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Julius Evola: l'altra faccia della modernità - FedOA - Università degli ...

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Per <strong>Evola</strong>, invece, la diretta discendenza è evidente per una<br />

somiglianza spirituale; la tensione verso l’alto, la capacità di dominio,<br />

il disprezzo per tutto ciò che è vile, l’attitudine al comando ed al<br />

dominio, fanno delle popolazioni arie le uniche eredi <strong>della</strong> spiritualità<br />

olimpica. Indiani, iranici e buddisti delle origini sarebbero legati dal<br />

medesimo ethos guerriero e dall’ascesi aristocratica. Questi, si<br />

differenziano dalle civiltà del Sud per il diverso atteggiarsi nei<br />

confronti <strong>della</strong> vita: attivi e sprezzanti i primi; accomodanti ed inclini<br />

a perdersi le seconde.<br />

“Nel Sud era invece naturale che l’oggetto dell’esperienza più<br />

immediata non fosse in principio solare ma fossero i suoi effetti nella<br />

rigogliosa fertilità legata alla terra” 174 ,<br />

uno stretto legame , come ho detto precedentemente, con la terra in cui<br />

gli uomini sono destinati a spendere la loro esistenza, foggiandone,<br />

attraverso il clima, le caratteristiche fondamentali. Il Sud si ritrova ad<br />

essere indirizzato verso l’assoggettamento, dovuto alla fiacchezza del<br />

clima caldo; le fertili terre, contraltare dell’asperità dei territori del<br />

nord, inducono l’uomo lontano dalla vita individuale, caratterizzata<br />

dalle decisioni immediate, avvicinandolo alla comunanza che dissolve<br />

le differenze, fra le braccia accoglienti <strong>della</strong> Magna Mater.<br />

Ricorrono, inoltre, fra le analisi spengleriane e quelle evoliane,<br />

ulteriori, interessanti analogie. E’ importante ricordare il riferimento<br />

che entrambi fanno a Creta. Recuperando, nella considerazione di una<br />

rivisitazione <strong>della</strong> preistoria, il secondo Spengler, bisogna evidenziare<br />

l’analogia nell’esaminare questa civiltà. Per Spengler, i palazzi di<br />

Cnosso e Festo non sono città ma “templi dei morti” e, con molta<br />

probabilità, Minosse non era un re, ma la “mummia di un sacerdote”.<br />

“Nella civiltà di Creta, dove la terra d’origine invece che patria,<br />

πατρίς, veniva detta terra <strong>della</strong> madre, µητρίς, e che anche per questo<br />

presenta una specifica relazione con la civiltà atlantico meridionale e<br />

174 <strong>Julius</strong> <strong>Evola</strong>, Rivolta contro il mondo moderno, cit. p. 251.<br />

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