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Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...

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“si tratta di una introduzione filosofica ad un mondo non filosofico, la<br />

quale poteva avere un significato nei soli rarissimo casi in cui la<br />

filosofia ultima avesse dato luogo ad una profonda crisi esistenziale.<br />

Ma vi era anche da considerare (e di questo in seguito mi resi sempre<br />

più conto) che i precedenti filosofici, cioè l’abito del pensiero astratto<br />

discorsivo, rappresentavano la qualificazione più sfavorevole affinché<br />

tale crisi potesse essere superata nel senso positivo da me indicato,<br />

come passaggio a discipline realizzatrici” 38 .<br />

E’ sintomatico, a riguardo, quanto dice uno dei più stretti collaboratori<br />

di Gentile, Guido Calogero:<br />

“Pochi come <strong>Evola</strong> hanno infatti compreso con tanta nitidezza come<br />

la più moderna soluzione idealistica del problema dell’essere e del<br />

conoscere esiga la totale, integrale, incondizionata negazione di ogni<br />

realtà ed oggettività di fronte o in seno alla consapevolezza dell’io, e<br />

come quindi nell’invalicabile ambito di tale consapevolezza, quella<br />

resistenza e stabilità delle cose, che tradizionalmente genera l’idea<br />

<strong>della</strong> loro realtà, non serbi più alcun significato né ontologico né<br />

gnoseologico, e possa quindi essere spiegata solo in sede di filosofia<br />

<strong>della</strong> pratica, come ostacolo contrapposto alla volontà, alla potenza,<br />

all’azione […], non vedendo questo, l’<strong>Evola</strong> innalza a ideale<br />

dell’azione quello dell’assoluto signoreggiamento e annientamento<br />

del reale. […], donde il suo interesse per la magia, e per tutte quelle<br />

forme, più o meno esoteriche, da cui si possa sperare aiuto per un<br />

avvicinamento a un simile ideale” 39 .<br />

Aggiungiamo, al riguardo, che Benedetto Croce, al quale <strong>Evola</strong><br />

riconobbe una<br />

38 <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>, Il cammino del cinabro, , cit., p. 61.<br />

39 Guido Calogero, Come ci si orienta nel pensiero contemporaneo?, con<br />

un’appendice sulla filosofia italiana del dopoguerra. Biblioteca del Leonardo,<br />

Sansoni, Firenze 1940, cit., pp. 57-59.<br />

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