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Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...

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tesi enucleate da <strong>Evola</strong>.<br />

La contraddittorietà, legata all'urgenza di offrire risposte decise alla<br />

crisi apertasi in Europa col finire <strong>della</strong> Prima Guerra mondiale, si<br />

spiega tenendo fisso lo sguardo sugli intenti politici dell'opera<br />

evoliana.Dopo la pubblicazione di Rivolta contro il mondo moderno in<br />

Germania e il successo dell'opera, tutto ciò diviene ancora più<br />

evidente.<br />

<strong>Evola</strong> intraprende numerosi viaggi in Europa; è spesso in Germania dove<br />

frequenta gli ambienti conservatori dell'Herrenklub e il gruppo delle<br />

SS dell'Ahnenerbe; si reca a Parigi dove incontra Mons. Mayol de<br />

Lupè, futuro "vescovo" <strong>della</strong> divisione SS Charlemagne, mentre a<br />

Vienna entra in relazione con l'ambiente aristocratico-conservatore<br />

facente capo al filosofo ed economista organico Othmann Spann ed al<br />

principe tradizionalista Karl Anton Rohan; in Romania conosce<br />

Codreanu, leader <strong>della</strong> Guardia di Ferro, e Mircea Eliade. Da questo<br />

momento l'azione contemplativa, teoretico-metafisica, si esplica<br />

sempre più in un deciso intervento sui tempi attraverso il dominio<br />

politico.<br />

L'atmosfera politico-culturale nella quale si trova a vivere, agisce<br />

chiaramente sull'elaborazione delle tesi di <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>. La sua<br />

filosofia non è una<br />

"torre d'avorio circondata da un largo fossato in cui scorre il fiume<br />

sacro <strong>della</strong> Tradizione” 100 .<br />

piuttosto il tentativo di rispondere alla profonda crisi del mondo moderno<br />

con una nuova fondazione esistenziale, epistemologica, culturale. Se<br />

molti suoi contemporanei, nell'atmosfera postnichilistica, avevano visto<br />

foggiarsi un atteggiamento ontologicamente apolide, la sua filosofia si<br />

trasforma, contrariamente, in una ideologia di potenza, fondata su una<br />

chiara esigenza di radicamento. Gli anni dell'apolitia sono datati post<br />

1945. Il naufragio del progetto di creazione dell'uomo nuovo, finito<br />

nell'aberrazione dei campi di concentramento; la fragorosa disfatta di<br />

Italia e Germania a conclusione <strong>della</strong> Seconda Guerra mondiale; la<br />

100 Marcello Veneziani, <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong> tra filosofia e tradizione, cit. p. 14.<br />

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