zoppetti e a cui hanno però contribuito i Correr, i Cicogna, i<br />

Giustinian ed anche il fratello del sommo scultore monsignor Sartori<br />

Canova.<br />

Nella sala XVIII sonvi schizzi e bozzetti dei dueTiepolo, di Piazzetta,<br />

di Pittoni, di Ricci, di La/.zarini, del Guercino. di Fontebasso, di Ro-<br />

salba Carriera, del Canaletto.<br />

Nella sala XIX oltre alle scene di battaglie del Simonini (dono Molin)<br />

vi sono disegni o schizzi originali e vedute di Venezia del Canaletto<br />

e del Guardi (doni Correr) e oltre a vari disegni del <strong>secolo</strong> X^'III un<br />

quadro di Bissolo, dono Cicogna.<br />

<strong>Le</strong> sale XX e XXI, con cui termina la parte del Museo che sta<br />

nel Fondaco dei Turchi, contiene incunaboli ed incisioni parte acqui-<br />

stati, parte lasciati d<strong>ai</strong> Correr, d<strong>ai</strong> Cicogna, d<strong>ai</strong> Manfredini, d<strong>ai</strong> Molin,<br />

d<strong>ai</strong> Martinengo. Nella casa Correr sonvi nelF atrio busti e modelli.<br />

Al I. piano nel corridoio, vetri soffiati, mos<strong>ai</strong>ci, paste vitree, cam-<br />

pionariidi perle e di stoffe. Nell'antisala alcuni quadri del <strong>secolo</strong> XVII<br />

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