Diventare mamma a Savona intervista al professor ... - Auser Liguria

Diventare mamma a Savona intervista al professor ... - Auser Liguria Diventare mamma a Savona intervista al professor ... - Auser Liguria

auserliguria.it
from auserliguria.it More from this publisher
20.05.2013 Views

I luoghi del cuore Con il Fai e l’Associazione Genitori Parco delle Nazioni per la tutela dei beni artistico-ambientali 11 MILA FIRME PER SALVARE LA MADONNA DEGLI ANGELI Continua la mobilitazione dei savonesi per l'antica chiesetta savonese sul Monte Ornato Prosegue la mobilitazione per la Chiesetta della Madonna degli Angeli. Per quanto riguarda il numero ufficiale delle firme nell'ambito della campagna nazionale “I Luoghi del Cuore” bisogna attendere la comunicazione finale del Fai, ma gli organizzatori, l'Associazione Genitori Parco delle Nazioni che insieme al Fai. Delegazione di Savona e con il Patrocinio della Città di Savona stanno lavorando al progetto, parlano di quasi 11.500 preferenze raccolte tra firme cartacee, cartoline e voti on line tutti dedicati alla Madonna degli Angeli. Giovedì 6 dicembre 2012 gli instancabili volontari savonesi che hanno seguito e promosso l'iniziativa hanno inviato alla sede nazionale del Fai a Milano un raccoglitore con tutta la documentazione storica e recente. Sarà un ulteriore elemento fondamentale, al di là dei voti, quando la Commissione valuterà il progetto di restauro. La sera dell’Immacolata, sabato 8 dicembre 2012, con la collaborazione della protezione civile e dell'associazione degli alpini Ana è stata nuovamente illuminata la Madonna degli Angeli. Speriamo che tanti savonesi, all’imbrunire, abbiano rivolto il loro sguardo verso quel piccolo edificio che da U “PUNTE DE PRIA”DI ZINOLA Passando da Zinola, confine ponentino di Savona, si può scorgere “u punte de Prìa”. La bellissima arcata congiunge le due rive: quella del savonese con quella del vadese. Una antica struttura che ha affrontato intemperie, guerre, persino la l’inadeguatezza dell’uomo nell’arco di oltre mezzo millennio. Quell’arcata, infatti, ricostruita su vecchi fondamenti, risale al 1434 sotto la Signoria in Savona del milanese Filippo Maria Visconti. Si tratta, probabilmente, del ponte con l’arcata di maggiori dimensioni 21 oltre quattro secoli è testimone silenzioso e amorevole della nostra città”. Le iniziative sono volte alla mobilitazione per inserire Madonna degli Angeli, chiesetta costruita dal frate cappuccino Giò Ambrogio Pavese nel 1596, nella campagna nazionale dei Luoghi del Cuore, il 6° censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare, in modo da poter usufruire di un contributo per sviluppare il progetto di recupero e restauro. tra quelle medioevali presenti nel nostro territorio. A causa dell’allargamento della foce del torrente Quiliano, nel 2000 è stato restaurato e ristrutturato aggiungendo una seconda arcata dal lato vadese. Una scelta frutto di criteri piuttosto discutibili che ne hanno alterato l’originale architettura. Nell’opera di Giovanni Vincenzo Verzellino “Delle memorie particolari e specialmente degli uomini illustri di Savona” (rimasto inedito fino al 1885): “s’innalzò il ponte di Zinola, mirabile per un solo arco, ristorato in sì vecchi fondamenti sotto del quale scorre …” Probabilmente, gli scritti dello storico, hanno contribuito alla errata denominazione popolare dello stesso. La gente, nel tempo lo ha chiamato in vari modi: Ponte romano, Ponte del saraceno, Ponte di Zinola. Ma nel quartiere, dove si parla ancora in dialetto, viene chiamato con affetto “U punte de Prìa”.

L'incontro Alla scoperta del patrimonio artistico della Pinacoteca Civica con la direttrice Eliana Mattiauda VIAGGIO TRA I CAPOLAVORI DEL '400 E LE GRANDI FIRME DEL ‘900 Migliaia di studenti e turisti (italiani e stranieri) ogni anno alla scoperta della “scrigno” di Palazzo Gavotti. La collaborazione dei volontari dell’Auser per promuovere la crescita culturale tra i meno giovani A volte si sente dire, in modo superficiale, che Savona offre poco. In genere, tale giudizio viene espresso da persone residenti ma non nate nella nostra città, oppure si tratta di opinioni libere originate dalla scarsa conoscenza del proprio patrimonio storico, culturale. Sull’argomento, e in particolare su AuserSavonaNotizie, si è scritto della presenza sul territorio delle nostre ricchezze artistiche. È bene riprendere il tema. Per un’associazione di volontariato come la nostra l’interesse per l’arte, in generale, non può essere considerato tema marginale. Ci si può mantenere giovani attivizzando la propria vita, sollecitando la curiosità, gli interessi. La cultura non ha età e su questo argomento i savonesi non possono ignorare le opportunità che ne facilitano l’accesso. I centri patrimoniali di Savona sono numerosi. Iniziamo il nostro viaggio nella cultura savonese dalla Pinacoteca Civica, di piazza Chabrol. Entriamo nel prestigioso Palazzo Gavotti trasformato negli anni 1570-80 da precedenti strutture medievali. Nel XVIII secolo la famiglia Gavotti, appunto, dona l’edificio all’Opera Pia di N.S. di Misericordia per ospitarvi i personaggi illustri in visita al Santuario. Ad attenderci troviamo la gentile direttrice di Palazzo Gavotti, dottoressa Eliana Mattiauda. Tra montagne di libri che arrivano ad occupare anche gran parte della sua scrivania cerchiamo di capire in cosa consiste il patrimonio ivi conservato e come la cittadinanza ne usufruisca. Esperienza e competenza la distinguono, non meno la disponibilità a soddisfare la nostra curiosità. Entra subito in argomento, ricordando tempi e modi della nascita del museo. “Nel 1868, a seguito della soppressione degli ordini religiosi, è stato possibile raccogliere un primo nucleo di opere che nel corso dell’Ottocento e del Novecento si arricchisce attraverso donazioni, acquisizioni e lasciti. Ad oggi, comprende rilevanti collezioni di dipinti, sculture e ceramiche che permettono di fare un vero e proprio percorso nell’arte che va dal XIV al XX secolo. Tappe fondamentali sono: le opere del Quattrocento delle quali emerge la straordinaria ed unica opera: la Crocifissione di Donato de' Bardi, gelosamente custodita. Grandi polittici testimoniano la superba arte locale fiorita nel periodo roveresco grazie ai due papi savonesi, Sisto IV e Giulio II, precursori della grande cultura artistica di Savona. La direttrice Mattiauda si infervora, quasi con orgoglio, nel parlare dei “gioielli” della Pinacoteca savonese. “È difficile fare una classifica delle nostre opere d'arte, a cominciare dalla splendida collezione di vasi in ceramica bianco blu, considerata una delle più belle d’Italia e la meravigliosa collezione di duecento maioliche donate dal Principe Arimberto Boncompagni CLAUDIO TAGLIAVINI 22 Piazza Chabrol e l’atrio di palazzo Gavotti Ludovisi. Per non parlare della sezione della quale fanno parte le opere della Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani, nella quale sono esposte opere di valore internazionale firmate da autori come Caporossi, De Chirico, Fontana, Jorn, Magritte, Mirò, Picasso e altro ancora”. La Pinacoteca rappresenta un patrimonio non fine a se stesso, ma viene valorizzato nel corso di periodiche esposizioni dedicate ad autori di grande interesse, un patrimonio straordinario, una invidiabile occasione di arricchimento culturale. Un orgoglio per la Città. Una realtà da godere, non solo da parte di chi ama e vive di arte vive ma da tutti. Un percorso per l’amatore ma soprattutto per i savonesi, e non solo. Interessanti e significativi i dati forniti dalla direttrice Mattiauda anche per quanto riguarda le presenze di visitatori. Sono in media quasi 4 mila le presenze/anno di studenti di Savona e provincia in collaborazione con Italia Nostra. Per i ragazzi delle scuole una formidabile occasione di arricchimento culturale e di conoscenza storica, non solo dalla visione delle opere esposte ma per la possibilità di contestualizzarle. Numerose le visite organizzate per i turisti. Tra gli stranieri sono numerosi i francesi, i tedeschi, gli spagnoli, e anche cinesi e giapponesi. L’inestimabile valore artistico è custodito da personale pubblico, con il contributo volontario dell’Auser di Savona. Importante il lavoro degli operatori impegnati a costruire un rapporto diretto, familiare, di crescita culturale tra il visitatore e l’arte. Una ragione e un’opportunità da coltivare in seno alle attività di svago che l’Auser promuove. La direttrice Mattiauda ricorda che l’ingresso alla Pinacoteca è gratuito per chi ha più di 65 anni. (4 euro per tutti gli altri). Un viaggio nell'arte e nella cultura. Da non perdere.

L'incontro<br />

Alla scoperta del patrimonio artistico della Pinacoteca Civica con la direttrice Eliana Mattiauda<br />

VIAGGIO TRA I CAPOLAVORI DEL '400 E LE GRANDI FIRME DEL ‘900<br />

Migliaia di studenti e turisti (it<strong>al</strong>iani e stranieri) ogni anno <strong>al</strong>la scoperta della “scrigno” di P<strong>al</strong>azzo Gavotti.<br />

La collaborazione dei volontari dell’<strong>Auser</strong> per promuovere la crescita cultur<strong>al</strong>e tra i meno giovani<br />

A volte si sente dire, in modo superfici<strong>al</strong>e, che <strong>Savona</strong><br />

offre poco. In genere, t<strong>al</strong>e giudizio viene espresso da<br />

persone residenti ma non nate nella nostra città, oppure<br />

si tratta di opinioni libere originate d<strong>al</strong>la scarsa<br />

conoscenza del proprio patrimonio storico, cultur<strong>al</strong>e.<br />

Sull’argomento, e in particolare su <strong>Auser</strong><strong>Savona</strong>Notizie,<br />

si è scritto della presenza sul territorio delle nostre<br />

ricchezze artistiche. È bene riprendere il tema.<br />

Per un’associazione di volontariato come la nostra<br />

l’interesse per l’arte, in gener<strong>al</strong>e, non può essere<br />

considerato tema margin<strong>al</strong>e. Ci si può mantenere<br />

giovani attivizzando la propria vita, sollecitando la<br />

curiosità, gli interessi. La cultura non ha età e su questo<br />

argomento i savonesi non possono ignorare le<br />

opportunità che ne facilitano l’accesso.<br />

I centri patrimoni<strong>al</strong>i di <strong>Savona</strong> sono numerosi. Iniziamo<br />

il nostro viaggio nella cultura savonese d<strong>al</strong>la Pinacoteca<br />

Civica, di piazza Chabrol. Entriamo nel prestigioso<br />

P<strong>al</strong>azzo Gavotti trasformato negli anni 1570-80 da<br />

precedenti strutture mediev<strong>al</strong>i. Nel XVIII secolo la<br />

famiglia Gavotti, appunto, dona l’edificio <strong>al</strong>l’Opera Pia di<br />

N.S. di Misericordia per ospitarvi i personaggi illustri in<br />

visita <strong>al</strong> Santuario.<br />

Ad attenderci troviamo la gentile direttrice di P<strong>al</strong>azzo<br />

Gavotti, dottoressa Eliana Mattiauda. Tra montagne di<br />

libri che arrivano ad occupare anche gran parte della<br />

sua scrivania cerchiamo di capire in cosa consiste il<br />

patrimonio ivi conservato e come la cittadinanza ne<br />

usufruisca. Esperienza e competenza la distinguono,<br />

non meno la disponibilità a soddisfare la nostra<br />

curiosità. Entra subito in argomento, ricordando tempi e<br />

modi della nascita del museo.<br />

“Nel 1868, a seguito della soppressione degli ordini<br />

religiosi, è stato possibile raccogliere un primo nucleo di<br />

opere che nel corso dell’Ottocento e del Novecento si<br />

arricchisce attraverso donazioni, acquisizioni e lasciti.<br />

Ad oggi, comprende rilevanti collezioni di dipinti,<br />

sculture e ceramiche che permettono di fare un vero e<br />

proprio percorso nell’arte che va d<strong>al</strong> XIV <strong>al</strong> XX secolo.<br />

Tappe fondament<strong>al</strong>i sono: le opere del Quattrocento<br />

delle qu<strong>al</strong>i emerge la straordinaria ed unica opera: la<br />

Crocifissione di Donato de' Bardi, gelosamente<br />

custodita. Grandi polittici testimoniano la superba arte<br />

loc<strong>al</strong>e fiorita nel periodo roveresco grazie ai due papi<br />

savonesi, Sisto IV e Giulio II, precursori della grande<br />

cultura artistica di <strong>Savona</strong>.<br />

La direttrice Mattiauda si infervora, quasi con orgoglio,<br />

nel parlare dei “gioielli” della Pinacoteca savonese. “È<br />

difficile fare una classifica delle nostre opere d'arte, a<br />

cominciare d<strong>al</strong>la splendida collezione di vasi in<br />

ceramica bianco blu, considerata una delle più belle<br />

d’It<strong>al</strong>ia e la meravigliosa collezione di duecento<br />

maioliche donate d<strong>al</strong> Principe Arimberto Boncompagni<br />

CLAUDIO TAGLIAVINI<br />

22<br />

Piazza Chabrol e l’atrio di p<strong>al</strong>azzo Gavotti<br />

Ludovisi. Per non parlare della sezione della qu<strong>al</strong>e<br />

fanno parte le opere della Fondazione Museo di Arte<br />

Contemporanea Milena Milani, nella qu<strong>al</strong>e sono<br />

esposte opere di v<strong>al</strong>ore internazion<strong>al</strong>e firmate da autori<br />

come Caporossi, De Chirico, Fontana, Jorn, Magritte,<br />

Mirò, Picasso e <strong>al</strong>tro ancora”.<br />

La Pinacoteca rappresenta un patrimonio non fine a se<br />

stesso, ma viene v<strong>al</strong>orizzato nel corso di periodiche<br />

esposizioni dedicate ad autori di grande interesse, un<br />

patrimonio straordinario, una invidiabile occasione di<br />

arricchimento cultur<strong>al</strong>e. Un orgoglio per la Città. Una<br />

re<strong>al</strong>tà da godere, non solo da parte di chi ama e vive di<br />

arte vive ma da tutti. Un percorso per l’amatore ma<br />

soprattutto per i savonesi, e non solo. Interessanti e<br />

significativi i dati forniti d<strong>al</strong>la direttrice Mattiauda anche<br />

per quanto riguarda le presenze di visitatori. Sono in<br />

media quasi 4 mila le presenze/anno di studenti di<br />

<strong>Savona</strong> e provincia in collaborazione con It<strong>al</strong>ia Nostra.<br />

Per i ragazzi delle scuole una formidabile occasione di<br />

arricchimento cultur<strong>al</strong>e e di conoscenza storica, non<br />

solo d<strong>al</strong>la visione delle opere esposte ma per la<br />

possibilità di contestu<strong>al</strong>izzarle. Numerose le visite<br />

organizzate per i turisti. Tra gli stranieri sono numerosi i<br />

francesi, i tedeschi, gli spagnoli, e anche cinesi e<br />

giapponesi. L’inestimabile v<strong>al</strong>ore artistico è custodito da<br />

person<strong>al</strong>e pubblico, con il contributo volontario<br />

dell’<strong>Auser</strong> di <strong>Savona</strong>. Importante il lavoro degli operatori<br />

impegnati a costruire un rapporto diretto, familiare, di<br />

crescita cultur<strong>al</strong>e tra il visitatore e l’arte. Una ragione e<br />

un’opportunità da coltivare in seno <strong>al</strong>le attività di svago<br />

che l’<strong>Auser</strong> promuove. La direttrice Mattiauda ricorda<br />

che l’ingresso <strong>al</strong>la Pinacoteca è gratuito per chi ha più<br />

di 65 anni. (4 euro per tutti gli <strong>al</strong>tri).<br />

Un viaggio nell'arte e nella cultura. Da non perdere.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!