Diventare mamma a Savona intervista al professor ... - Auser Liguria

More documents

Recommendations

Info

L’intervista Diventare mamma, ne parliamo con Salvatore Garzarelli, direttore del Dipartimento materno infantile della Asl2 “ETÀ MEDIA OLTRE I 35 ANNI E DONNE PIÙ CONSAPEVOLI” Parto personalizzato, staff al femminile per garantire alla donna “il suo nido”, il ruolo dell'ostetrica Natalità, problemi della gravidanza, diventare mamma, preparazione e parto personalizzato, protocolli di intervento, rapporto gestante-ostetrica progetti per il futuro. Ne parliamo con il dottor Salvatore Garzarelli, direttore del Dipartimento materno infantile della Asl2 La situazione demografica nella nostra provincia registra un calo. Quale approccio hanno oggi le donne verso la gravidanza? “Le donne sono molto più consapevoli e preparate di un tempo. Il livello dell’età in cui una donna decide di avere un figlio è aumentato anche per le condizioni socio economiche. Le nostre partorienti si collocano in una fascia di età spesso superiore ai 35 anni. Durante la gravidanza mantengono un ruolo attivo nella gestione della stessa approfondendo i temi relativi alla gestazione e al parto e ad allevare i figli, cambiamento culturale certamente positivo anche se ha reso le donne più esigenti e quindi pazienti, oserei dire, più impegnative.” Le partorienti sono accompagnate dall’ostetrica di fiducia al momento del ricovero? “La partoriente che arriva per il travaglio di solito è già stata accolta e seguita durante la gravidanza nel nostro ambulatorio. Questo modello di intervento, che riduce del 30% le ansie delle neo mamme, è frutto di un lavoro costante delle ostetriche durante i corsi di preparazione al parto. Tutto ciò consente alle donne di arrivare in reparto conoscendo già lo staff che le assisterà e con il quale ha instaurato un rapporto di empatia e fiducia. La futura madre entra quindi: “nel suo nido”. Oggi registriamo una larga presenza del compagno o marito che partecipa attivamente sia durante il corso di preparazione sia durante il travaglio e il parto e in eguale misura anche dopo. E' comunque facoltà della partoriente farsi accompagnare da MARIA GRAZIA SORTINO n. 1006 Bambini nati nel reparto di ostetricia nel 2012 una persona di sua fiducia talora madre o amica”. Nel suo staff il personale femminile è in maggioranza... “Si. La donna, medico e ostetrica, comprende maggiormente il fenomeno della maternità e la scelta di svolgere la professione è determinata dall’amore innato. Alla domanda sul perché si sceglie una certa specialità c'è chi ha risposto in modo ironico: il chirurgo è un masochista, il ginecologo un maniaco sessuale. Io non credo sia vero, ma privilegio ugualmente le donne nel mio staff che lo fanno per l’amore che hanno per la madre”. Quale ruolo per ostetriche e medici? Le ostetriche accompagnano in prevalenza le future madri durante tutto il percorso: accoglienza in ambulatorio, preparazione al parto e assistenza in reparto. I medici presenti 24 ore, intervengono su richiesta dell’ostetrica e per le situazioni che devono essere monitorate in modo specifico”. La donna anche se più consapevole può presentare retaggi e timori. Oggi come affronta il dolore del parto? “Durante il corso di preparazione viene consegnata una modulistica sul come “scegliere” il parto in base alle proprie caratteristiche psicofisiche. Proponiamo diverse modalità: il parto eutocico, il parto in acqua e quello in analgesia. Se la partoriente è tranquilla e fisiologicamente adatta e normale,di solito si privilegia il parto eutocico. Il parto in acqua viene scelto in 8 prevalenza da donne giovani e anche con un fisico atletico, ma soprattutto mentalmente propense ad una esperienza particolare e innovativa. Il parto in analgesia, nel nostro reparto attuabile 24 ore su 24, viene scelto da una donna su 4, specialmente da quelle che, per paure e ansie, vogliono essere coscienti ma non sentire dolore. Ogni donna deve poter scegliere, nei limiti della sicurezza sanitaria, il suo parto. nessuno può imporre scelte in un momento così particolare. Qualunque intervento coattivo sarebbe una insopportabile violenza. Rimane una quota, se pure minima (20,17% nel 2011), di parti cesarei dettati dalle condizioni fisiche della madre o del feto”. Ci sono volontari che operano nel suo reparto? “Ho esperienza di volontariato ospedaliero e conosco il lavoro dell’Avo. Ma nel reparto di ostetricia non è mai stato necessario in quanto la degenza è molto breve e poi la maternità, il parto e il suo decorso sono momenti naturali e non di malattia quindi di solito sia le pazienti sia le loro famiglie sono autosufficienti. Anche le pazienti sottoposte ad intervento cesareo hanno degenze molto brevi e decorsi tranquilli”. Quali progetti per il futuro? “Abbiamo in mente di costruire un protocollo di intervento da adottare in tutte le realtà della Asl2 in modo che le partorienti trovino uguale assistenza nei vari punti nascita. (segue a pagina 9)
(da pagina 8) Puntiamo molto sulla formazione permanente del personale. Abbiamo attivi ogni sei mesi corsi ed esercitazioni pratiche su un manichino che ci è stato donato dall’associazione, sul quale viene attuata l’esercitazione di triage ostetrico e per affinare la manualità degli operatori durante il parto in modo da evitare traumi al nascituro e agire in sicurezza e rapidità”. DIMISSIONI PROTETTE Aiuto agli anziani dopo il ricovero ospedaliero La convenzione tra Auser Savona e l’Asl 2 garantisce, da parte dei volontari Auser, l’assistenza infermieristica semplice, la compagnia e l’eventuale consegna spesa e farmaci a pazienti anziani e soli dimessi dall’ospedale San Paolo. Gli interventi sono coordinati dalla volontaria Fiorella Genta. Le segnalazioni possono pervenire tramite l’assistente sociale del presidio ospedaliero o direttamente al bancone nell’atrio del nosocomio dove sono presenti i volontari il martedì e giovedì mattina dalle 10 alle 12 oppure telefonando al 338.521.8418. La durata prevista dalla convenzione può avere durata al massimo di due mesi, successivamente, se necessario, l’anziano può beneficiare ancora della presenza dei volontari del Filo d’Argento con il servizio di compagnia telefonica, trasporto sociale, eventuale recapito della spesa e dei farmaci. La crisi che ha colpito il nostro Paese ha coinvolto il sistema sanitario riducendo sia le giornate di degenza sia, purtroppo, anche le risposte sul territorio. L’attività del volontariato quindi è diventa viepiù importante. Senza potere e,soprattutto, volere sostituire gli interventi degli operatori professionali pubblici,ai quali va la titolarità degli interventi specialistici, l’intervento dei volontari costituisce un valido supporto ai tanti anziani che rimangono a casa propria a patto che sia loro offerto il necessario sostegno nei momenti di maggiore fragilità. Per questo la convenzione Auser Asl2 segna un importante momento di collaborazione tra funzioni diverse ma ugualmente orientate al benessere dei cittadini anziani. Per informazioni n. verde Auser: 800.995.988 Chi è Salvatore Garzarelli, di origine abruzzese, sposato, è ligure di adozione. Si è laureato a Genova, allievo del professor De Cecco. Dal 1977 al 1997 ha lavorato all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena; dal ‘97 al 2004 si è trasferito in Abruzzo presso l’ospedale di Vasto. È a Savona dal 2004 come direttore del Dipartimento materno Infantile. Alcuni dati statistici Nascite a Savona nel 2012: 1006 di cui 759 da madri italiane e 247 da madri straniere. Il 26% di parti è stato cesareo, 200 i parti in analgesia e 15 quelli in acqua. Età media delle madri: 33,5 anni Media figli per madre: 1,7 9 Anche quest’anno, nell’ambito del Progetto Anziani Età Libera della Fondazione Carige, in collaborazione con le Reti Distrettuali della provincia di Savona, delle Associazioni di volontariato e con il supporto organizzativo di Auser, si svolgeranno le giornate di festa a coronamento delle varie iniziative. Durante queste giornate saranno premiati i vincitori dei concorsi di pittura, fotografia, poesia e racconti banditi nell’anno 2012. A Savona la giornata di festa è fissata per il 9 febbraio alle ore 15 presso la Sms Fratellanza Leginese di via Chiabrera 4. Oltre alla premiazione ci saranno momenti di divertimento e di spettacolo coronati da un piccolo rinfresco di saluto. Le occasione di festa si terranno sia a Savona sia in Valbormida, Finale ed Albenga e saranno rivolte a tutti i cittadini anziani diventando uno dei momenti di aggregazione e di socializzazione oltre che il riconoscimento e la premiazione delle capacità creative degli artisti in concorso. Quest’anno, grazie alla fattiva collaborazione con la ceramista e pittrice Laura Macchia membro, con le artiste Lia Franzia e Veronique Massenet, della giuria per le opere pittoriche, è stato possibile allestire, nell’area espositiva della Conad di via Servetaz, una mostra delle opere pittoriche in concorso nel distretto di Savona. L’esposizione avrà luogo dal 27 gennaio al 16 febbraio 2013.
Page 1 and 2: Editoriale di Minuto, intervento di
Page 3 and 4: dare valore all’ingegno, ma anche
Page 5 and 6: minoranza) in un ramo del Parlament
Page 7: Verso le elezioni-l’intervento Il
Page 11 and 12: Verso il Congresso nazionale LE SFI
Page 13 and 14: La testimonianza Le esperienze dell
Page 15 and 16: La telefonata Volontaria Auser di A
Page 17 and 18: Ricordo del Carnevale del 1953 LA P
Page 19 and 20: 2006 il gruppo Auser a Chichen Itza
Page 21 and 22: Come eravamo Il quartiere nel ricor
Page 23 and 24: L'incontro Alla scoperta del patrim
Page 25: Dove siamo Ambulatori infermieristi

Diventare mamma a Savona intervista al professor ... - Auser Liguria

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?