Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...
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<strong>Evola</strong>, d’altronde, ha spesso ribadito l’impossibilità di definire<br />
l’Individuo Assoluto attraverso le categorie del pensiero occidentale; è<br />
attraverso il pensiero orientale che tenta di superare l’idealismo<br />
magico, trasformando ciò che è pura e semplice teoria in azione:<br />
“l’Individuo Assoluto, in altri termini, si pone come vera e propria<br />
frattura nel pensiero speculativo occidentale, segnando al tempo<br />
stesso il trapasso, in termini platonici, tra filosofia e sofia” 24 .<br />
Nell’atmosfera del nichilismo europeo, incapace di credere in paradisi<br />
venturi, <strong>Evola</strong> è attento a non subirne i processi annientatori ma,<br />
assumendo attivamente il negativo, cerca di trasformarlo in positivo.<br />
La svolta verso dottrine esoteriche ed iniziatiche si compie così, non<br />
come cesura, ma come naturale proseguimento del suo pensiero<br />
filosofico, alla ricerca di tecniche concrete che consentano<br />
all’Individuo di realizzare la sua azione. E’ sulla dottrina dei Tantra<br />
che <strong>Evola</strong> incentra la propria attenzione, poiché è qui che viene negato<br />
il dualismo uomo-Dio, essendo l’uomo il creatore dell’universo e<br />
principio divino assoluto. Naturalmente non qualsiasi uomo, ma<br />
l’uomo sciolto da ogni vincolo, “colui che ha per unica legge la<br />
propria virtù”. Questo uomo ha vinto la maya, l’illusione cosmica che<br />
lo inganna facendogli credere di essere solo uomo, ente tra gli enti:<br />
egli è consapevole <strong>della</strong> propria potenza, che gli permette un<br />
trascendimento non solo metafisico ma, anche e soprattutto, pratico e<br />
fenomenico.<br />
Nel 1925 <strong>Evola</strong> pubblica L’Uomo come potenza, opera seguita poi da<br />
successive edizioni, che fa da anello di congiunzione, anche se<br />
cronologicamente anteriore, tra il pensiero filosofico e il suo<br />
inveramento nel “mondo <strong>della</strong> tradizione”. Il saggio è diviso in due<br />
sezioni: nella prima parte viene esaminato il piano metafisico; nella<br />
seconda la parte realizzativa <strong>della</strong> potenza: lo Yoga. Nella parte<br />
metafisica è descritto il processo mediante il quale l’uomo si svincola<br />
dalla condizione umana: il cammino presuppone una parte<br />
24 Marco Fraquelli, Il filosofo proibito, cit., p. 48.<br />
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