Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...
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psico-fisica (termine che <strong>Evola</strong> rifiuterebbe), diventare indifferente ai<br />
propri bisogni e perfino alla vita e alla morte ; ma non può decidere<br />
<strong>della</strong> vita e <strong>della</strong> morte, dall’apparire e del divenire del mondo; può<br />
cercare di rivolgere il destino in positivo, ma non può certo<br />
modificarlo. Norme, queste, che <strong>Evola</strong> illustra nella sua opera<br />
Cavalcare la tigre, forse il più filosofico dei suoi scritti, guida pratica,<br />
anche se da considerare con estrema cautela, per l’individuo che<br />
voglia rimanere fermo sulle “terre immobili”: l’uomo è potenza, non è<br />
onnipotenza, si può leggere fra le righe: est modus in rebus, egli può<br />
essere “mago” rispetto a certi fenomeni, sviluppare poteri<br />
extranormali, esprimere una potenze limitata, ma non può in assoluto<br />
farsi “Atto puro”. Sorge così la necessità di non parlare di “Individuo<br />
Assoluto” ma di “uomo differenziato”,<br />
“come si esprime <strong>Evola</strong> quando si rivolge al mondo <strong>della</strong> tradizione e<br />
alle sue fiaccole nei tempi bui del Kali-yuga. Quando, cioè, passa dal<br />
punto di vista di Dio, al punto di vista dell’uomo consacrato dalla<br />
Tradizione, che è emanazione dell’essere” 34 .<br />
L’uomo differenziato, a questo punto,non ha né meta né itinerari, è<br />
libero anche dal farsi Individuo Assoluto, avanza senza né temere né<br />
sperare, cerca solo di accrescere la propria potenza: è immerso nel<br />
puro agire. La sapienza tradizionale cede, nuovamente, il passo al<br />
soggettivismo attivistico.<br />
“L’uomo è potenza. Ad <strong>Evola</strong> il grande merito di aver risaltato questa<br />
suprema libertà dell’uomo, questa possibilità di Assoluto che è<br />
nell’uomo. <strong>Evola</strong> ha visitato l’uomo sotto la superficie <strong>della</strong> sua<br />
esistenza, ha disvelato un mondo di potenzialità, di forze magiche e<br />
spirituali, un volere puro e trascendente” 35 .<br />
34 Marcello Veneziani, <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong> tra filosofia e tradizione, cit., p. 109.<br />
35 Ibid., cit., p. 110.<br />
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