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Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...

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condannati a capire davvero solo la propria civiltà. Già in partenza,<br />

proprio l'assunto di Spengler, di cogliere l'anima e l'idea direttrice di<br />

un gruppo di civiltà diverse dalla nostra, risulterebbe assurdo" 96 .<br />

Questa concezione, espressa nella Prefazione al Tramonto<br />

dell'Occidente nel 1956, era già presente nella sua maggiore opera,<br />

Rivolta contro il mondo moderno, nel 1934 dove, una diversa<br />

Weltanschauung, divideva un'interpretazione materialistica del mondo,<br />

quella dei moderni, da una spiritualistica, quella dell'uomo <strong>della</strong><br />

Tradizione.<br />

Modernità e Tradizione, in fondo, vengono considerate "due categorie<br />

aprioriche <strong>della</strong> civiltà" e solo seguendo queste linee interpretative, non<br />

si cadrebbe, come ha fatto Spengler, in una confusione metodologica e in<br />

un estremo relativismo.<br />

<strong>Evola</strong>, però, non spiega in che modo l'uomo tradizionale riesca a<br />

comprendere il mondo civilizzato moderno. Se le diverse Kulturen<br />

spengleriane, storicamente determinate, sono condannate a rimanere<br />

estranee le une alle altre per la diversa radice che, simili a piante, le<br />

genera, rimane il dubbio su come due civiltà essenzialmente diverse<br />

possano arrivare a riconoscersi. E' evidente che il mondo moderno non<br />

potrà mai auspicare un ritorno all'età dell'oro: il suo destino è la<br />

civilizzazione e la morte. Per quanto riguarda la civiltà tradizionale,<br />

invece, come può capire il ciclo dell'età oscura?<br />

Il discorso evoliano evidenzia la superiorità <strong>della</strong> Kultur rispetto alla<br />

Zivilisation: la prima è tipica delle civiltà astoriche, aurorali; la<br />

seconda investe quelle crepuscolari. Così civiltà diverse si possono<br />

accomunare e capire partendo da un punto di vista superiore: le<br />

suddette categorie che, evidentemente, sono appannaggio dei soli uomini<br />

tradizionali i quali, non essendo assoggettati alla storia, posseggono una<br />

prospettiva privilegiata sul panorama mondiale.<br />

Tanto Spengler quanto <strong>Evola</strong> sono influenzati dall'ardua problematica<br />

intorno al rapporto fra valori e storia che caratterizza l'Historismus<br />

tedesco. Spengler, il sedicente "Copernico <strong>della</strong> storia", mira a rompere<br />

96 <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>, Prefazione a Oswald Spengler, Il Tramonto dell’Occidente,<br />

Longanesi, Milano 1957, ora in <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>, Oswald Spengler, cit. p.11.<br />

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