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Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...

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Fondamentale diviene, inoltre, la presa di coscienza di una<br />

caratteristica essenziale dell’arte Dada di fronte ad altri movimenti<br />

d’avanguardia: la dissoluzione delle catene dell’io in nome di<br />

un’assoluta libertà. Così <strong>Evola</strong>, che nel Cammino del Cinabro<br />

dichiarerà apertamente:<br />

“in realtà il movimento a cui ero associato, tenendo Tristan Tzara in<br />

alta stima, doveva realizzare ben poco di ciò che io in esso avevo<br />

visto” 56<br />

individua, proprio nell’apertura ad un Io totalmente libero ed<br />

incondizionato, il momento di rottura con il dadaismo. La<br />

dissoluzione delle categorie tradizionali ed il venir meno del senso<br />

<strong>della</strong> realtà rappresentano, per <strong>Evola</strong>, la prevalenza <strong>della</strong> volontà<br />

dell’Io sulle forme di rappresentazione spontanee. Dada rimane fermo<br />

ad una tabula rasa. L’Io trascendentale, unico residuo dell’implosione<br />

artistica, diviene il fondamento per nuove basi gnoseologiche. Ma non<br />

può bastare; <strong>Evola</strong> non si accontenta di vivere il mondo in termini di<br />

conoscenza, criticando kantismo e positivismo, vuole trascendere l’Io<br />

stesso, ricongiungendosi a qualcosa di superiore. Nuove certezze in<br />

un’epoca di crisi e trasformazioni, rifondando il rapporto io-mondo in<br />

termini superomistici, di volontà di potenza. Solo un atto deciso può<br />

oltrepassare il vuoto <strong>della</strong> <strong>modernità</strong>, e l’Io libero ed assoluto diviene<br />

l’artefice di una nuova era.<br />

Caduto ogni idolo eterno, crollato ogni saldo valore, nel mondo del<br />

“Dio è morto”, la realtà diventa l’unico punto di riferimento. Ma la<br />

realtà è effimera come la lunghezza <strong>della</strong> vita, e l’unico modo che<br />

l’artista ha per rapportarsi ad essa passa attraverso l’azione, talvolta<br />

affannosa e rabbiosa, che non lascia spazio alla contemplazione e alla<br />

ricerca di punti di riferimento certi. L’avanguardia porta con sé una<br />

carica d’opposizione ai modelli culturali correnti, rompendo gli argini<br />

già vacillanti delle certezze borghesi. La vita irrompe in tutta la sua<br />

56 <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>, Il cammino del Cinabro, cit., p. 24.<br />

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